cosa fa qui? - gli domandai; - come non è in cucina ? - N'era uscito allora: nessuna novità. I tagliatelli domani.... forse; ma non era accertato. E mi
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barba nera, troppo lunga per lui, che gli pareva appiccicata, come quelle dei piccoli maghi che saltan fuori dalle scatole a molla. Gil domandai se si
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. - Grandi cose, dunque? - gli domandai. Alzò gli occhi al cielo. Poi disse bruscamente: - Son stüffo de fa o ruffian! - E se n'andò, vedendo
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avanti a sbalzi lungo la parete, con la testa fasciata, bestemmiando. - Cos'è stato? - domandai. Rispose attaccando un moccolo. Poi spiegò: morto di
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mal di mare, ne domandai notizie all'agente, che sedeva tra me e l'avvocato. Ma come! Non sapevo nulla? Avevo già la testa in America, dunque. Oh
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bimbo fra le braccia, piangeva, e suo marito la trattava di fabioca (scimunita), dandole del gomito nella spalla. Domandai a una vicina che cos'avesse
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, con un occhio solo e una barba di crino di spazzola; e, passando, fece all'agente un atto della mano, che non compresi. Poi salì sul cassero. Domandai
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usciti, in qualunque modo, ci deve confortare di tutto. Non mi rispose. Gli domandai se andava all'Argentina, se ci aveva dei parenti. Andava
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, che andava all'Argentina a raggiungere un suo figliuolo. Io gli domandai in che parte dell'Argentina si trovasse. Non lo sapeva. Il suo figliuolo minore
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scrittore che mi autorizza a riguardose inchieste psicologiche, gli domandai se quel «praticamente» era un intercalare o se lo usava a ragion veduta. Mi
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Ho ritrovato a Buenos Aires la mia amica di Parigi, nelle stesse circostanze. Una porta girevole di albergo; l'hotel Plaza. Le domandai: - Come va
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discutono. Quando dopo alcuni giorni divenimmo amici, gli domandai perchè aveva proibito le barbe. Mi spiegò: - Perchè il lasciarsi crescere la barba è il
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! Un vecchio gentiluomo mi disse : «Quelle signorine devono avere una famiglia numerosissima.» «Perchè? domandai compiacentemente per fargli finire il
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pensiero di ciò, mi rispose una donna, a cui ne domandai , essa non tarderà a comparire : ogni mattino a quest'ora suole venire coi suoi bambini al rezzo
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qualcosa; ma per il divorzio ero sempre nella nebbia. - E tuo padre? - domandai, per farla tornare a bomba. - Oh, papà è fratello di zio Ottavio: è
preferita ero io, oppure un'altra qualunque sarebbe andata bene lo stesso? - Ma sí, che lo sanno, - disse Ippolita quando glielo domandai. - Anzi zio
volete di tutti questi prigionieri?" gli domandai. "Tre piastre" rispose il bricconcello. Me li cedè per una, compresa la gabbia. Pigliati i poveri
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delle mie aspirazioni. Mentre si allontanava, chiamai la cameriera, e le domandai se lo conosceva di persona, o di nome: quella, nativa di Reggio, rispose
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foglio sul quale avevo versato le mie pene. Egli non l'aveva più. Gli domandai, sempre con cenni che rivelavano il mio dispetto, se l'aveva dato da leggere
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voleva comprare il mio terreno e che il Tobia era incaricato della mediazione. Domandai subito quanto offrivano. Allora Ia zia si fece rossa di
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. Poi mi rivolsi all'uomo e gli domandai se non era vero ch'egli acconsentiva a prendere la mia creatura. Ed egli parve ricordarsi di qualche cosa che
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avvicinai e le domandai se quello era il suo fratellino. Mi rispose sorridendo e facendosi rossa, che era suo figlio. Ne fui meravigliata, perchè m'aveva
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accaduto? - domandai a quella che conoscevo meglio delle altre. - È sparita la gnà Sara - rispose breve breve una che per solo segno di commozione si
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’ideata conferenza comune di Fiemme e Trento e domandai e feci fissare l’udienza. Ma poco dopo mi si telegrafò chiedendo che l’udienza venisse rimandata
C’era sempre qualche cosa da imparare quando il Ghiliani parlava, e io gli domandai che cosa stesse guardando con tanta attenzione al mio arrivo.
