con stupore i due più grandi: si aspettava un baccano infernale in segno di gioia, e vede invece Francesco che guarda fuori dalla finestra con aria
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immerso il dito nella tazza mentre saliva. E ora è così desolata! Alla fìne Nicoletta si calma un po', e mostra a Francesco un povero visino rosso
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vecchi, il compito è facile. L'antico letto di Maurizio, spolverato accuratamente, vien posto nel cantuccio ripulito, e accanto vien messo un
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proprio come un ragazzo.... Ma è stata malata, e il dottore l' ha mandata ai bagni termali. - E lo zio Fil è gentile? - Non vuol bene che ai suoi
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vendibili presso la Libreria F. CASANOVA - Torino La coltivazione della vite in Italia. Un vol. in-12° L. 1 - Sul miglior modo di fare i vini comuni. Memoria
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L'estirpatore, fig.14, è un gruppo di tre, o cinque, e fino a sette vomeri triangolari, a doppio taglio, saldamente fissati in un telaio di legno, o
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distinguere, per esempio, nel fiore della rosa selvatica. Tu vedi un primo inviluppo esterno, di color verde, che si chiama il calice; poi un altro
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fanno purtroppo quasi tutti i coltivatori: avendo scarsità di concime, lo sparpagliano un po' dappertutto sulle varie terre. Queste poi, magramente
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propaggine, la margotta, il pollone, l'innesto, ecc. Si dice tàlea un ramo che si taglia dalla pianta madre, e si infigge nel terreno. Questo ramo
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l'effetto che si vuole ottenere. Per terre compatte l'erpice ha un telaio pesante, e denti di ferro, o acuminati, o taglienti, come il coltro
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I viaggi infiniti nel vocabolario hanno reso Roberto Piumini un interprete unico della nostra lingua. Gli itinerari complicatissimi nel grande mare
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Un giorno la mamma s'accorse che nella dispensa c'era stato un topolino a rosicchiare una mela e una coscia, di pollo. La mamma pensava: -Se potessi
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La mamma ripeteva sempre al figliolino, un bel cagnetto nero di pochi mesi: -Bada, Fifì, non mangiare troppo. se no starai male. - Ma Fifì
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L'Emilia e la Maria giocavano sempre insieme. Un giorno vollero giocare «alla scuola». L'Emilia doveva essere la maestra; la Maria la bidella; le
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« che le nostre sono ciance da far ridere i morti? E mi pare che tutti siate un po' in cimberli, a chiacchierare così in pubblico di donnette e
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d'Almaviva, nel suo mantello; un'altra andar sola sola, rasente la muraglia, e via dilungarsi in mezzo della gente; un' altra poi, giunta a capo della via
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10.L'arte di cucinare. Un buon pasto dà buonumore, salute, forza e volontà di lavorare. E dico buon pasto una qualunque vivanda, anche semplicissima
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minutamente ogni roba, per rimendarla e rattopparla. In ciò si mostra la tua abilità. Qui manca un bottone, o una fettuccia; là un occhiello va rifatto. Siano
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4.Le case campagnuole. La casa è il luogo di riposo dalle fatiche, e il nido della famiglia. Deve quindi essere un luogo sano, arioso, allegro, dove
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vergogna, sono gli abiti pieni di lordure, e scuciti. Un po' di sapone per pulirli dalle macchie, un po' di refe, e un ago, per rimendarli, non costano un
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necessario agli animali giovani. L'esercizio dei muscoli ne favorisce il crescimento, e fortifica la salute. Un vitello, appena è messo in libertà, salta e
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6.I debiti. La buona massaia non compera mai a credito. Occorre biancheria per la casa? Abbisogna un abito per lei, o per altri della famiglia? Ne fa
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soggezione: non è un conte, lo zio della tua compagna? - Oh, mamma, ma questo cosa c'entra! - Ti troverai male, non saprai come comportarti con gente cosí
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c'era un muraglione a terrapieno, molto alto. Le grotte erano scavate lí dentro. La prima dunque era piú una nicchia, grande grande ma non tanto
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Salivamo la strada bianca di polvere, sotto un sole a piombo. Si cuoceva, nell'automobile nera con la capotta piatta. Ippolita, che era in campagna
