? Maurizio? Mano? - « No, no, » fa Nicoletta con la testa. Che cosa può cagionare tanto dolore alla fanciulletta? Francesco cerca nei suoi ricordi del
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, se lo meritate, vi farò vedere i miei regali. - A questo punto arriva Maria. - Mia buona Maria, - dice la signora tendendogli la mano - vi hanno
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la sua ammirazione. Misteriosamente, a voce bassa, la fanciulletta confida il suo tormento a Maurizio. Questi la prende per la mano e la conduce fuori
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essersi divertita un mondo per esser così allegra. - Sei andata a far visita alle tue care amiche, Maria? - domanda Mano. - Hai chiacchierato per due
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posano. Essa non si accorge come la mano di Francesco tremi, nè come Alano sia tutto trafelato e Maurizio tutto rosso; e non vede neppure, dietro le
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trascorsa quasi tutta con Nicoletta, che sta già un po' meglio. Essa ammira molto il sacrificio di Mano, che ha rischiato di prendere una purga per lei. - E
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tremare la mano di Nicoletta, la stringe forte per farle capire che è pronto a difenderla. Lo zio Fil ha gli occhiali sulla fronte. Ha l'aria distratta
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buona, o migliorata da larghe concimazioni. Vuoi convincerti che, per ben raccogliere, bisogna ben concimare? Vuoi toccar con mano che a concimar poco
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Fran Lebowitz, Due panda a New York Rebecca Lisle, Insetto sarai tu! Arnold Lobel, Rana e Rospo grandi amici Christian Lodesani, Mano a mano Maria Sole
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vecchia dama, seguita dal servitore in livrea e con l'astuccio degli occhiali e due grossi libri fra mano, le quali spesseggiando i passi vanno alla messa
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stringere per un momento la mano piccioletta di Vittorina, le aveva descritte a parte a parte le splendide feste di Londra, i passeggi, le danze, le corse de
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non poco. Il lord non gli disse di sedere; egli si faceva innanzi lento, tenendo in una mano il cappello, e tentando coll'altra i bottoni della sua
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lasciamo questa casa, senza maledirla; noi andiamo a nascondere nella solitudine la nostra disgrazia, a cercare alla misericordia di Colui, che ha in mano
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rive dei laghi; e a mano a mano lasciavansi dietro con rincrescimento le colte campagne, le quali già cominciavano a sentire il primo tepore della bella
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.... Sorridete un po'!... cosa dirà vostra madre? Quella è una donna casalinga, sincera, alla mano.... Cosa dirà, quando vi rivedrà con quel viso di panno
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pagine da me scritte man mano che me 'l concedevano le ingrate necessità del mio destino; ma che tutte, se non altro, furono dettate dalla persuasione
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vecchi, che, col bastoncello in una mano e il rosario nell'altra, dilongava,nsi recitando con mesta cantilena quelle orazioni che presto dovevano esser
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venuta, verso la sdegnata marchesa; timida arrischiò un passo, e tentò di baciar la mano di lei, per chiederle perdono d'averla sturbata. Ma la pia e
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; allora essa non cuciva più, e la mano che teneva l' ago, posava oziosa su le ginocchia. Bensì, di tanto in tanto, le compagne le dicevano qualche lieta
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, aprite: son io, sono Michele; aprite per carità! » L'uscio s'apri, e la fanciulla comparve ansiosa, atterrita, tenendo il lume in una mano, e con
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; ma devo andarne ancor molto lontano, e si fa tardi. Addio! » Ripigliò il cammino, e ben tosto trovossi all' imboccar della strada maestra. A mano a
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agitavano il cuore, non poteva trovare un' uscita. Alla fine le si appressò umiliato, le prese una mano, se la recò alle labbra, la bagnò del suo
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' incontrarono, vidi don Carlo farsi tutto bianco in viso, e levar la mano verso di lui, come per parlare e non poter dire parola; ma poi subito ricomporsi
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sapiente, studiava intanto il lampo del mio sguardo e il pallor del mio viso; con la mano pietosa premeva la mia, contava i battiti delle mie arterie e i
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mano a mano che il battello col suo continuo ondeggiamento si dilungava nel lago, quieto e scintillante come zaffiro. Esse erano tutt' e due vestite d'un
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trovai scritti sulla coperta d'una lettera d' altrui: mano: era forse della sua povera e buona sorella.
