facile di quello che credevo. Mentre passavo in mezzo alla gente seduta, badando a non pestare i piedi a nessuno, m'intesi dire alle spalle: - Largo
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capigliatura in modo da renderle presentabili. E naturalmente non è sufficiente citofonare accampando un vago "passavo di qui" (ma è obbligatorio suonare il
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Reali, aveva fatto germogliare questo racconto, che tutti si facevano ripetere, per divertirsi a spese dell'artista: «Passavo un giorno davanti alla
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pupilla degli occhi. Un giorno venne uno, e disse al Re: — Maestà, passavo pel bosco qui vicino, e incontrai l'Uomo selvaggio. Mi disse: Vai dal Re, e
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gatto. Il gatto, Manolo non se l'era portato via. Cosí, passavo le ore a carezzare la coda al gatto, piangendo, e lui miagolava... Era un gatto molto
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spirituale che formava il mio tormento; passavo le mie giornate a lottare con la memoria recalcitrante, con l'intelligenza assonnata, con le visioni
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, col cestino che passavo da una mano all'altra e che mi sorrideva e tentava con gli occhi della bottiglia luccicanti attraverso la paglia. Ma io volevo
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che la salute c'era. Andavo durante il giorno a falciare, a sarchiare, a battere il grano, a cardare il lino, e molte ore della notte le passavo
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levai anch'io e la trovai al verone istesso dove io la vedevo qualche volta, cogli occhi fissi sulla strada dove altravolta io passavo parte delle
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splendida folla, mi era sembrata odiosa. «L'indomani Pietro si rimise a studiare di lena, come non l'avevo mai veduto lavorare. Io passavo i giorni nel
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NON RIDERE, GEORGE, MA LUI... MI RICORDA IL PERSONAGGIO MALVAGIO DI UN GIOCO DI RUOLO SU CUI PASSAVO I POMERIGGI, UNA DOZZINA DI ANNI FA...
QUESTO LOCALE È COME UNA SECONDA CASA, PER ME... O LA PRIMA, VISTO CHE IN CASA MIA CI PASSAVO MOLTO MENO TEMPO CHE QUI!
, passavo dal Ponte dei Re accanto a Garbe per andare sino a Vestone, mia passeggiata consueta del dopo pranzo, come quella della mattina era verso
Una sera mi trovavo in viaggio in una città straniera e lontana. Era l’ultimo giorno che passavo in Russia e mentre aspettavo il treno che doveva
giorno venne uno, e disse al Re: - Maestà, passavo pel bosco qui vicino, e incontrai l'Uomo selvaggio. Mi disse: "Vai dal Re, e digli che voglio la
improvvisa debolezza, esageravo il rigore, passavo ogni limite. Accade sempre a questo modo, nella vita, nell'arte, in ogni cosa: la giusta misura riesce
canzonette napoletane. Mai la teorica dei contrasti, che si completano a vicenda, aveva trovato nella vita una piú chiara conferma. Io passavo le
dell'Indipendenza passavo e ripassavo davanti al fatale portoncino di via Enrico Poggi senza osare di stendere la mano al campanello, quasi quel
studi. Io passavo di stupore in stupore, nel suo laboratorio, in quella villa solitaria posta in cima alla collina e circondata da macchinosi alberi
il potermela svignare verso di voi. Soltanto, aggiungeva, mi è successo un episodio curioso e che ben poteva impedire la mia venuta. Mentre passavo
cavalcando o a piedi, quasi ogni giorno, passavo alcune ore tra quei superbi avanzi della grandezza Romana. Giunta all’età di quindici anni, più dell’ago
passavo una notte senza vederla, ad onta di tutte le precauzioni dell’innamorato suo cerbero. Da quando seppi da Alba prevedevo bensì una catastrofe ma non
Passarono parecchi anni; ed io pure alle volte dimenticai i miei amici di Sulzena e di Zugliano. Un giorno che passavo da Varallo, mi prese ad un
modo. Il cattivo tempo mi aveva costretto ad interrompere i miei studi dal vero. Passavo le ore a discorrere con quei di casa oppure nella mia stanza
di quelli fatti al pomeriggio. Io passavo i giorni a fare provini, e le sere a pensarci su, e non ne venivo a capo; quando mi telefonavano da Torino
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ventina di giorni ancora non uscii dalla camerata. Passavo le interminabili giornate coricato, leggendo avidamente i pochi libri scompagnati che riuscivo a
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stampata è per me un vizio, e da più di un anno ne ero digiuno, passavo le mie ore leggendo senza metodo; oppure dormendo al sole in mezzo all' erba
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: ma del resto ero permanentemente ai margini del clan, accettato perché ero bravo in latino e passavo le copie dei compiti in classe, invidiato perché
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affatto, tanto ero impaziente; passavo le notti a scrutare il cielo perché nascesse l' alba. Il giacimento era molto fuori mano, in un canalone ripido
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dell'Atlantico, nel momento in cui passavo la linea equatoriale ... Chi si ricorda ormai di me in Francia? Io sono morto per la mia patria ... e
, io doventavo più triste; e facevo la strada più corta possibile, non passavo mai per Via Cavour, che è quella principale; ma, dal Vicolo della Torre
capo la scena alla quale avevo assistito. Passavo di sorpresa in sorpresa. Anche il direttore mi apparve indignato del racconto fatto. Chiamò il bidello
respiro. Mi pareva d'essere in un bagno a vapore, dal quale poi, quando il treno usciva dal tunnel, passavo a un tratto al bagno freddo della pioggia
tempo tal fastidio di me, tal rimorso, come un dolore pungente. Sentivo che ero tremendamente felice. Passavo i giorni sognando ad occhi aperti, alla
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