Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: citta

Numero di risultati: 47 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Otto giorni in una soffitta

204604
Giraud, H. 1 occorrenze
  • 1988
  • Salani
  • Firenze
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enfiagioni.... e si guarisce senza tante spese. I medici, li ha inventati la gente di città. - E Leonia, orgogliosa della sua cura, ritorna ai fornelli

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Pagina 91

Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura

206142
Garelli, Felice 1 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
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delle città. Queste materie si possono disinfettare facilmente con terra, col gesso, col carbone, e, meglio ancora, col vetriolo. Basta disciogliere in

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Pagina 136

Ridi ridì

206263
Piumini, Roberto 1 occorrenze
  • 1997
  • RCS
  • Milano
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, Bartlett e il viaggio di ghiaccio Odo Hirsch, Che pasticcio, Hazel Green! Odo Hirsch, Bartlett e la Città di Fiamme Josef Holub, Quell'ultima estate

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Gemme - Corso completo di letture

206786
Grassini, G. B., Morini, Carla 3 occorrenze
  • 1905
  • Remo Sandron - Editore
  • Milano - Palermo - Napoli
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distrutto tante città, e paesi della nostra bella Italia! Povera Ersilia! Ed era tanto buona, tanto studiosa! E aveva tanto bisogno anche lei di baci

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Pagina 10

I. Il babbo scrive alla Lisetta e alla Bettína. Un giorno la Lisetta e la Bettina, due buone e care sorelle, ricevettero da Parigi, una città lontana

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Pagina 57

Un giorno la signora maestra cundusse tutti i suoi scolari a fare una passeggiata fuori di città. - Che bel sole! - dicevano i ragazzi tutti contenti

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Pagina 62

Angiola Maria

207127
Carcano, Giulio 23 occorrenze
  • 1874
  • Paolo Carrara
  • Milano
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mettevo il piede in quella maladetta città; e giusto, quell'unica volta che ci casco, trovò un avviso che mi chiama, là.... da.... monsignore.... » E

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Pagina 117

d'amori, come i giovinotti della città al caffè! Oh finiamola, oh' è tempo! Ecco appunto il signor Samuele, che viene a questa volta. Ehi, ehi, signor

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Pagina 129

passar l'inverno nella città. Però, quando bisugnò partire, fu Vittorina che trovò lo spediente d'acconciarla bene per tutti.Un bel dì, fece a suo

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Pagina 129

palazzi e di case belle e recenti, dalla fronte allegra, dalle spesse e diritte finestre; tutto ti farebbe creder quasi d'essere in una città sorta ieri, se

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Pagina 140

, le molte fabbriche degne d'esser vedute. Il giovine era stato a Milano in altri tempi, e aveva conosciuta la città; egli si faceva dunque compagno

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Pagina 145

. Ma il soggiorno della città e le abitudini del mondo signorile dovevano presto rivelarle il vero, e farle sentire il molto amaro ond' era mista la poca

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Pagina 154

dolcezza scopriva involontariamente la fiducia del suo cuore. Erano quattr'ore dopo mezzodì, quell'ora in cui la nostra città è così malinconica e tetra

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Pagina 161

sorella! tu non eri fatta per il romore della città, per i vizi del bel mondo, per i piaceri d' un giorno di questi giovani eroi!... non te ne rammaricare

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Pagina 177

da posta, avevano attraversata la città, uscendo per la porta Vercellina. I postiglioni toccavan di sproni alla spacciata, facevano scoppiar le fruste

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Pagina 183

storico, e de' quali pochi avanzano nella nostra città; uno di que' palazzi, che, in mezzo alle nostre moderne case dalla fronte gretta e linda

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Pagina 214

Se mai, al tramontar d' un bel giorno, quando, miei giovani amici, andate a zonzo per le vie della città, lasciando vagar la fantasia dietro gli

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Pagina 232

deliziose a' nostri giovani eroi che vanno in volta per la città, paladini notturni, in traccia d'amorose venture, come bracchi dietro l'atteggia. In quella

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Pagina 241

Nel salotto d' un modesto albergo della città un giovine passeggiava su e giù, coll' andar lento, interrotto, di chi è preoccupato da profondo e

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Pagina 245

questa stessa vostra città, Dio mi fece incontrare con quel saggio uomo che doveva rinnovare la mia mente, vincere il dubbio del mio cuore, sollevare la

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Pagina 257

una parte lontana della città, presso a uno de' nostri abbandonati terraggi. Da un fianco, il murello d'un' ortaglia che fa gomito nell'attiguo

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Pagina 259

, nascono così tardi su le tetre vie della città, e stillano i brividi della tristezza nel cuore. Pure, essa spalancò il balcone, e tutta consolata bevendo

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Pagina 266

fuori delle porte della città, sola, tapina e malata. E per tutto il durar del viaggio (chè certo avevano fatto forse diciassette miglia) ell'era

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Pagina 279

della città; e qualche viandante, povero coni' essa, e alcune carrette e calessi tenevano quella via. Sicchè ella si sentiva battere il cuore più sicuro