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SUPERSTIZIONE Nella casetta, accanto a quella di Mario c'è un bambino che ha la febbre da parecchi giorni. Il bambino è affidato alla nonna perchè in
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SOLICINO, VIENI VIENI.... Sull'aia del Cassero c'è un gran movimento. Si avvicina un temporale tremendo. Già le saette sul Cornocchio hanno dei
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, insieme, i ragazzi si sono recati ad un cascinale non molto lontano dove erano stati piantati in un bel tratto di terreno i poponi. Chissà perchè
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TREBBIANO SULL'AIA Sull'aia trebbiano. Il cielo è un po' coperto di nuvole, e l' afa è grande: par di respirare della polvere, non dell' aria. La
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L'ALMANACCO Il babbo di Mario ha appeso nella cucina un calendario mensile. Ogni mese ne stacca un foglio e Mario, che ormai sa leggere, cerca su di
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UN MENDICANTE Passa talvolta per il paese un vecchio lacero con la barba bianca incolta e i capelli che gli scendono di sotto al cappello fin sulle
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colla cappa del camino, dalla gola del quale pende una catena, al cui gancio è attaccato il paiuolo. Sul fuoco basso c'è un treppiede sopra il quale
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sono succosi gli spicchi! Le arance sono gradite ai malati, ai quali sono proibite le altre frutta; esse sono un ristoro per le labbra arse dalla
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A CASA Mario entra in casa contento; egli ha tante cose da raccontare alla mammaa; ma non sa trovare le parole e decide di parlare un altro giorno
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I BALILLA C'è un inno che tutti i ragazzi che frequentano la scuola sanno a memoria e si chiama l'inno di Mameli, perchè l'autore si chiamava
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: l'inverno è ormai dimenticato. Si respira un buon odore come di miele e tratto tratto il forte ronzio di un bombo o di un calabrone ci dice che tutti gli
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elargito al piccolo comune una somma affinchè la la fontana fosse costruita a beneficio di tutti. Ecco come un buon cittadino era stato utile al suo
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còmpiti potessero parlare racconterebbero al maestro come sono stati fatti. Essi direbbero al maestro ciò che gli scolaretti non gli dicono. Ecco un
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IL LUPO E LA VOLPE LA CALDAIA DEL RISO Il lupo e la volpe s'incontrarono un giorno per un sentiero. - Uu! - mugolò ferocemente il lupo, e voleva
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COSTANZA E PREVIDENZA Sempronio segue con l'occhio una formichetta che, spuntata fuori della sua buca, accorre verso il cadaverino di un bruco
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GIOTTINO PITTORE A Sempronio piace molto il disegno. La voglia di disegnare gli venne un giorno che il maestro raccontò la storia di Giotto. Giotto
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ogni mattina. Qualcuno me ne manca, ma sono sicuro che un bel giorno spunterà e si metterà in fila con gli altri. La mia voce non so come descriverla
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IL CIECO DI GUERRA C'era una volta un bravo giovanotto; si chiamava Pinotto. Aveva vent'anni, faceva l'intagliatore. Quindici anni aveva studiato
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AL MULINO É una bella giornata. Dice Sempronio: - Andiamo a trovare compare Festo, e così si vede il mulino! - Andiamo, io non ho mai visitato un
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IL GIORNO DEL RIPOSO I nostri due ragazzi tornarono da compare Festo qualche giorno dopo, un pomeriggio. Scendendo la valle udirono il noto rumore
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, ognuno con un virgulto di salice in mano, in capo al quale è legata la carne di un pesciolino mezzo fradicio, attendono, spiano, col respiro sospeso, con
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. Il paesano, ch'era cacciatore, mise un grido, e non si poteva dar pace di non avere il fucile. - Oh! - esclamò il compagno - vi meravigliate tanto per
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LA PIENA Piovve e piovve. Dopo alcuni giorni il fiume ruppe gli argini e allagò un vasto tratto di campagna. Eccola, eccola, la fiumana! I contadini
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IL MERLO E LA CANAPA C'era una volta un merlo nero nero, con un bel becco giallo, che, quando aveva mangiato e bevuto, cantava come un organino. Una
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NEL FRUTTETO Sempronio e Sempronella non avevano mai veduto un frutteto. Immaginate la loro letizia il giorno in cui maestro Saverio li condusse a
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