- Una lettera della mamma! - grida Francesco agitando la busta col suo nome che Maria gli ha consegnata. Ad alta voce, in un religioso silenzio
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di tutto, quella non sa giocare.... - La vecchia governante fa l'atto di tapparsi le orecchie. - Basta, basta! - dice. - Se aveste provato qualche
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Lo zio Fil segue quel tramestio con la coda dell'occhio, ma non ne rimane oltremodo colpito. Maurizio si mette in tasca ancora delle focacce e dei
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3. Concimi. 1. Tutte le piante coltivate, quali più, quali meno, spossano la terra. Portando via il grano dal campo, l'erba del prato, l'uva dalla
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regolare convenientemente la fermentazione. 2. La concimaia sia poco lontana dalla stalla; e a notte di essa, se torna possibile. Altrimenti si copra con una
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i coltivatori assennati suppliscono a questa deficienza con altri concimi che si trovano in commercio, o comprano foraggi per accrescere la
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5. Vegetazione. Nutrizione dall'aria. 1. Finito il germogliamento, la pianta si nutre da sè, nel terreno e nell'aria, per mezzo delle radici, e delle
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7. Fruttificazione. 1. Il terzo periodo della vita delle piante è la fruttificazione, ossia la formazione del frutto, e del seme. Ricorda qui le
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8. Moltiplicazione delle piante. 1. Tutte le piante si riproducono per seme. E al seme ricorre l'agricoltore per coltivare la maggior parte delle
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acquitrinosi nemanco i prati ci reggono: là non trovi che erbe di cattiva natura. 2. Anche l'acqua che è nell'aria giova, o fa danno alle piante. Le nebbie
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coltivazione. Di qui la necessità di studiare la natura delle terre, prima di accingersi a coltivarle. Qualunque terreno presenta, fra i suoi componenti
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coltello, inclinato verso la punta dell'aratro. Esso taglia la terra d'alto in basso, e fa da battistrada al vomere, che lo segue, e si avanza sulla
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giardiniere empie i vasi di terra ben sciolta, poi con la mano la pigia intorno ai fiori. L'ortolano vanga, e rastrella le aiuole; getta i semi, e li cuopre
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11. Nettezza del terreno. 1. Suppongo che tu abbia smossa la terra profondamente, rivoltandola bene, rompendone le zolle, ragguagliandone la
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Un giorno la mamma s'accorse che nella dispensa c'era stato un topolino a rosicchiare una mela e una coscia, di pollo. La mamma pensava: -Se potessi
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Tornata dalla scuola e salutata la mamma, la Maria correva sùbito dalla sua Bebé: - Svegliati, dormigliona! le diceva rizzandola. E la bambola
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-Che cosa devo comprare con questi due soldi? - pensava la Maria tutta contenta. Voleva andare dalla fruttivendola e fece per attraversare la strada
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III. II mazzo dí fiori. Lucio e la Maria si alzarono presto. Nel giardino v'erano tanti alberi fioriti: peschi, peri, mandorli. Ramoscello di pesco
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volevano bene. La Maria la voleva sempre con sè a giocare. E aveva tanti giocattoli la Maria! L'Emilia vuole tanto bene alla sua bambola! Invece Emilia
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La Luisa non è educata. La signora maestra mise vicino all'Emilia la Luisa, pensando: - Speriamo che prenda buon esempio e che divenga buona anche
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Tutti i ragazzi circondarono la carrozzetta. Anche Lucio e la Maria, tenuti per mano dalla mamma, si avvicinarono. Una bella capretta dal pelo lungo
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O terra solitaria e ridente, che il lago da ambo i lati abbraccia col suo limpido specchio, o paesello che siedi su la china del promontorio
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Passò quel giorno, e il di appresso e l' altro ancora. Maria non voleva abbandonare la sua solitaria cameretta; e una muta malinconia occupava il suo
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La fanciulla lasciò cadere una calda lagrima su que' caratteri da lei amati e venerati, i quali, mentre leggeva, le si offuscavano, le si
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Ditemi dove sia chi ricordi le gioie e i dolori del povero, chi ne racconti l' amore schietto e vero, come la sua povertà, la buona amicizia, la