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Pagina 289

nella città, mi rispose: « Sì, signore, torno a casa mia. » « Quant' è lontano di qui il vostro villaggio? e come si chiama? » « Oh bello! si chiama

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Pagina 331

scienza della natura e il nome della mia città non morrà mai. (*) Così, non vendei Ia memoria intemerata della sapienza all' oscuro dovizioso o all' indegno

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Pagina 353

quella cara creaturina così bella, ch' era la sua piccola delizia. E qualche volta pure la condusse con sè alla città; nè poco ci voleva allora per

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Pagina 43

gramaglie. Fra noi, nelle colte e fiorenti città, gli uomini nascono e muoiono, ridono, piangono, gavazzano e si disperano, tutti nello stesso momento

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Pagina 49

ascoltatori, la pietà semplice e religiosa, quella pietà che finora non ho incontrato mai nè sotto gli archi de' santuarii delle più popolose città, nè in

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Pagina 56

La giovinetta campagnuola

207557
Garelli, Felice 1 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
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19.Sii contenta della tua condizione. A molte contadine sembra di toccare il cielo col dito, se possono andare in città, come operaie, o serve di

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Pagina 23

Donnina forte

208662
Bisi Albini, Sofia 1 occorrenze
  • 1920
  • R. Bemporad & figlio
  • Firenze
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trovate parecchie in provincia: ne conosco a Ferrara, a Ravenna, a Bologna, a Perugia, nel Friuli... Ma nelle grandi città com' è difficile d

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L'uccellino azzurro

212632
Maeterlink, Maurice 2 occorrenze
  • 1926
  • Felice Le Monnier, Editore
  • Firenze
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in città per avvertirlo.... Ma verrà un altr'anno.... MYTYL Ci vuole molto tempo per arrivare a un altr'anno?... TYLTYL Eh sì, abbastanza.... Ma

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contadini?... IL PIOPPO Eh già, voi, signor Castagno, da quando non vi degnate di frequentare se non i boulevards delle grandi città. IL SALICE

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Quell'estate al castello

213924
Solinas Donghi, Beatrice 4 occorrenze
  • 1996
  • Edizioni EL - Einaudi Ragazzi
  • Trieste
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presto, prima che si alzino Remigio e le donne. Con la bicicletta non mi ci vorrà molto a arrivare a X a prendere il treno. - A X? (Era la città piú

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sbaglio. Avesse detto, che ne so, Milano, Torino, insomma la città dove doveva cambiar treno, poteva ancora andar liscia. Ma a X non si era abituati a

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Eravamo tornate da un po' in città e a scuola e Ippolita viveva già con suo padre, quando si terminarono di valutare i francobolli dello zio Pio

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Pagina 162

forte, perché arrivò a X per tempo, Non c'era molto traffico, era una città abbastanza piccola. Per prima cosa comprò un filoncino in una panetteria

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Pagina 86

I miei amici di Villa Castelli

214533
Ciarlantini, Franco 6 occorrenze
  • 1929
  • Fr. Bemporad & F.°- Editori
  • Firenze
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IL RE Nella vicina città han fatto una gran festa: hanno inaugurato un monumento in onore dei soldati che morirono in guerra per ubbidire alle leggi

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Pagina 105

IL FRUTTO PREFERITO Quando maggio fioriva, il contafino colse lieto le fragole e le portò a vendere in città. Quando giugno maturò le ciliege, i

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Pagina 12

sono pronte. Il cavallo ormai è alla porta. Si parte davvero e il cuore di Marina batte di gioia! Evviva la campagna! Le bimbe di città sentono gran

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Pagina 130

vecchio: «Verrà la nipotina della città, e chissà come sarà. felice di trovare questo regaluccio del nonno di Villa Castelli!». Annuccia arrivò dalla

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Pagina 44

seguirono il suo esempio, i cattadini presero le armi e cacciarono gli Austriaci dalla città. Il gesto del piccolo eroe genovese dimostra che si può amare e

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Pagina 79

per il mondo e girò grandi città e poveri villaggi senza mai riuscire a trovare la persona felice che cercava. Stanco tornò al paese natio e mentre

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Pagina 95

Sempronio e Sempronella

214670
Ambrosini, Luigi 4 occorrenze
  • 1922
  • G. B. Paravia e C.
  • Torino - Milano - Padova - Firenze - Roma - Napoli - Palermo
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? Dove sarebbe andato a trascorrere la sua gioventù? Forse in una grande città? Forse in un paese lontano? Egli non poteva saperlo. Ma la coscienza gli

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e il formaggio, che andava a vendere in città. Il babbo era occupato tutto il giorno. Ma Giotto piccino non aveva nulla da fare mentre le pecore

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Pagina 35

allora molto tempo è passato in quel lutese lontano. Molte scuole furono costruite nelle città e nei villaggi. Molti maestri e molte maeste hanno

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Pagina 67

avere ancora messo piede in una grande città, i due fanciulli non sono più nè ignoranti nè selvatici come erano un giorno, quando ancora non s'erano

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Pagina 84