poter correre in giardino senza nascondersi!! Che gioia poter condividere con Nicoletta la loro vita! Francesco ha un rimpianto al pensiero che Nicoletta
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mia buona mamma. Essa ha preso il suo posto, lo so! - I tre ragazzi guardano con tenera compassione la loro flglia adottiva, e nessuno di loro pensa
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la loro figlia, allora? E con uno slancio, raccattato il pallone, sono in casa, mentre Maria, ingiusta, mormora - Ma che ragazzi ghiotti! -
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: - Sarà più comodo, dopo, quando giocherà in giardino con noi. Egli è molto contento che lo zio Fil non chieda di vedere ogni giorno i loro compiti delle
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perdono, ma non farlo più. - Tuttavia essi hanno avuto una forte emozione, di cui però l'uscita di Maria li compensa assicurando loro due ore di
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ripromessi, essendo molto felici, di condurre con loro il primo ragazzo che incontrerebbero perchè anche lui possa esser contento. E così hanno fatto
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giovani babbi, soddisfatti, scendono a desinare alla loro volta. Grazie alle loro cure Nicoletta è guarita.
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adulti. Esso richiama la loro attenzione su cose che già in parte conoscono; mira a correggere errori, e pregiudizi, creati da ignoranza; divulga i
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8. Varietà di terreni. I terreni ora descritti dànno luogo ad altre varietà, secondo le proporzioni, in cui la loro materia principale trovasi unita
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, ugualmente distanti fra loro, con le zolle rialzate, e bene esposte all'aria, ed al sole. DOMANDE: 1. Havvi una sola forma di aratri? - Quale deve
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sole, per germogliare. 2. Nella terra smossa, e concimata, le malerbe si trovano, come si dice, nella bambagia, per sfogarsi a loro capriccio. Mettono
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monelli di strada, che sono la disperazione delle loro povere mamme. Un giorno vennero alle mani e si azzuffarono, come al solito, per una sciocchezza
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Un giorno Enzo disse ai suoi compagni: - Io ho un leone e un lupo. Li accarezzo, dò loro da mangiare, vado a cavallo ora su l'uno ora su l'altro ; ed
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d'accordo. Dovete sapere che la loro casetta dove talvolta stavano d'inverno era un bel guanto di lana che li riparava dal freddo. Là dentro, i signorini
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giardino, per vedere le loro pianticelle. Una mattina ebbero la gradita sorpresa di trovare tutta fiorita l'aiola delle viole mammole. -Oh, Maria, portiamole
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Che vento tirava! I ragazzi uscivano dalla scuola, e il vento faceva loro volar via i berretti. Quasi tutti gli scolari allora incominciarono a
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IV. Il babbo. Il signor Guglielmo gradì molto la letterina e il pensiero gentile dei suoi figliolini. Li baciò con affetto e disse loro: - Grazie
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' aggrupparono sur un monticello della riva, per aspettare, con la loro quotidiana curiosità in corpo, il passaggio di quella barca che da pochi anni
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montagna. patria dei buoni e de' giusti; al cielo, verso il quale elevano le gigantesche loro cime questi monti, esultando quasi e narrando, in armonia col
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intorno con rispettosa attenzione; ma non sanno ch' io non potrò rendere loro per questo affetto altra cosa che poche parole, affine di confortarli nelle
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Le due sorelle rimasero per alcun tempo sul terrazzo; dopo che il padre loro s' era ritirato. Mortificate e timide, come chi sente ripetersi la
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da loro riconosciuto. Ravvisarlo, gettarsi sopra i remi, e vogare entrambe con lena eguale alla volta della riva, fu un istante. Splendeva sincera
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In quel mezzo, dopo il primo incontro d' Arnoldo e di don Carlo, lungo il solitario sentiero della montagna, la conoscenza loro s' era fatta non
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9.Fratelli e parenti. Claudio e Maria sono fratello e sorella, e si vogliono bene, come debbono volersi bene tra loro i fratelli; si aiutano nei
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quasi prive d'aria, e di luce. Il bestiame vi è stipato; l'aria vi è guasta dalle esalazioni degli animali, e dei loro escrementi, e non si rinnova; anzi
