scrive mai cartoline ad una signora ne ad un superiore. Usa carta da lettera liscia senza monogrammi, senza corone quand'anche abbia dei titoli. La
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rispettosissime. Come nella conversazione, nelle lettere è necessario dare i titoli a chi vanno. I titoli nobiliari si devono dare sempre a chi nè è insignito
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dei superlativi ha dato maggior valore ai. . . positivi, così che un illustre vale più che non il solito illustrissimo. Tutt'al più, a chi ha titoli non
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«Mario e Maria Bianchi e figli» oppure «Mario, Maria, Mariella e Mariolino Bianchi». Sulla busta, sempre scritta a mano, si omettono titoli accademici e
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dei clienti, dal quotidiano (diamo un'occhiata ai titoli, per permettere ad altri di fare altrettanto), alla toilette, che non è la succursale del
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all'ultima riga dei titoli di coda. Anche a teatro è garbato restare sino alla fine dello spettacolo (o sino all'intervallo) anche in caso di spettacolo
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sociale. Quindi è buona norma ricordare tutti i titoli accademici o nobiliari e professionali del defunto e indicare chiaramente data, luogo e modalità
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), titoli di studio e onorifici (abbreviati), qualifiche e tutto quanto contribuisca a definire meglio possibile il ruolo e la posizione, senza false
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Scrivendo, titoli e appellativi si possono abbreviare solo sulle buste («Egr. Dott.»), con le iniziali maiuscole, mentre all'interno della lettera
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riempirsi la bocca di titoli non è mai elegante, impariamo ad adeguarci alle nuove regole di cerimoniale. Quindi riserveremo l'appellativo «eccellenza
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sul nostro conto: né indirizzo, né titoli accademici o nobiliari. Una volta si usava tantissimo, per le visite, ma anche per sfidare a duello. Noi lo
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Una volta nelle presentazioni (come nei saluti, nella corrispondenza, nella conversazione in genere) era cosa grave omettere o sbagliare i titoli
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. Oggi il buonsenso e il buongusto inducono a ridurre al minimo le sfilate di titoli nobiliari, accademici, onorifici, a evitare espressioni come «hanno
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figli» e di aggettivi qualsivoglia. Possibilmente, anche di titoli. Le partecipazioni redatte a nome degli sposi hanno avuto un periodo di fortuna
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carta listata a lutto (la lista nera non sarà mai troppo alta) si scrive sempre, oltre il nome e cognome del defunto, anche la sua età, i suoi titoli
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professione, abbreviata: per esempio: Avv., Prof., Ing., ecc. Si ometteranno invece i titoli, specialmente quelli di ordine cavalleresco, come Cav. o Comm
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necessario che porti anche i titoli, accademici o nobiliari, del titolare. Ma si farà in modo da evitare ogni sciocca ostentazione. Le persone alto
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base alla posizione ufficiale degli invitati. I titoli nobiliari (non dimentichiamo che l'Italia è una Repubblica) non dovrebbero contare e non contano
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titoli di ogni genere. Non dirà: « Il dottor Cavalletti » ma: « Giulio Cavalletti », e nemmeno: « L'architetto Bruni », ma: « Fabrizio Bruni
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, con formule fuori dell'usuale sono da evitare. Se gli sposi appartengono a famiglie dai nomi altisonanti e fregiati da una lunga filza di titoli, un
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Altezza Reale, i titoli cui essi hanno diritto non verranno abbreviati ma scritti per intero. Si scriverà per esempio: "Onorevole Bianchi" o "Sua
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indisponente familiarità caramellosa, è decisamente più cordiale e rispettoso mostrarsi per ciò che si è, nel bene o nel male. Non sono i titoli - o i non
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esercita il ministero. L'uso ha regolato come segue i titoli dei quali dobbiamo servirci nella conversazione parlando ai sacerdoti, ai religiosi ed alle
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i titoli di alcuni libri (alle donne basta anche meno per sostenere una brillante conversazione letteraria e pronunciare verdetti definitivi), e
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maniere, il discorso, l'aria, il portamento, i gesti rozzi ed inurbani, oltre di tirarvi addosso dei titoli spregevoli, sono talvolta l'unica cagione per
