Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: abitanti

Numero di risultati: 127 in 3 pagine

  • Pagina 3 di 3

XII Legislatura – Tornata del 27 aprile 1875 (2a sullo schema in discussione)

546807
Biancheri 1 occorrenze
  • 1875
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Quando per la legge di agosto 1868, e per la legge intorno alle vie da costruirsi nelle provincie che più ne difettano, il Ministero e la Camera hanno risvegliato quel progetto logico e primitivo, allora la provincia di Napoli disse: ebbene, noi stiamo spendendo molto danaro per tagliare la penisola, non nel varco più facile, ma nella parte più difficile, cioè in quella parte dove l'asprezza dei monti la rende quasi inaccessibile, noi facciamo un traforo di 900 metri ed arriveremo ad Agerola, e voi, abitanti industriosi della costiera di Amalfi, perchè volete andare a fare una via la quale darà un poco di vita nuova a otto o dieci comuni? Venite quassù piuttosto, venite, pigliate il piccone, date mano alla dinamite, attaccate il vostro versante, fate delle rampe al 7 per cento, e venite a raggiungerci su questo vertice, ci abbraccieremo e metteremo in comunicazione i due golfi. A dire il vero, gli Amalfitani, quantunque concittadini di Flavio Gioia, hanno perduto la bussola a sentire questo discorso, e non poterono che rispondere: come? Noi dovremo venire in Agerola? Varcheremo i monti più alti e difficili per poi discendere nel golfo di Castellammare? Ma siete matti? Ammiriamo il vostro ardire. Avete fatto una strada unica, faremo coniare una medaglia per eternare la vostra gloria, ma colle nostre carrette cariche di agrumi, di paste e di carte non

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X legislatura – Tornata del 7 aprile 1870

551765
Biancheri 1 occorrenze
  • 1870
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Io mi ricordo che Plinio scrive che in alcune regioni della Grecia si ordinava agli abitanti di distruggere questi animali voraci nei loro tre stadii di uovo, di larva e d'insetto perfetto. Io mi ricordo di aver letto che nell'isola di Lemno erano obbligati tutti i cittadini in ogni anno di portare una certa quantità di cavallette al governatore della pubblica cosa. Altri storici riportano come i Romani mandassero nelle regioni dell'Africa del nord delle tribù intere a raccogliere questa specie d'animali, che essi chiamavano locuste. Non dirò che il Governo non si sia grandemente interessato di questa calamità, anzi debbo confessare sinceramente che forse ha fatto più di quello che si faceva dai passati Governi; ha dato delle sovvenzioni abbastanza generose negli anni scorsi, e so che tutta la sollecitudine, e tutta la premura possibile si è adoperata per parte del Ministero di agricoltura e commercio per far sì che venisse studiato il modo più efficace per distruggere le cavallette. Mi sembra anzi aver letto che era stato promesso un premio a chi avesse presentato la migliore memoria su questo argomento.

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XIV Legislatura – Tornata del 9 marzo 1881

558410
Farini 3 occorrenze
  • 1881
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Sopra questi dubbi che mi si affacciano alla mente leggendo l'articolo 2 in discussione, mi permetto di richiamare l'attenzione dell'onorevole relatore e dell'onorevole ministro, affinchè vedano se non sia più conveniente di eliminare senz'altro quest'articolo 2 e di lasciare ai Governo, accertata la vera entità dei danni risentiti dagli infelici abitanti di Casamicciola, di presentare un altro disegno di legge che valga a menomare i danni di quella popolazione. Ma, ripeto, coll'aggiunta di questa disposizione nel disegno di legge che discutiamo, io credo che si venga a creare un tale imbarazzo al Governo, dal quale assai difficilmente saprà uscirne, mettendolo altresì nella necessità più o meno lontana di ritornare innanzi alla Camera a proporre delle modificazioni a questa legge.

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Ma siccome in fatto di finanze è il successo quello che fa giudicare della bontà dei mezzi impiegati; quando si vede che il comune di Roma produce l'introito pel dazio-consumo maggiore a quello di ogni altro fra gli 8000 comuni del regno, e che il canone che paga al Governo, anche diviso per il numero degli abitanti, dimostra che il contribuente romano paga una quota maggiore, o almeno uguale a quella dei grandi comuni più aggravati del regno; quando vedesi tutto ciò, è egli necessario venire a dare dei consigli a questa amministrazione e cangiare la discussione generale sopra il disegno di legge presentato dal Governo in una discussione generale sopra il bilancio del comune di Roma? lo credo che sarebbe meglio di lasciare che ognuno faccia gli affari come crede meglio, tanto più quando nel farli si merita l'elogio di ogni lato della Camera, del Governo, del relatore della Commissione e dello stesso onorevole Sanguinetti.