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piegato sul petto, immobile, la bocca stranamente contorta. Allora spaventata si levò, lo prese per mano: la mano era fredda, insensibile: lo chiamò a nome
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orizzonte dell' Alpi lontane; una luce, scemando a mano a mano nella diffusa interminata armonia degli splendidi suoi colori, dal rosso di fiamma
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. Ella rimosse con mano tremante la verde cortina dell'alcova, si sollevò lieve su la persona, e guardò. - Suo padre pareva dormire d'un sonno tranquillo
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, sotto la muta sentenza d'una morte aspettata. S'avanzava lentamente, s' avvicinava al letto, china al terreno la testa, coprendosi d'una mano gli
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' dossi, il giovine Arnoldo andava cercando con mano paziente l'erbe più rare, le pianticelle mi- rabili e sconosciute, che pare l'aria vi cresca con più
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, si può por mano alle calde. Si procura il ritorno della respirazione coi mezzi che già ti ho indicati; e più tardi si ristora l'ammalato con qualche
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di una signora.... Oh, è impossibile che non lo conosciate, almeno di vista. Mi salutò stringendomi la mano con energia e con serietà, come se facesse
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(tendendo la mano a Tyltyl) Buongiorno, Tyltyl!... TYLTYL (sorpreso) Come! Mi conoscete?... Chi siete?... IL GRASSO PIACERE Sono il più grande fra tutti
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, tenendosi per la mano, vanno tra i fiori cercando le tombe). MYTYL (cercando tra l'erba) Dove sono i morti?... TYLTYL (cercando anch'egli) Non ci sono morti
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altri... (Spaventata chiama): Babbo! Babbo!... Vieni, presto!... I bambini stanno male!... (Entra Babbo Tyl, tranquillo, con in mano la scure). IL BABBO
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un'ultima volta le coperte, si china su di loro, li contempla così immersi nel sonno, e chiama a sè, con un gesto della mano, Babbo Tyl, che in quel
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detto.... NONNO TYL (dando a Tyltyl un sonoro schiaffo) Questo è per te!... TYLTYL (rimane un istante sconcertato; poi, portando la mano alla guancia
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creato che è a portata della nostra mano, ed anche quando siamo pronti a sognare e ad invocare i più lontani paradisi, sembriamo ignorare i profumi del
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aveva ripreso in mano la lettera. - Poi papà ha il lavoro, - aggiunse, mentre cominciava ad aprire la busta con un dito. - Tanti lavori molto
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tono della persona sicura di sé, che i pipistrelli di giorno dormono e bastava far piano per non svegliarli. La presi per mano e cominciai a tirarmela
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concludere; e pensavo che avrebbe detto «siamo d'accordo?» o qualcosa del genere. Invece mi tese la mano e fece, col punto interrogativo: - Guic guic
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gioco della dama col trovatore. - Cosa c'è? Cos'hai? - Ero fin spaventata. Di nuovo come quel primo giorno, mi agguantò per mano e mi tirò fino in
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dalla stanza da pranzo col giornale in mano, guardando in su. - Ottavio, qui la bambina non c'è, è una cosa piuttosto strana. Presi il coraggio a due mani
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, scappò da ridere. Ippolita per trattenersi si tappò naso e bocca con la mano, ma le scappò lo stesso uno sbuffo soffocato «Pfff!». Scappò anche a me
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mano con una candela dietro, vedi al capitolo 3. - Oh! Forse sta per imbarcarsi, forse torna! - Si spense subito: - Ma allora perché non ha scritto
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contadinello per prenderlo e forse mangiarlo. Il povero padre tutto atterrito che fa? Non aveva altro in mano che una patata e allora con tutta forza
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vecchia gli aveva posato una mano sulla spalla - Non temere, - gli disse - son qui per aiutarti. So tutto; so che sei buono e che nessuno ti vuol bene. Ma
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storia del lumino, ve la racconto. C'era una volta un figliolo di povera gente, che doveva lavorare tutto il giorno e non poteva prendere in mano nè un
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fabbricata era scritta; una mano di fanciullo aveva vergato sulle linee tante parole, l'una dietro l'altra: e le parole formavano un componimento di
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