esclama a proposito dei fratelli: «Oh quanto è bello, quanto è giocondo abitare i fratelli insieme! Qua, fratelli miei; qua, sorelle; stringetevi a me
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proposito Massimo d'Azeglio « Ho avuto dei miei coetanei, che a furia di queste paure non hanno potuto aver bene nè far nulla per anni e anni. Anch'io, che
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dei fanciulli che, dopo desinare, vanno uno ad uno a chiedere a ciascun convitato se abbia « pranzato bene! » È un complimento che si usava a' miei
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commediole. « Se sapesse quanto io devo a questo teatrino! - mi disse la stessa signora, mostrandomelo. - I miei figli, durante le vacanze, sono tanto
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declamare nulla alle persone che venivano a visitare i miei parenti.» Per l'amor di Dio gentili mammine!risparmiate simili torture ai vostri figliuoli e
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bello del suo. Fatt' è che ad un tratto lo buttò a terra e lo calpestò coi piedi. « Questo fatto accaduto sotto i miei occhi - soggiunge la signora
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insegnato ad attaccare i miei abiti esattamente al loro posto, oggi non sarei qui! - Sante parole, invece, che rivelano tutta una serie di piccole tristi
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(anche se personalmente non mi vanno) frasi più tornite, tipo: «La prego di accettare i miei migliori saluti», ma non troppo elaborate, tipo: «La prego
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presenta i figli non dice: «Il mio giovanotto», o peggio: «La mia signorina», ma: «Mio figlio Giorgio», «Mia figlia Marta», o semplicemente: «I miei figli
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televisione, certi amici miei (non è una storia) si videro capitare in casa un tizio seminudo con dei pampini in testa. «Io sono Bacco», si presentò
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, m'infonde nel cuore pace e coraggio. E perchè, mio Sacramentato Amore, confortate, premiate cotanto i miseri sforzi miei e la meschina opera mia? Se in
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genera una lunga serie di benedizioni. Mia cara amica, io spero che questi miei consigli ti sieno superflui, e tu già possieda quella dolcezza, quella
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aver parenti poveri, guarda che non ti credo, poichè tutti gli uomini ci son fratelli; quindi tuoi e miei fratelli sono i poveri che lavorano alla
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miei, non è sempre quello il vostro modo di vedere, e i più fra voi credono che la cortesia ed i bei modi alberghino e debbano albergare solo nelle
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prelibate, di bottiglie dal cappello d'argento, il tutto accomodato con singolare maestria d'artista. Comprendo bene, miei cari, come la varia fraganza che
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. Badate però, miei cari, che colle signore e coi più maturi d'età non tocca a voi a sporgere primi la mano: accettatela quando vi è offerta. In addietro
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acconcio, cosa forse impossibile anche in un libro di vasta mole, ho fiducia che a' miei precetti nulla manchi di quanto è veramente necessario a
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miei consigli e le buone abitudini della prima età. Siate bella, amabile, compita, senza studiati vezzi nè smancerie, e non v'abbandoni mai quel
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marito". «Chi sono i miei vicini di tavola? » domanda l'aitante ingegner Buonpartito al maître in sala da pranzo. « È una famiglia di Roma (o di
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Scrivendo a un superiore, una impiegata o un impiegato incominciano: "Signor Direttore", o "Signor Avvocato", e concludono: "Voglia gradire i miei
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leggere nei miei pensieri», e se metti tre pezzi di zucchero nella tazza, te l'avveleneranno col rancido scherzo: - Lei prende zucchero con caffé. E' colei
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Se i miei consigli sono destinati a non essere seguiti, scrivete per lo meno leggibilmente. La scrittura più chiara è quella a macchina. Poichè le
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le cose appartenute ai morti erano, secondo gli Ebrei, impure. Io non accoglierei fra i miei amici un impresario di pompe funebri. Il « Great Easters
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olandesi inghiottiti dalla sabbia delle dune sul Mar del Nord. A differenza dei miei predecessori, io ho scritto un galateo che non invecchia; è una
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non si mescolerà ai miei invitati, che sono il re del salame allo zafferano, il re dell'anguilla marinata, la proprietaria della famosa crema per
