Ricettazione ed incauto acquisto: lequilibrista e il mago
giunse al palazzo del mago, e picchiò tre volte al portone. — Temerario, temerario! che cosa vieni a fare fin qui? — Se tu sei mago davvero, devi
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Oh, mago!... Da queste parti?...
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Simon Mago scende. Asteria è rimasta sull’altare, soggiogata dalle Parole di Simon Mago, appoggiata all’ara, immobile.
Nerone, a capo chino, eseguisce tutti i comandi di Simon Mago. Simon Mago lo conduce, tenendolo per mano, davanti allo specchio magico. La fioca luce
S’intravvedono nel fondo Simon Mago e Gobrias poveramente vestiti. Simon Mago ha il capo coperto da una calàutica i cui lembi sciolti gli mascherano
Il tempio di Simon Mago
S’avvicina, calmo, a Simon Mago, Rubria rimane presso la fonte.
Asteria porge la face a Simon Mago che sta per discendere nel sotterraneo.
Simon Mago lo ajuta a calar l’urna nella fossa.
Simon Mago ed i suoi sacerdoti s’accaniscono contro Fanuèl e lo insultano mentre egli passa.
Nerone s’incammina, arriva sino al limite del sacrario e fa per entrare, ma Simon Mago lo arresta.
Simon Mago comprime l’urna nella buca; poi, con la vanga la copre di terra finché la fossa è ricolma.
Rientrano tumultuosamente Tigellino, i Pretoriani, Terpnos, le Guardie Germane col loro Decurione, conducendo Simon Mago colle braccia legate.
La guardia Germana, afferrato Simon Mago, lo trascina rapidamente sino alla scala di legname che sta a sinistra del criptoportico.
La luna si fa più torbida. Simon Mago s’affretta a Porgere a Nerone la tazza libatoria.
Il littore tenta d’interporsi co’ fasci, ma Simon Mago s’è già slanciato sulla Vestale e le strappa il velo.
Fanuèl esita sorpreso, poi sale anch’esso sul tumulo ov’è Simon Mago. Le trombe continuano a squillare.
La guardia Germanica colle armi in pugno caccia Simon Mago, pungendolo e minacciandolo, sui gradini della torre dell’Oppidum.
OH! AH! IL MAGO IBRAHIM VEDE CON LE PUPILLE DEI SUOI OCCHI TRE RAGAZZI CHE POSSIEDONO CINQUE DOLLARI!
IO SONO IL MAGO DI MELNIBONE E HO LA POZIONE CHE PUÒ RIDARE LA VITA. TE LA REGALO, DAMIEN.
CON LE RIME SONO UN MAGO, LO VEDRAI, AMICO DRAGO!
Il mago raggirato a un’asta
, pensò di ricorrere a un Mago. - Mago, buon Mago, fate una bella invenzione: una seggiolina, per esempio, che cammini quasi da sé e obbedisca ai comando
(che non ne può più): asta, Gran Mago, basta! (Il Gran Mago continua l'operazione; al getto delle pietanze, dalla finestra si sentono le acclamazioni
Perché lo chiamano mago Sbuffante?
Potentissimo Mago ... (S'inchina.)
Grazie! Grazie, Gran Mago! ...
Il maleficio, potentissimo Mago ...
(al Mago): Chi sei?
Sì, Maestà. Il Mago dovrà passare di qui.
(al Gran Mago: E non morrò? Non morrò? ...
Non vi pare, Eccellenza, che quel giovane sia un Mago?
Si tratta di maleficio ... Soltanto il mago Sbuffante potrà disfarlo.
Maestà, perdonate ... C'è qui il potentissimo Mago ...
Basta, Gran Mago, basta! (Estenuato, si sdraia su la seggiola, chiudendo gli occhi Entra Centovite.)
(destandosi completamente): Perdonate, potentissimo Mago ... La Regina ed io, insieme coi nostri figli ... Dove sono? (Al Ministro:) Cercateli
(al Mago) Sono le rane del ruscello. Gracidano e sembra che cantino.
Non mi fate stancare, Gran Mago! (Il Gran Mago introduce due dita in gola al Re, e ne trae fuori qualcosa che subito si ingrandisce: pasticci
Potentissimo Mago! ... Tutto quel che vorrete! Ma mutate le teste del Reuccio e della Reginotta!
Tutto quel che vorrete, gran Mago! Ma mutate le teste del Reuccio e della Reginotta ...
Ah, potentissimo Mago! Abbiate pazienza. Ecco il Reuccio e la Reginotta. (Scuote il Re e la Regina) Maestà! Maestà!
(a Centovite): Maestà! ... sarò sempre agli ordini vostri ... (Le Dame e i Dignitari ripetono le stesse parole del Gran Mago)
Un'altra volta? È strano! Dicevo, Eccellenza, che quel giovane dev'essere un Mago. Vuole per moglie, la Reginotta !
(sbuffa): Io le capisco. Si fanno beffa di me! ... Dicono: - Una, due e tre! Smetti, Mago barbone! Non è roba da te!
(scattando in piedi, indicando col gesto verso un punto della radura) Eccoli! Eccoli! Ah, gran Mago! ...
(sbuca di tra gli alberi, saltellando e ridendo. Alla vista del Mago si ferma, guardandolo con curiosità): Oh! Oh! Che barba rossa! ...
Mago" ...
(fa lo stesso; poi, più ardita, si accosta al Mago e lo prende per la barba. Il fratello la imita): Come è folta! ... Potrebbe servirci da manto!
Ar vicolo de Mazzamurelli, anticamente anticamente, c’era un mago che pparlava cor diavolo a ttu per tu quanno je criccava: insomma, era un antro