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Mentre, come vi dissi, erano così tenebrose le condizioni della città di Roma, dopo il 1870, si sono versati altri 100,000 abitanti dove a stento se ne contenevano 200,000; si quintuplicarono le imposte sulle proprietà urbane, in modo da giustificare pienamente le esorbitanze dei proprietari.

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IX Legislatura – Tornata del 17 gennaio 1867

559151
Mari 1 occorrenze
  • 1867
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Per questa specie di tasse, o signori, la parte principale è la forma cioè il modo di applicarle e di percepirle: questi modi variano secondo la gravità delle tasse, poichè è impossibile in certi casi usar modi semplici, e per dir così di transazione, quando si richiede una tassa troppo grave; domandando centinaia di milioni alla produzione delle farine, è difficile che la tassa non riesca molesta; chiedendole non più che 30 a 35 milioni su 25 milioni di abitanti, la tassa può esigersi in modo da riuscire facile, semplice e poco grave ai contribuenti.

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XIII Legislatura – Tornata del 9 maggio 1877

560798
Crispi 1 occorrenze
  • 1877
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Volere è potere; e si deve volere sempre quando occorre emendare un errore rovinoso per 60 mila abitanti che tanti sono gli interessati fatto conto delle citate popolazioni e delle

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XII legislatura – Tornata del 21 giugno 1876

561078
Biancheri 1 occorrenze
  • 1876
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Raccogliere la maggiore somma di prodotti e di abitanti dal centro per condurli al mare, ove sei delle sette principali città della Sicilia fanno capo, ecco il primo scopo delle ferrovie siciliane.

Pagina 1682

XIII legislatura – Tornata del 27 aprile 1880

571020
Coppino 1 occorrenze
  • 1880
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Quegli abitanti, forniti d'armi, ordinati militarmente, sapranno rinnovare le glorie antiche, le glorie che sonosi valorosamente acquistate nelle guerre, vittoriose per essi, all'epoca di Cambray, quando la Repubblica veneta era contemporaneamente assalita dagli eserciti di tre grandi potenze europee; le glorie che hanno rinnovato nel 1848, dove pochi volontari alpini, cadorini, capitanati dall'eroico Calvi, hanno potuto resistere per oltre un mese agli sforzi degli austriaci che li circondavano da ogni parte, e non hanno ceduto che per esaurimento di viveri; ed hanno pure riprese le loro tradizioni patriottiche e militari nel 1866, ributtando a Tre Ponti le invasioni nemiche. Noi quindi nel Cadore abbiamo una naturale fortezza. Sta bene che la provvediamo di utili difese, che ne organizziamo militarmente la sua popolazione, che è eminentemente patriottica e di forti spiriti italiani, che la organizziamo in modo da potere da se stessa bastare a mantenere quelle fortezze alpine; ma in eguale condizione noi possiamo facilmente porre le valli Carniche del Tagliamento, e la valle del Fella, le quali vallate possono costituire una regione alpina quasi eguale in fortezza a quella del Cadore, basta che sia sbarrato, ripeto, il passo del Fella e munito quello del Natisone, e che con munimenti, da erigersi fra Portis e Venzone, s'impedisca che le vallate Carniche e del Fella sieno prese a rovescio dal mezzogiorno e impedite nelle loro comunicazioni col Cadore, le quali comunicazioni urge rendere agevoli colla sistemazione delle strade provinciali che mettono ai passi del Mauria e di Sappada. In questo modo noi avremo il Cadore ampliato, estesissimo, che abbraccierà tutta la nostra catena alpina dalla valle del Boite a quella del Natisone, e avremo colà una barriera saldissima e fortissima. Ci mancherà il tempo a fare tutto ciò; ma se la guerra sarà lontana, il tempo l'avremo; intanto provvediamo, intanto preveniamo, e non dimentichiamo quelle difese.

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XXIV Legislatura – Tornata del 1 luglio 1914 (1a)

574600
Cappilli; Marcora 1 occorrenze
  • 1914
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L'onorevole sottosegretario di Stato per la grazia e giustizia e culti annuncia di aver dato risposta scritta alla interrogazione presentata dal deputato Micheli, «per sapere con quali criteri la Commissione ministeriale, nominata con decreto del 12 gennaio 1914, ha proceduto alla revisione della tabella del numero e della residenza dei notari del Regno, conservando moltissime sedi assolutamente improduttive e con scarso numero di abitanti, in spregio alla disposizione contenuta nell'articolo 4 della vigente legge notarile, ed allontanandosi sovente dalle proposte, in conformità di essa formulate dai vari Consigli notarili, organi competenti, come ad esempio quelli di Aquila, Cagliari, Napoli, Palermo, Piacenza, Parma, Pavia, Roma, Santa Maria Capua Vetere, ecc., ed anche dalle procure generali e Corti d'appello del Regno» .

