Siamo in villa, sul lago di Como. Potevano essere le otto d'un bel giorno di settembre. Il notaio faceva il suo solito sonnetto del dopo pranzo. La
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- frettava e se alcune parti dovevano entrare. Gli stava accanto, a si- nistra, lo Zen, primo basso, che faceva rimbombare anche nei pie- ni le sue
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pochino. Faceva dei piccoli servigi alle vicine, e così lei e la sua creatura non morivano di fame. Quel figliolino era bello come il sole; e la sua mamma
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, ricominciavano: - Ricordi, moglie mia? - Ricordi, marito mio? Era di dicembre; nevicava, faceva un gran freddo. Neppure nel letto essi riuscivano a scaldarsi
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C'era una volta un vecchio tornitore che faceva trottole d'ogni forma e d'ogni grandezza. Quand'era la stagione delle trottole, i ragazzi si
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soffriva. Parlava, scherzava, rideva pur dimenandosi regolarmente, incessantemente da diritta a manca, da manca a diritta, ma faceva male a chi lo
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. Faceva un fagotto delle scarpe acconciate e le riportava di casa in casa. Chi pagava, chi no: - Ciaba, abbiate pazienza; tornate domani. - È che allo
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piccino faceva questo, faceva quello. Le vicine, con certi demonietti di figliuoli, glielo invidiavano. Una mattina che pioveva a dirotto, il marito
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zitto, faceva tutto da sè. Cardello doveva contentarsi di stare a guardarlo, e sgranava gli occhi seguendo quell'operazione misteriosa che doveva poi
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E dire che era stato un bel giovane! Poi si era ingrassato, si era lasciato crescere la barba, e si faceva aggiustare i capelli due volte l'anno
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stracciona orba di un occhio che gli faceva i servigi ripulendogli le stanze, preparandogli il desinare. Le persone costrette a ricorrere da lui sapevano di
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invincibili repugnanze e neri sospetti nel cuore ... - Perché no? ... Perché no? Si faceva forza ogni giorno, per abituarsi a quest'idea. - Essere amato per
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! Quei begli occhi mi fanno ammattire! E faceva il verso allo strabismo della Rossi. Giacinta ridendo: - Serviti pure! Gli bastava che per buona parte
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quando ella tossiva, Andrea sollevava il capo dai cuscini. Quella tosse secca e insistente gli faceva male: - Povera ragazza! Se s'alzava un po' più
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esercitato un fascino piú potente. - Come faceva per rendersi bella a quel modo, per ringiovanirsi cosí? La signora Villa la pregava, ridendo, di
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pretesto di bere fra amici un bicchiere di Chianti o di vino marchigiano, si faceva quasi ogni sera un giochetto d'azzardo, da vincervi o perdervi belle
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lui; egli, rispettoso e indifferente davanti a quella bellezza veramente straordinaria che faceva girare il cervello a molti, e che a lui ispirava
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la zia baronessa faceva peggio rammentandogliela; egli ora tentava, appunto, di strapparsela dal cuore, insofferente della prepotenza e irritato
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precetti della Chiesa. Mettiamo pure che il demonio non ci entrasse per niente; l'acqua benedetta però faceva spesso il suo buon effetto, come le pillole di
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aggiungeva grazia alle cose da lei scritte, ne faceva spiccare la freschezza, la sincerità, dando alla parola muta l'attrattiva della parola parlata
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fortemente al seno la cara testa un po' brizzolata e l'andava accarezzando, come faceva - anni addietro! - ogni volta che il babbo lo sgridava per
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faceva capire subito quanto poco cervello dovesse essere dentro quella testa piccola a foggia di pera; esso aveva la discrezione di parlar poco e di
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volta non c'invitò. Pareva sprofondarsi nell'esame di quel caso nuovo; tastava, premeva con due dita, faceva delle domande, intimidendo i l cliente con
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faceva sorridere mastro Croce che conosceva bene il compare. Ogni sera, dopo l'avemmaria, don Stellario si barricava in casa, come se da un momento
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notte, si udiva il respiro del gatto che faceva le fusa sopra una seggiola. A un tratto, la puerpera disse al marito: - Bada, si spegne il lume -. E
