(Roucher entusiasmato abbraccia Chénier. Schmidt ritorna; i due amici si stringono la mano e si separano commossi.)
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(Chénier pallidissimo guarda quella fanciulla e stendendo la mano verso di lei la costringe a ascoltarlo.)
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(Mathieu e l’Incredibile, entrati già da un po’ nell’aula, alzano subito la mano presentandosi come testimoni.)
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(I Rappresentanti fanno ritirare l’urna patriotica e, firmati i verbali e stretta la mano a Gérard, si allontanano.
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stringersi la mano due dame s’inchinano tre volte, con doppio inchino ogni volta, come vuole l’etichetta – poi la Contessa porge la mano a baciare al
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(Le vivandiere dan la mano alle Reclute, e s’incomincia una vivacissima danza generale.)
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Don Alvaro e Don Carlo scendono da un precipizio a destra, correndo con le spade alla mano.
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Il Marchese di Calatrava, con lume in mano, sta congedandosi da Donna Leonora preoccupata. Curra viene dalla sinistra.
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(Rodrigo prende la mano della Principessa d’Eboli e s’allontana con lei parlando sottovoce)
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(il Re stende la mano a Rodrigo, che piega il ginocchio e gliela bacia).
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(il Re stende la mano a Rodrigo, che piega il ginocchio e gliela bacia).
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(Rodrigo prende la mano della Principessa d’Eboli e s’allontana con lei parlando sottovoce)
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(Tutti s’inchinano silenziosi. Filippo scende i gradini del tempio e va a prendere la mano d’Elisabetta per continuare il suo cammino).
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(Rodrigo prende la mano della Principessa d’Eboli e s’allontana con lei parlando sottovoce)
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(Tutti s’inchinano silenziosi. Filippo scende i gradini e va a prendere la mano d’Elisabetta per continuare il suo cammino.)
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(Loris s’allontana rapidamente e scompare a sinistra: Fedora fa l’atto di strapparsi rabbiosamente dalla mano l’impronta del bacio.)
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difendere la roba. Tutti mano a mano che son carichi, si affollano alla porta, scendono le scale – Gianni li rincorre – La scena resta vuota.)
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(Ashby saluta con la mano Rance e Nick e si allontana al trotto preceduto dai minatori)
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Il Marchese di Calatrava, con lume in mano, sta congedandosi da Donna Leonora preoccupata. Curra viene dalla sinistra.
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Don Alvaro e Don Carlo scendono da un precipizio a destra correndo colle spade alla mano.
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Il Marchese di Calatrava, con lume in mano, sta congedandosi da Donna Leonora preoccupata. Curra viene dalla sinistra.
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(Finita la preghiera, Guglielmo abbraccia Roberto, poi Roberto abbraccia Anna e stringe la mano e saluta i Montanari e le Montanare).
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(Finita la preghiera, Guglielmo abbraccia Roberto, poi Roberto abbraccia Anna e saluta i Montanari e le Montanare stringendo loro la mano)
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(Finita la preghiera, Guglielmo abbraccia Roberto, poi Roberto abbraccia Anna e saluta i Montanari e le Montanare stringendo loro la mano)
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(Otto Re passano un dopo l’altro. Da ultimo viene Banco con uno specchio in mano.)
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(otto Re passano un dopo l’altro. Da ultimo viene Banco con uno specchio in mano)
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(otto Re appariscono uno dopo l’altro. Da ultimo viene Banco con uno specchio in mano)
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(Mentre il maestro di ballo riceve gli ordini da Geronte, entrano altri personaggi, i quali si inchinano a Manon, le baciano la mano, le offrono
melodramma
(Mentre il maestro di ballo riceve gli ordini da Geronte, entrano altri personaggi, i quali si inchinano a Manon, le baciano la mano, le offrono
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Detti, Stankar con una spada insanguinata alla mano e Jorg da opposta parte.
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Il vecchio si avvicina, stringe teneramente una mano della morta e cammina vicino a lei, dicendo:
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qua e là, appena percettibili prima, poi di mano in mano più lividi e fosforescenti, appariscono i fantasmi. Sono gli innamorati di Turandot che, vinti
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Silva, che vedendoli abbracciati, si scaglia furibondo tra loro col pugnale alla mano, e detti.
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Silva, che vedendoli abbracciati, si scaglia furibondo tra loro col pugnale alla mano, e Detti.
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Detti e Silva, che, vedendoli abbracciati, si scaglia furibondo tra loro col pugnale alla mano.
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(Il re prende con trasporto la mano di Giovanna, e seco la tragge)
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Così ha detto il Signore: ecco, io do questa città in mano del re di Babilonia, egli l’arderà col fuoco.
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Parisina ritrae lentamente la mano e socchiude le palpebre, come invasa da sùbito languore.
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Ella prende per mano il suo figliastro e lo conduce ai cancelli del Santuario. La chiericia intona l'Antifona.
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Maurizio stende in nobile atto la mano; Adriana, rapita, non crede ai propri sensi.
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Maurizio è andato presso l'uscio del gabinetto;Il Principe, conducendo per mano Adriana, gliela presenta.
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La Principessa dolorosamente colpita, si porta una mano sul cuore. Maurizio dissimula invano uno sbadiglio.
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Michonnet si alza, prende la mano dell'uno e dell'altro, li trae sul davanti in atto di mistero.
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Adriana, lasciato l'astuccio in mano alle attrici, si rivolge a Michonnet, che se ne sta in disparte nicchiando.
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Il Principe e l'Abate son discesi. Maurizio indietreggia d'un passo, fa un inchino al Principe e porta la mano all'elsa della spada.
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Il Principe riesce dal secondo uscio di destra, seguito da Michonnet, il quale tiene ancora in mano un portafogli scarlatto.
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Adriana, sempre condotta per mano dal Principe e seguita dall'Abate e da Michonnet, passa in mezzo alle signore: complimenti generali.
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Il Principe, inchinandosi, offre una mano alla Dangeville, l'altra alla Jouvenot, che discendono; egualmente ogni artista porge le mani a due attrici
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La donna è impietrata da terrore. Palo cerca con gli occhi intorno, tenendo la mano al pugnale. Lo sguardo va al maniglio della cateratta.
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Nonancourt appare sulla soglia della porta con un ramo di fiori di arancio in mano.
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Accademia della crusca