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VIII Legislatura – Tornata del 20 maggio 1861

576266
Rattazzi 2 occorrenze
  • 1861
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Ma vi pare, o signori, che senza il lavoro segreto di questi uffiziali, senza il nostro lavoro, il general Garibaldi avrebbe mai potuto entrare in Napoli, in una città di 500000 abitanti, con quattro castelli gremiti di truppe, e un presidio di 8000 soldati?

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Vi è il fiume Erminio nel circondario di Modica, il quale spesso, appunto per mancanza di ripari, porta la distruzione e la rovina fra i comuni per i quali passa; e dico rovina, perocchè forse avrete udito parlare delle perdite immense di abitanti e di case che portò in vari anni in Modica, in Scigli e altrove. Laonde io credo che questa ragione…

Pagina 999

VIII Legislatura – Tornata del 6 aprile 1865

579631
Cassinis 1 occorrenze
  • 1865
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A questo modo, passando per territori ubertosissimi, servirebbesi una popolazione di 200 a 250,000 abitanti, quanti ne contano i circondari di Sant'Angelo dei Lombardi e quello di Ariano, col consorzio dei quali utilizzerebbesi, come ho detto, sempre più il tronco di ferrovia di Candela, e arricchirebbesi di utile confluenza la linea Beneventana.

Pagina 9296

XV legislatura – Tornata del 8 aprile 1884

582963
Tajani, Biancheri 1 occorrenze
  • 1884
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Ora, giacchè ho il piacere di vedere oggi presente l'onorevole ministro dei Lavori pubblici, dovrei pregarlo di volere fare conoscere in qual giorno egli gradirebbe di rispondere alla mia interrogazione; ma il lungo tempo decorso dal giorno in cui essa fu presentata, il desiderio sempre in me vivo di occupare il meno possibile il tempo prezioso della Camera, e l'impazienza ben giusta dei miei colleghi di cominciare le vacanze pasquali, mi consigliano a compendiare brevemente le mie interrogazioni all'onorevole ministro prescindendo da qualsiasi svolgimento; colla speranza che le sue risposte varranno a tranquillare le inquietudini delle popolazioni interessate al sollecito compimento della succursale dei Giovi, ed a far paghi gli abitanti delle frazioni suburbane di Genova.

Pagina 7199

X Legislatura – Tornata del 16 marzo 1869

586051
Mari 1 occorrenze
  • 1869
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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La marina italiana ha 155,747 marinai, mentre la marina francese ne ha solo 150,000, compresi i riverains, poichè in Francia hanno creduto d'inscrivere nei ruoli marittimi anche gli abitanti delle sponde dei fiumi. Vede quindi la Camera che, dove i mezzi finanziari ce lo consentissero, potremmo avere una marina il cui personale, per numero e qualità nulla lascierebbe da invidiare alla marina francese. So che, nelle strettezze finanziarie in cui versiamo, non possiamo pretendere di far tanto. Ma, se dobbiamo aspettare ancora qualche tempo per ottenere quest'intento, possiamo almeno migliorare di qualche poco la nostra marina, come vi è raccomandato dalla Commissione del bilancio, col fare qualche nuova costruzione e col riparare i bastimenti corazzati che abbiamo, i quali presentano una forza di circa una metà di quella della marina francese.

Pagina 9765

XIII Legislatura – Tornata del 6 giugno 1877

587953
Crispi 2 occorrenze
  • 1877
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Sopra 66 strade obbligatorie, che in Italia furono lasciate nello stato di mulattiere, 18 trovansi nella provincia di Como e 14 in quella di Bergamo, e ciò si fece appunto per la circostanza dell'esiguità singolare di alcuni comuni, quali sono molti del Comasco e del Bergamasco, comuni nei quali il fondo speciale sarebbe insufficiente alla costruzione della strada rotabile; per esempio fra i comuni, in cui fu ammessa la strada mulattiera nella provincia di Bergamo, avvi il comune di Blello, il quale non ha che 180 abitanti, ed anche gli altri sono comuni che versano in condizioni analoghe.