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le mie preghiere finché continuo a meritarmi la vostra stima. 2.° Si ambiscono con tanto maggiore avidità i titoli fastosi quanto é minore il merito
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, il quale si vendica talora coll'applicarci i titoli spregevoli di goffo, zotico, villano, talora col paragonarci a qualche animale che in sè racchiude
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titoli di nobiltà sono mantenuti a coloro che vi hanno diritto. Il Re può conferirne dei nuovi. Art. 80. Niuno può ricevere decorazioni, titoli o
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femminile, e sotto diversi titoli andava analizzando quella società, di cui ella era parte, formandovi su riflessioni a suo modo; nè sarà troppa
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tutto nella prima pagina. 14. L'indirizzo sia fatto con la più bella vostra calligrafia; ommettete la lunga litania dei titoli e dei nomi, dei quai certe
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Siccome l'ombra sola della pretensione offende l'altrui amor proprio, perciò i titoli di vano, superbo, arrogante talvolta si regalano a torto, e a
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, titoli e professione di tutte le persone della comitiva: come se la rinomanza di quelle antichità, di quelle glorie avesse ad accrescersi per
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va accoppiata a titoli per nulla civili, a gesti contrari al pudore che servono a dimostrare la propria estasi per quegli agili salti, per quelle
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avventori, né a questi raccontare le mancanze de' suoi dipendenti: tanto meno dee permettersi verso di questi dei titoli ingiuriosi, dimenticando con il
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speculazioni: ladre sì, poiché non i titoli per quanto sonori né le cariche per quanto alte e brillanti, né le protezioni per quanti illustri e
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d'importanza che va annesso alle sue attribuzioni. Esso non misura più quest'importanza che può avere l'ufficiale pubblico dal numero dei titoli che questi
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Ma è tempo di occuparci delle relazioni che corrono fra i medesimi impiegati. Una servilità degradante, un'adulazione sconfinata sono titoli, presso
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, non saprei se più ignoranti o corrotti uomini, uno dei titoli più onorevoli e rispettabili di cui possa un uomo gloriarsi, dipende da quel generoso ed
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di titoli e di ricchezze quelli che si distinguono generalmente per gentilezza e cortesia? Dice una vecchia canzone francese:
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vostre incivili mormorazioni. Se due o più medici si trovano a consulto, non piaggiate l'uno perché fornito di titoli o ammesso a Corte o dottore di
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bugigattoli onde avere dei titoli a far parte del numero dei mendicanti ufficiali. «È lodevole, scrive molto assennatamente l'About nel suo Abicì di chi
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vogliono unicamente misurarsi al grado della loro nascita, delle loro ricchezze, dei loro titoli, della loro posizione sociale, abbondando di gentilezza
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famiglia, sia essa in terreni, case, titoli, crediti, azioni di società, denaro depositato o prestato, mobili, gioielli ecc. Vanno poi notate le passività
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«Barone», a cui va aggiunto il «Cavaliere», o «Commendatore», o «Grande Ufficiale», o due titoli uniti. Quando si tratti di persona moltissimo nota, si
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. Mussolini, che reprime gli abusi in fatto di titoli, abbiamo un'invasione di nobiltà e di titoli, in gran parte abusivi... incominciando da quello di
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, - Caro amico, ecc. Quando vi sia un grado nobiliare, bisogna sempre usarlo. Così dei titoli accademici; perciò diremo: Caro Avvocato, o Caro Conte, oppure
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collo per leggere i titoli degli articoli: se siete curiosi di sapere quello che è successo, comperatevi un quotidiano. Il giornale va letto tutti i
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privato (vale a dire per rapporti con amici e conoscenti) non deve portare altro che nome e cognome. Quello che si usa nei rapporti di lavoro reca i titoli
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Abbiamo detto che ci sono titoli nobiliari e di diritto i quali si debbono dare immancabilmente a chi ne è insignito; questi possono essere ereditati
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creanza » 107 PARTE SECONDA CAP. I. - La vera educazione (Riassunto) . . . . Pag. 119 » II. - I titoli a chi vanno » 127 » III. - L'ospite » 131 » IV
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