, - dice Maria, orgogliosa dell'effetto che produrrà - sono andata invitare i vostri piccoli amici per una merenda al bosco delle Fate. - Che bellezza
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- Una lettera della mamma! - grida Francesco agitando la busta col suo nome che Maria gli ha consegnata. Ad alta voce, in un religioso silenzio
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conclusione è inaspettata: - Allora non sono ancora tanto vecchia! Il Maurizio doppio, il calzerotto e i piatti che ritornavano nella credenza quando
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più viziata. Oh, lo so che detestate le bambine, tutti e tre!... In campagna vi chiamano «i tre orsacchiotti» perchè siete poco amabili con le sorelle
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fichi. Ma Francesco, che beveva, si ferma di botto e posa il bicchiere. - E per bere? - dice. I fratelli hanno compreso. Bisogna, infatti, che Nicoletta
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Quella mattina, quando Maurizio e Francesco portano la colazione a Nicoletta, trovano la loro figlia nel suo letto, triste e pallida, che dà loro
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molto? - Quando non metto il piede in terra, no, ma quando l'appoggio.... Ahi!... - Che cosa dobbiamo fare? - geme Maria. - Non potete proprio
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Dopo essersi assicurato che Leonia è in cucina intenta a fare il dolce, ciò che significa che non si moverà per un pezzo, Francesco va a prendere
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; perciò utilissima nei paesi meridionali. 2. Il sovescio si fa con piante le quali si nutrono più dall'aria, che dalla terra. Tra queste si scelgono quelle
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pigliarlo come Dio lo manda. Ma l'agricoltore deve studiarne l'andamento, per coltivare le piante che promettono una migliore riuscita. Questo studio gli
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Un giorno la mamma s'accorse che nella dispensa c'era stato un topolino a rosicchiare una mela e una coscia, di pollo. La mamma pensava: -Se potessi
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attento al signor maestro, scarabocchia sul banco. Crede di disegnare cavalli e uomini, ma non fa che sgorbi. Intanto ieri non ha saputo fare un'addizione
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Enzo aveva finalmente imparato che bisogna tener conto non solo della roba nostra, ma anche di quella degli altri. Il suo vicino un giorno
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Che bella stagione è la primavera! Il sole è tepido, il cielo quasi sempre sereno. Quanti fiori nei giardini e che bel verde pei campi! I fanciulli
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sorriso, le creazioni della poesia saranno indifferenti o vane; chè l'arte non è solamente figlia dell' inspirazione, ma anche della sapienza. E
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cuore, e l' anima sollevarsi leggiera, serena, come al respirare un' aria che la nutre, ch'è la sua, non ebbe certamente, nè avrà mai quel senso divino
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A chi di noi non accadde più d' una volta, alla campagna, ne' bei giorni dei nostri autunni, di sedere in compagnia al circolo che sovente si
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Fra l'una e l'altra canzone facevano pausa; e le ultime voci s'andavano perdendo a poco a poco nell'aria silenziosa della notte, si che quasi non
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« che le nostre sono ciance da far ridere i morti? E mi pare che tutti siate un po' in cimberli, a chiacchierare così in pubblico di donnette e
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costiere de' monti che coronano le acque tranquille del lago di Como, s'udiva a intervalli ripetersi per l'aria e confondersi, a cento distanze, quasi
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tradita. Fu mia colpa, lo comprendo, che sono stato così cieco; fu nostro il danno, e sarà nostra ed eterna la vergogna! La madre che ne morirà, la
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che vezzo! son già passate più di sei o sett'ore.... ha ragione chi dice: asettare e non venire, cosa da morire! Intanto voi siete ancora a digiuno
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generosità che ignora sè stessa; ditemi dove sia chi dipinga la sua virtù, più feconda di quella de' sapienti, la sua fede sincera, la sua speranza nell
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' occhiata curiosa, la lieta scena che presentano le giovinette operaie di quel la- boratorio della moda, io vo' scommettere che, con un sorriso su le labbra
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importuno pensiero. Nel camino ardeva scintillando un fuoco vivo, un di quegli allegri fuochi salutari che ti sciolgono le membra da' brividi de' primi