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se le tiene. - Oh! Come mai? - E si faceva raccontare il fatto per filo e per segno. - Mettiamolo a libro, don Rosario! - gli diceva Pizzo-'nterra
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faceva studi, prove e riprove giudicate assurde, e oggi conquiste che non maravigliano nessuno. E non era un semplice sperimentatore, ma un pensatore, un
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pacifico e tranquillo, che faceva tutte le sue cose con flemma, senza riscaldarsi mai di nulla; prova ne sia che non s'era nemmeno accorto di quella
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faceva da cerimoniere, gli dette nel gomito per avvertirlo dell'atto sconveniente. Allora il nuovo imperatore smesse subito di succiare; e per rimediare
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buaggine; ma il nostro Masino non se ne faceva né in qua, né in là. "Quando avranno detto ben bene, si cheteranno!" E con queste parole, accompagnate
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durezza in amore, dandogli una fresca e nuova energia, che soverchiava in lui la potenza delle abitudini. Ogni giorno si faceva un onore e quasi un
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, un sogno dal quale non riusciva mai a svegliarsi. Se faceva tanto di lamentarsi, di opporsi un poco, di difendere una cosetta sua, il cognato era lí
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, che la cura suscitava nella vittima. Quando non ne poteva piú, stava a casa e si faceva desiderare per tre o quattro giorni. Subito arrivava un
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alla fine della romanza lo complimentò. - Non siete un minchione. Intanto l'eco di quei patetici vorrei morir gli faceva attraversare il cervello da
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morire. Il valoroso Giovanni Cairoli, che alla testa di ventiquattro dei nostri faceva da vanguardia, in una casa rustica della villa, fu il primo ad
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, faceva un inchino alle signore, un cenno di richiamo a noi piccoli. Era l'ora della lezione. Si saliva all'ultimo piano della casa, in una stanza nuda
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di sentimenti umani, faceva girare le sue ruote con matematica regolarità.In tanto urto, in tanto tramestìo, cercai una nicchia fra le catene
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; quella che non distingueva l'a dall'u si faceva leggere le liste da altri, oppure taceva meravigliata di tutto quello sfoggio di colori e di tutto quello
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dell'adunanza elettorale tenuta domenica scorsa nella villa del candidato signor Roberto Frangipani, a Selinunte, accennava a una bella signora, che faceva
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fanatismo. Il Toro ballava con una grazia in- cantevole al suono della zampogna, e ogni volta che smetteva, scoppiavano fragorosi applausi. La gente faceva
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quel nome lo faceva rabbrividire. - Appena acconsentì a incaricarsi di mantenermi egli mostrò la maggior impazienza di liberarsi di me e volle
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difficoltà, era solo un traliccio a forma di torre, alto una trentina di metri, base sei per cinque, e non ero neanche da solo; era d' autunno, non faceva né
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male, e non è troppo fuori mano, ogni tanto mi piace andarlo a trovare, come si fa con i parenti di età, e come faceva mio padre con i suoi lambicchi
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blocchetto di cemento) o un giavellotto casalingo, e chi faceva il salto in alto o in lungo meglio che poteva: ma Guido ed io ci attenevamo rigorosamente al
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o a nuoto (per lui non faceva gran differenza). Ponti non ce n' erano, perché in quel paese non c' era né sopra né sotto, e quindi un ponte non poteva
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le proprie affermazioni ricorrendo a citazioni tratte da classici latini o greci, come faceva Montaigne, che pure era uno spirito aperto, critico e
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. Servilia saliva la china ridente del piacere ed egli discendeva, tranquillo, verso la pace della vecchiaia. Per divertirsi, faceva scavare un canale
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faceva un lettino, ogni sera, sopra due sedie sgangherate. Una miseria intensa, atroce, aveva colpito gradatamente la famiglia del tagliatore di guanti
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. Ora non lo farei più! Ogni giorno m'accadeva di vedere e di osservare le stesse cose e le stesse persone. Il calzolaio di faccia, che faceva invano la
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fossa di fortificazione. In quell'anno, 1497, il duca Lodovico faceva eseguire il monumento che vedesi presso la conca, il quale rammenta e come egli
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Accademia della crusca