Pagina 4128

Una città di 600,000 abitanti mi pare che dovrebbe avere almeno tre o quattro impiegati addetti all'ufficio centrale dell'emissione dei vaglia, per evitare ai cittadini gran perdita di tempo, ed ai poveri impiegati un troppo soverchiante lavoro, L'ufficio centrale della città di Napoli, quale oggi si trova, non serve nè all'interesse del pubblico, nè a quello della stessa finanza delio Stato; perocchè nell'attuale condizione di cose i privati per non fare getto del loro tempo, quando lo possono, si valgono di altro mezzo, comunque più costoso, a fare le loro ridesse.

Pagina 4178

VIII Legislatura – Tornata del 12 dicembre 1861

593897
Rattazzi 1 occorrenze
  • 1861
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Del resto, dichiaro all'onorevole preopinante che io sentirò sempre con molto piacere le osservazioni che egli od altri vorranno farmi a questo riguardo, e che se, per esempio, si verificasse il caso di cui egli ha fatto cenno, che in una regione montuosa vi fosse una giudicatura, la quale esercitasse la sua giurisdizione sopra una popolazione di 32 mila abitanti, io non tarderei a correggere questo difetto e ad aumentare le giudicature in questa località, perchè io credo impossibile che un giudice possa provvedere convenientemente all'amministrazione della giustizia per 32 mila cittadini, quando questi 32 mila cittadini siano sparsi sopra un territorio molto vasto, e, quello che più importa ancora, montuoso.

Pagina 304

X Legislatura – Tornata del 3 luglio 1868

595084
Lanza 1 occorrenze
  • 1868
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Questo io lo credo indispensabile, poichè ciò che produce l'esazione d'un piccolo comune di 4000 abitanti per un anno, non basta forse per fare un viaggio al capo-provincia? Nelle provincie meridionali vi sono dei comuni così lontani dal centro, e con tale deficienza di strade, che per recarsi al capo-provincia e ritornare al proprio comune sono necessarie al di là di 100 lire. Ora, chi volete che vada a concorrere per l'esazione dei piccoli comuni, se ha da cominciare a spendere una somma non indifferente proporzionatamente per andar a leggere il capitolato al capo-provincia? Non vi andrà nessuno.

Pagina 7107

IX legislatura – Tornata dell’8 maggio 1866

595856
Mari 1 occorrenze
  • 1866
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Gli Inglesi e gli Americani mettono le parole sulla bilancia di un freddo e calcolato interesse nazionale; ciò dipende dall'indole degli abitanti. Del resto tanto l'Inghilterra quanto l'America hanno un Parlamento il quale non è nuovo come il nostro, è indispensabile che l'esperienza vi sia; per conseguenza io ritengo che se vi è la guerra la Camera deve tacere.

Pagina 2045

VIII legislatura – Tornata del 23 febbraio 1863

607158
Tecchio 1 occorrenze
  • 1863
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Napoli ha, credo, 465,000 abitanti e Torino non ne ha che 200,000. Ora per dare un'idea del movimento postale che ha luogo nella città di Torino basti dire che nel solo suo ufficio (si noti che nel calcolo non entrano i prodotti del circondario di questa città), nel solo ufficio di Torino, dico, vi fu nel 1862 un prodotto di lire 1,100,000, mentre in tutto il compartimento di Napoli, il quale comprende varie provincie e 103 uffizi postali, non si è avuto che un prodotto di 1.075,000 lire, cioè circa 25,000 lire di meno che nella sola città di Torino; non è quindi a meravigliare se, di fronte ad un movimento postale così grandioso e tanto superiore a quello di Napoli, l'amministrazione ha dovuto provvedere l'uffizio di Torino di un numero di porta-lettere maggiore di quello che si ha in Napoli.

Pagina 5275

XV Legislatura − Tornata del 7 marzo 1883

610212
Farini 2 occorrenze
  • 1883
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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La legge Casati nell'articolo 320 vi dice che possono i maestri esser divisi e moltiplicati dai comuni in modo da servire ciascuno al bisogno dell'istruzione di parecchie frazioni, di parecchi centri; la legge comunale e provinciale alla sua volta prescrive che i comuni contermini possano essere riuniti solamente nel caso che abbiano una popolazione inferiore ai 1500 abitanti. Poi l'articolo 13 di questa legge autorizza questi comuni riuniti a tenere separate lo loro rendite, le loro passività ed anche le spese obbligatorie, e quindi ancora quelle dell'istruzione. Che succede? Noi abbiamo alla base dello Stato una serie di unità amministrative piccine, meschine, deboli, rachitiche, incapaci di qualunque opera benefica. Paragonate fra loro i grandi ed i piccoli comuni. Nei grandi voi vedete scuole, vedete maestri soddisfatti del loro stato, vedete anche teatri, vedete, insomma, ogni ben di Dio; nei piccoli comuni, non trovate nulla di questo. Se vogliamo, adunque, seriamente provvedere ai bisogni dell'istruzione popolare, è necessario che, nella nuova legge comunale e provinciale si faciliti e promuova con ogni ragionevole mezzo la costituzione di grandi comuni. Mercè di coteste poderose unità amministrative potremo procurare in vent'anni ad ogni angolo d'Italia un grado di benessere e di civiltà che altrimenti non si conseguirebbe in due secoli di studi e di sacrifici.