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Se mai, al tramontar d' un bel giorno, quando, miei giovani amici, andate a zonzo per le vie della città, lasciando vagar la fantasia dietro gli
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un' ampia gronda tarlata che si versa all' infuori, come la tesa d' un cappellaccio su la fronte d'un pitocco, guarda su d' una rimota piazzetta, in
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Così cantava, ma la voce della giovinetta era malinconica e lenta: il suo canto mori sull' acque del lago, come il gemito d' una colomba. « Che buona
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Intanto che la barca leggiera delle due giovinette solca a dilungo le placide acque del lago, entriamo in una piccola casa del paesello, la quale
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mescoli cruschello, o farina di segala, di formentone, di castagne, o di patate, bisogna impastarlo bene — poi lasciar fermentare la pasta a un grado
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11.Le opere della carità. Si hanno mille modi, e mille occasioni di esercitare la virtù della carità. Un povero sfinito dalla fame, intirizzito dal
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fatte per camminare, e le braccia per lavorare. Chi lavora, guadagna la propria vita; chi non lavora, la ruba. Chi lavora, non teme miseria; anche
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3.La preghiera. Tutto ci viene da Dio. Da noi soli, senza lo aiuto suo, si può far nulla di bene. Chi vuol far bene deve cominciare da Dio. Prega
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crescere, mangiano con molto appetito. Un bue che lavora, mangia più di un altro che resti alla stalla. La vacca che dà molto latte mangia più di quella
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AUTORE vendibili presso la Libreria F. CASANOVA — Torino La coltivazione della vite in Italia. Un vol. in-12° L. 1 Sul miglior modo di fare i vini comuni
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Pagina frontespizio
La capanna del tagliaboschi La scena rappresenta l'interno di una capanna di boscaiolo, semplice, rustica, ma non misera. - Ampio focolare nel quale
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La foresta Una foresta.— - È notte.— - Lume di luna. - Vecchi alberi di varie specie: una quercia, un faggio, un olmo, un pioppo, un abete, un
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Davanti al sipario (Entrano Tyltyl, Mytyl, la Luce, il Cane, la Gatta, il Pane, il Fuoco, lo Zucchero, l'Acqua e il Latte). LA LUCE La Fata Beriluna
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I PROVERBI DELL' ESTATE Anche l'estate ha i suoi proverbi? Ma certo! e come sono allegri! Giugno, la falce in mano e le ciliege....al pugno. Una
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LA "FRANCINA" Grandicella, con un segno di gentilezza nel volto, nei movimenti, nello stesso modo di parlare, ecco la sorellina di Mario. Timida, e
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LA STALLA Accanto alla casetta rustica di Mario, in un fabbricato a parte, vi è la stalla. Ora che i buoi sono tornati dalla montagna e tutte le
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gira rota? -Ho altro per il capo, bimbo mio- risponde la buona mamma che deve accudire alla cucina. Ma il bimbo insiste e la mamma che non sa dire di
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LA ZINGARELLA Mario è andato coi suoi compagni a vedere una comitiva di zingari che si è fermata appena fuori del paese. Povera gente, ha per casa
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elargito al piccolo comune una somma affinchè la la fontana fosse costruita a beneficio di tutti. Ecco come un buon cittadino era stato utile al suo
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saluta - dice Sempronio. - Veniamo a vedere il mulino. Compare Festo rabbonisce il cane e porge la mano ai ragazzi. Egli è ben contento di condurli a
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E, o miracolo! la formichina gli risponde:
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LA CASA DEL MAESTRO SAVERIO Sempronio e Sempronella si presentano rispettosamente a maestro Saverio. Sempronio gli dice: - Signor maestro, io non so
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LA COTTURA DEI GAMBERI Tornano a casa i ragazzi con il frutto della bella pesca. Maestro Saverio li attende un po' impazientito, poichè le prime
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CIÒ CHE FA IL SOLE Io sono il primo ad alzarmi la mattina, perchè ho da sbrigare una quantità di faccende. Ricaccio nei nidi oscuri i pipistrelli, i
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LA VESPA E L'APE
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