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richiamarla alla vita, e conoscere se mai un palpito ancora poteva essere suscitato in quel cuore che più non batteva. Lo speziale, rimboccato un lembo
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trovar le prime case del villaggio. Non si vedeva più neppure un lumicino, essendo già spento ogni focolare; nulla che rompesse l' alta quiete
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gli empii, ecco, hanno teso l'arco; apprestarono le saette nella faretra, per saettarle contro a' retti di cuore in luogo scuro. » Dopo che ruinarono
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smerghi nelle paludi di Colico e del forte di Fuentes. Oramai altro spasso non si dava che di pigliar soletto ogni mattina il sentiero della riva, fino all
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mai messo piede, fuori delle sue figliuole e d' un antico famigliare, favorito del padrone, come lo sono più o manco que' vecchi che contano i lor
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partire attraversò il salotto a terreno della casa, il giovine rivide le due donne che aveva notate nella chiesa, la domenica innanzi; e il prete
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nutrir bene le tue bestie? Taglia e sminuzza il foraggio, come si fa nei paesi, che la sanno più lunga di noi nel buon governo del bestiame. Per
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fioracci prosontuosi che brillano di vivi colori, levano su la testa sopra tutti gli altri, e poi, in vece di odore, fanno puzzo. A cotesti fioracci
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dunque il buon Dio che ti assista, e ti aiuti a far bene. A lui rivolgi i primo pensiero del mattino, e l'ultimo della sera; comincia i tuoi lavori col
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vestito di ieri, quello azzurro; parecchio spiegazzato, per la stessa ragione. E questa ragazzina in bianco e azzurro che sembrava scappata di casa e
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Ippolita adesso era rossa infuocata e picchiava il piede con tanta forza che per il contraccolpo le trecce le rimbalzavano sulla schiena. Non pareva
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SUPERSTIZIONE Nella casetta, accanto a quella di Mario c'è un bambino che ha la febbre da parecchi giorni. Il bambino è affidato alla nonna perchè in
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e a stridere. I contadini tolgono dai ripari i covoni e successivamente li mettono nella grossa macchina che pare ingoiarli. Dall'altro lato intanto
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LA SCUOLA È CHIUSA La scuola è chiusa. Mario, che ormai è stato promosso alla terza classe, passa davanti al caseggiato scolastico, che ha tutte le
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può fare un vecchio cane, Mario si levava dal capo il berretto e mostrava di tirarlo al suo amico. A un tratto «Moschino» riuscì ad addentare ciò che
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LELLO Lello è l'uomo più alto di Villa Castelli. Chi lo vede con i suoi nipoti, che sono tutti piccini, si mette a ridere. Sembra un pino circondato
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VILLA CASTELLI Mario dice tra sè ch'egli il suo paese lo conosce benissimo; ma chissà se è vero! Egli sa dov' è la chiesa col suo campaniletto che
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per finire, qualche bambino mette una rozza maschera di cartone rosato acquistata dal merciaio che ne ha provviste alcune per l'occasione. Gli altri si
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LA VITE E L' OLMO C'era in un campo una vite che diventava sterile e deperiva ogni giorno più per mancanza di sostegno. Lí accanto viveva un piccolo
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piccolo, Anselmo, che ha solo un anno e mezzo. Ora se lo mette sulle ginocchia e pensa un gioco che lo distragga. Ella incomincia:
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. Prima di morire il povero colcottero chiese all'assasinp: - Che cosa ti ho fatto che mi uccidi? - Il Serpente rispose: - Tu brilli! -
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uova le metto sotto la chioccia e nascono due galletti. Li vendo e compro una pecorina che farà due agnellini Li venderò e comprerò una vitellina che
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Il cucù, grosso come una tortorella, si rimpiatta tra i rami e fa cu cu, cu cu, come giocasse a nasconderello. Gli sciocchi dicono che chi sente
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IL CONTADINO E LA SCUOLA C'era una volta, in un paese lontano lontano, un povero contadino che aveva tre figli. Il maggiore si chiamava Rustico, il
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LA LEGGE Il Ministro chiede un'udienza al Re e gli espone il fatto. - Maestà, bisogna provvedere, non soltanto per questo fanciullo, ma per altri che
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