Pagina 1762

E volendo aiutarli in maggior misura io mi sono chiesto se, oltre alle inscrizioni nel bilancio (che è il modo ordinario con cui si provvede ai bisogni delle scuole e degl'insegnanti), nella storia nostra dal 1860 in poi non si fosse proposto qualche altro modo; ed ho trovato che nel 1874 l'onorevole Scialoja propose una legge per la quale i comuni di oltre 4000 abitanti avrebbero dovuto avere l'obbligo, e gli altri facoltà, di richiedere una retribuzione scolastica non minore di lire quattro e non maggiore di lire venti per ogni individuo che frequentasse le scuole. Poi ho trovato nel 1875 un disegno di legge dell'onorevole Bonghi che intendeva ad ordinare la scuola primaria preparatoria retribuita; più innanzi un disegno di legge della Commissione parlamentare nominata per l'esame di quello dell'onorevole Bonghi e presieduta dall'onorevole Berti Domenico, nel quale si sopprimeva bensì la scuola primaria preparatoria retribuita, ma si proponevano due articoli addizionali, dove, sotto altra forma e con altri intenti, si ristabiliva la retribuzione o tassa, instituendo una tassa di registrazione, varia da centesimi 50 a lire 150, per i fanciulli che frequentano le scuole primarie pubbliche, a benefizio del Monte delle pensioni per i maestri. Finalmente, nel 1877 mi è occorso d'incontrare una proposta dell'onorevole Bertani, secondo la quale per ogni dichiarazione di nascita all'ufficio di Stato civile, salvo il caso d'indigenza riconosciuta dei genitori, si sarebbe dovuta pagare la tassa di una lira; e le somme in tal modo percette avrebbero dovuto essere impiegate dal comune ad esclusivo vantaggio dell'istruzione.

Pagina 1764

XV legislatura – Tornata del 7 febbraio 1883

612902
Farini 2 occorrenze
  • 1883
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Attualmente per una popolazione di quasi 400,000 abitanti si ha un solo viaggio settimanale, e siccome nelle coste settentrionali dell'isola fanno difetto i porti, salvo quello di Milazzo, non essendovi che spiaggie aperte, avvviene spesso che quando vi è tempo cattivo, e ciò è frequente nella stagione iemale, il vapore non può approdare nè fare operazioni, cosicché quelle popolazioni rimangono spesse volte una, due ed anche tre settimane prive assolutamente di queste comunicazioni.

Pagina 966

Tanto più dunque spero che l'onorevole ministro Baccarini vorrà accogliere con favore la mia raccomandazione, in quanto che Sant'Agata è molto più importante di Pisciotta, e tale approdo non porta onere al bilancio, nè grande ritardo nel servizio postale, perchè Sant'Agata di Militello si trova precisamente sulla linea del vapore: quei disgraziati abitanti attualmente soffrono le torture di Tantalo; vedono cioè passare il battello lì sotto i loro occhi, senza poterne usufruire.

Pagina 967

XXII Legislatura – Tornata del 1 marzo 1907

616785
Marcora 2 occorrenze
  • 1907
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Essa è retta da un regio decreto del 13 dicembre 1863, che al primo articolo dice che «provvisoriamente, e finchè non venga altrimenti stabilito, il direttore della colonia posta nelle isole di Tremiti è autorizzato ad esercitare le funzioni di amministratore locale e di ufficiale governativo, a tenere i registri dello stato civile a norma delle leggi, ed a fare, nell'interesse degli abitanti, i provvedimenti contingibili ed urgenti per la sicurezza, l'igiene e l'annona pubblica» .

Pagina 12471

Ora è questo appunto che domandano quegli abitanti, ed io credo che il Governo non si farà illudere dal numero esiguo di essi. È vero poi che non possono costituirsi in comune autonomo; ma nulla si oppone che sieno dichiarati frazione del vicino comune di Chieuti per poter avere un più facile approdo e non essere aggregati al comune di Sannicandro Garganico, come proponeva la Commissione parlamentare incaricata di studiare l'antico progetto Pelloux.

Pagina 12471