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gran principe, gli disse: o sono più potente di tutti i miei rivali, giacchè, se non posseggo tutte le ricchezze di cui essi si vantano, ho due amici
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piccolo i miei genitori mi volevano talmente bene che mi misero nella culla un orsacchiotto. Vivo». Definire gli anziani è pericoloso. In una società che
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momento che la prima regola è non mettere in imbarazzo gli ospiti, giammai lo farei con i miei lettori. Nessuna interferenza moraleggiante sul chi e come
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circonda, indulgente e tollerante; sopratutto tollerante. Lasci stare quel benedetto a' miei tempi, che in bocca dei vecchi è un perpetuo rimprovero alle
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pensare, ed impaurita nei miei primi anni di scuola. Un giorno dopo aver assistito un'ora a quei discorsi inesplicabili, ed essermi fatto dire parecchie
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, ed anche un poco pei loro babbi. Che farci, miei piccoli amici? Per ora dobbiamo lasciarci. Ma lo faccio con rincrescimento. È vero, le loro mamme
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persona. Ma mi riparerò all'ombra d'un poeta moderno e simpatico. Traverso l'azzurro della sua leggenda, apparirà meno uggiosa la tinta grigia de' miei
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l'hanno inventata, lascino che io la metta come si faceva ai miei tempi, - loro dunque, non s'adagiano punto nella loro casa, nè come l'augello nel nido, nè
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coll'immagine primaverile che me ne aveva suggerita, e le raddoppiava ai miei occhi tutti gli anni che aveva in più, di quei tanti di meno che le avevo dati. Se
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starle vicina, passo qui entro le ore rattoppando gli sdruci nei vestiti de' miei fratellini, ovvero rimendando panni, sieno essi di lino o di seta
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l'occhio dev'essere avvezzo a correr diritto ; bensì mi aiuto col toccalapis a segnare i fogli dei miei quadernucci o scartabelli. E se ho talora ad
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denaro: vorrete voi che non ne dia avviso a' miei amici, acciò la loro buona fede non cada in laccio? Alle corte: se voi amate il gregge, darete la
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dimanda che aveste la bontà di farmi, replicò la dama, così i miei figli restano tuttora tre). 2.° Ci fa commettere sbagli e contrasensi che ci
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dovete alla morigeratezza de' miei soldati l'onore della vostra sposa. Lungi dal brigare sotto mano la carica del suo amico, egli è disposto a
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li diverte, ma non tutti i bimbi sono educati, ed è allora che i miei amici mostreranno la propria superiorità. Al ballo quasi sempre ogni fanciullo
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ufficio da qualche anno verso Giacomo e Giulio Porro, due giovanetti di belle speranze e che io amava come figli miei e come tali avrò sempre. Dio sa
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udire da capo a fondo, come ne fecero or son pochi giorni la scommessa alcuni miei amici, la recita d'un Carme in onore della guerra testé terminata
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è Italia Svizzera. Ebbene, restammo sorpresi, io e i miei compagni, della pulitezza, direi quasi dell'eleganza delle ragazze che stavano nei pascoli
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breve distanza, seguiti da tanta indifferenza, e, diciamolo pure, da tanta scortesia? La cosa, signori miei, è naturalissima. La malattia finchè si
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abbandonarono, abbandonando la terra, tutto le soavi emozioni che abbelliscono la vita? — Si, cari miei, anche i morti esigono da noi dei riguardi. Per esempio
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proprio animo». Ma queste considerazioni mi porterebbero a toccare una corda dolorosa capace di suscitare in alcuno dei miei lettori delle rimembranze
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del padre e deve rispondere a occhi bassi: «se i miei genitori sono contenti...». Ora, generalmente, la gioventù s'accorda da sè; i padri o un amico
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soprannome, che si divertono a metterli in burletta? Cattivo spirito, ragazzi miei, e spirito sciocco: ve ne accorgerete giunti a età matura, e ne avrete
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inconsciamente d' ammirarla e d' imitarla. Ho udito qualche mamma scusarsi così : « Non so con chi lasciare i miei bambini, non mi fido di nessuno, piuttosto
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raccontai tutti i miei difetti. Egli era come un forsennato e rispondeva che voleva sposarmi ad ogni costo. Io gli dissi che la mia palazzina non era
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