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: tu ami sovra tutti il padre tuo, e la madre tua. E hai ben ragione di amarli tanto, di amarli più d'ogni cosa al mondo. A loro, dopo Dio, tu devi la
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sua affezione è un grande conforto alla loro povertà. Sono infermi? Usa loro ogni attenzione possibile, e prega il buon Dio che li faccia presto
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, che loro fa bene; ma l'aria pura che respirano, e la libertà di muoversi come e quanto loro piace. Le giovenche aspettano con impazienza l'ora di
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raccolte, se la Provvidenza, accanto al male, non avesse posto il rimedio. E sai in che consiste il rimedio? Nei tanti piccoli uccelli che loro dànno la
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e forse andavano ad accamparsi non lontano dal paesino. Mario si sentì tutto commosso: ecco, si avvicinano con le loro divise giallo-verdi, col loro
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per compiere il loro dovere. Ma la maestra ha fatto scrivere su delle striscie di carta delle raccomandazioni, le ha fatte mettere alle pareti e ha
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gioia fluire il grano dalla macchina nei sacchi e si fermano pensando al compenso delle loro fatiche. Gli uomini continuano l'opera loro già facendo
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croci di ferro e qualche lapide bianca, guardate sempre dai cipressi alti e scuri. Tutti portano qualcosa ai loro morti, o corone di crisantemi e
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LA PREGHIERA DEI MORTI La preghiera dei morti è così breve, che anche i bambini la possono dire. Eccola: «L'eterno riposo, dona, loro, o Signore, e
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porticati delle stalle, o presso le piccionaie, son rimasti vuoti. Passano i cacciatori coi loro cani al guinzaglio; poi nella valle si odono i colpi di
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per voler loro bene».
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LE ARMI DEL CONTADINO Sotto i portici, che circondano l'aia, i contadini tengono di solito i loro utensili per lavorare la terra. Sono le armi con
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tardi, nei giorni seguenti, altre ed altre ancora si scorgono, finchè tutte riunite cominciano i loro gridi gioiosi. Eccole al mattino ed eccole a sera
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, che hanno covato pazientemente, escono con la loro famigliola di pulcini. Come è attenta la chioccia quando vigila i suoi piccini! Li chiama a
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uccellini tacquero per principiare anch'essi i loro lavori. Giunti sulla strada maestra, il babbo e Mario incominciarono a incontrare i bovari che
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LA NONNINA Quanto bene vogliono Nanni e Gigetto alla loro nonna! Non si allontanerebbero mai dalle sue gonne. E vecchia, tutta bianca, e la testa e
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Balilla. Sono sempre a scuola all'ora precisa. non dimenticano mai le promesse che hanno fatto, non trascurano i loro doveri, sono obbeedienti
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rondinelle sono tornate ai loro paesi e volano felici di aver ritrovato la propria casa. Pare che dicano al sole: «Grazie del calore che ci dài». Le
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IGNORANTELLI Sempronio e Sempronella sono fratello e sorella. Essi volgono le spalle alla loro casetta e scendono dalla montagna. Hanno sette od otto
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loro i piedi, le erbe abbracciavano le ginocchia e i fiori accarezzavano le mani. Gli arbusti e le siepi sfioravano gentilmente le guance, le altre
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secondo Domestico, e Desiderio il terzo. Essi avevano dai sei ai nove anni, e crescevano senza istruzione, perchè il loro babbo non aveva mai voluto
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NEL FRUTTETO Sempronio e Sempronella non avevano mai veduto un frutteto. Immaginate la loro letizia il giorno in cui maestro Saverio li condusse a
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la scuola elementare non c'era ancora. Babbo Terenzio e mammaa Venusta non erano più istruiti dei due loro figliuoli. Ebbene, da quei giorni lontani
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TORNANO AI MONTI Sempronio e Sempronella tornano ai monti. Hanno annunziato ai genitori il loro arrivo con una letterina spedita giorno innanzi. Nè
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SCUOLA E FAMIGLIA Sempronio e Sempronella pregano maestro Saverio di scrivere subito una letterina ai loro genitori, a mamma Venusta e a babbo
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