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Mercedes domandai a due uomini perché non lavorassero. Uno mi rispose con somma gravità che i giorni erano troppo lunghi; l’altro che egli era troppo
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venuta per trafficare in una barca da Caylen, bivaccava accanto a noi. Non avevano nulla che li riparasse dalla pioggia. Al mattino domandai ad un
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Al colle d'Olen pochi metri sotto l'albergo, sta un grosso macigno. Domandai una volta perchè lo chiamano il sasso del diavolo. Mi fu detto che a
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Fiorenzi. Io domandai la parola quando l'onorevole Saracco parlava dei lavori idraulici delle Romagne.
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fosse perfettamente informato di quanto riguarda la questione in discorso. Però domandai la parola perchè m'è parso che egli pure come gli altri che
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Asproni. Ora che l'onorevole ministro dei lavori pubblici è presente, io ripeterò la domanda che ho fatta altra volta. Domandai ieri e richiedo oggi
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Ed aveva ragione l'onorevole Depretis; al quale domandai nonostante: Volete die sia la Camera la quale approvi l'organico militare navale? Ne avrebbe
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Panattoni. Io domandai la parola per una mozione d'ordine.
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Salaris. Io domandai la parola per fare una proposta ed è questa, che per esaminare questo Codice della marina mercantile sia nominata una
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Domandai di parlare ieri sera, quando udii che l'onorevole Lazzaro accennò a diverse importanti questioni, che se dovessero davvero ricevere una
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domandai: - Cantano in chiesa? - Le Figlie di Gesù pregano la Madonna. - E pellegrini ce n'è? - Neanche uno. Con questo tempo! bisognerebbe essere
mezzo alla strada è come se l'avesse dimenticata. (Anche Augustino dell'anno scorso è dimenticato, Vi ricordate di Augustino?, domandai dopo averlo
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per ciò domandai: - Mi vedete sempre? - La notte. - Perchè di giorno, siete così diversa con me? - Perchè? ... - Rispondete: Perchè? La risposta non
per vederli?" gli domandai dopo qualche istante di riflessione. "Venire domani a casa mia. Io avviserò la evocatrice". "La medium vuoi dire". "No. La
questa canzonetta?" le domandai un giorno. "Il matrimonio segreto". "E chi l'ha fatta?" "Il maestro Cimarosa". "Lo conosci?" "No". "Dunque, come
sa?" gli domandai. "Le ho già portato due boccette dei miei preparati. Guardate qui. Non scorgete nulla?" E indicava le gote. "Nulla". "Credevo che i
gusto. - Come va, Giacomo? - domandai al filosofo. - Sai che è un gran pezzo che non ci vediamo, corpo di bacco baccone? Ti trovo quasi piú bello. Il
rosicchiarella. Io le domandai che cosa faceva. Essa mi disse: - La modella -Io le domandai perché voleva fare la modella, ed essa mi rispose: perché quella
domandai dell'altro per accompagnare un pezzo di cacio cavallo; vindicta fratrum , vendetta dei frati, i quali si attaccano al formaggio quando non
e in quel grave ufficio il mio Attilio, l'allegro amicone di tre anni prima, il mio complice in versificazione ed altre capestrerie? - Che, domandai
; domandai di Mansueta. - Ah, la serva ... morta. - Ma domenica ventura ... - Morta quando? - L'anno passato al suo paese ... Ma domenica ventura
nessuno che si rubava in casa? - domandai. - La povera baronessa se n'era accorta, e aveva avvertito il signor barone. Ma sa che uomo è il barone Lorenzo
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? - domandai. - No. Riaccompagna miss Lucy..... - E miss verrà qui? - domandai di nuovo. - No, ripetè Clara. Andò alle porte, le chiuse a chiave
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camera, come una statuetta di gesso. Rimarrò qui un'ora, un'ora e mezza, quanto basta. - Quanto basta a che cosa.? - domandai. - Ma.... a convincerlo
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! - Chi? - domandai distratto. - Potete imaginarlo: il barone Lorenzo. Svestì rapidamente la pelliccia, la gettò sopra una sedia; alzò il veletto, si
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