pensieroso. - Certo, a lei non potremo nasconderla, - dice. - Prima di tutto perchè le diciamo ogni cosa, e poi perché è quasi sempre con noi. E inoltre
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aspettano il ritorno dei ragazzi vanno a vedere la camera di Nicoletta; poi la signora d'Aufran, la quale ha notato che il vestitino della bambina ha
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? - Nicoletta lo rassicura dicendo che non si annoierà affatto. - Però Matù se n' è andato, - dice poi con aria desolata. - E andato a bere il latte. Lo ha
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Francesco è così imperioso, che Nicoletta ha un po' di paura. - Ho voluto io, - dice coraggiosamente. - E poi è la moda! - conclude con un leggero tono di
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Alano ha ragione. Avrà il coraggio di dargli retta? Nicoletta accomoda tutto a suo modo, che non è poi il peggiore. - Voglio cominciare con Francesco
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leggi con attenzione questo libro, e poi metti in pratica i consigli che ti dà. DOMANDE: 1. Qual è la più utile delle arti? 2. Che cosa ci dà la terra
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, e in buone condizioni di umidità e di calore, tu lo vedi germogliare, ossia svolgersi in pianta. Il seme gonfia; si rammollisce; poi il germe ne
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la nuova pianta, oppure le si fa mettere radice in posticcio, o vivaio; poi si trapianta. Questa tàlea con radici si chiama barbatella. Se non si
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, gli organi che le compongono: la radice, il fusto, le gemme, le foglie, i fiori, il frutto. Poi ne studiasti la vita nei tre periodi in cui si
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al principio di primavera; poi diventano aridi e brulli. Son facilissimi a lavorarsi in ogni tempo; non hanno fondo pel concime, e rapidamente lo
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al gelo, finchè sia sfiorita, o disfatta. Allora si spande ugualmente sul terreno; quindi con lavori, prima leggeri, poi sempre più forti, si
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tutti insieme. D' inverno poi abitavano , qualche volta, in una bella casetta calda calda, ove ciascuno aveva una cameretta per sè. Uno diceva
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compenso gli alberi del giardino e gli uccelli che cantavano. la lavagna Non mancavano poi i libri, i quaderni, la carta, la penna e il calamaio. un
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finestra.... Che cosa crede d'esser poi quel vostro signor fratello? non è all'osteria, e se qui c'è poco, c'è del cuore almeno! Ma, adesso che ci penso
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e forse con qualche grillo in capo avete detto: - Oh il bel cespuglio di rose, che paiono aspettar chi primo le colga!... - E poi forse, appoggiati
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della padrona. La sera poi, al consueto, le tre donne sedevano presso la tavola; e il signor Cipriano se ne stava nel salotto rincantucciato al
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m'aspetta per certo, » ripigliò poi: « la mia vecchia e l'Assunta, la figliuola del mio povero Piero, mi credono ancora laggiù alla fiera di Delebio
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rami secchi che le due donne ebbero presto accesa sul largo focolare. Poi mi profferse di spartire con lui quella poca di cena che trasse fuor della
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lasciato frugare nel suo studio, e poi, per un certo prurito della coscienza, trassi di tasca il rotolo delle carte delle quali m' era fatto padrone, e
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Lesse questo canto con voce grave e commossa il giovin prete; poi sollevando gli occhi, li tenne lungamente fissi nella faccia china e pensosa dei
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caminetto, cuoprendoli subito di cenere calda, o di carboni ardenti. Pulirai i vetri, fregandoli prima con cenere umida, e poi con un pannolino asciutto.
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: e il più delle volte guarirà tosto. Se poi il male cresce, allora, senza por tempo in mezzo, chiama il medico, e segui esattamente le prescrizioni di
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radice di saponaria. Metti questa in molle, il dì innanzi, in quantità bastevole d'acqua. Il giorno appresso la fai bollire alcuni minuti; la coli; poi
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fioracci prosontuosi che brillano di vivi colori, levano su la testa sopra tutti gli altri, e poi, in vece di odore, fanno puzzo. A cotesti fioracci
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quanto piccola, è sempre utile. Qualche volta poi è necessaria, per esempio, quando si allevano i bachi da seta, o si falciano i prati, o si miete il
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del dì e della sera; poi dalla stalla, caldissima ed umida, escono all'aperto, all'aria gelata, con evidente pericolo di cogliersi un qualche grave
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impermalisce, e ti graffia, perchè vuol essere sempre pulita. Le ragazze sporche, come Filomena, dovrebbero imparare la pulizia dalla gatta. Infine poi, non ci
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; e poi a mangiarli, si corre pericolo di esserne avvelenati. E quante volte ciò accade! Cercando funghi, o per mangiarli, o per venderli, impara
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tre litri d'acqua. «Gettata via l'acqua in cui si sono macerati, si lavano i funghi in acqua fresca, poi, riposti in acqua fredda, si fan bollire per
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, spappolata nell'acqua. Poi raddoppi il pasto del fieno, e li lasci poppare una volta al giorno; poi soltanto ogni due giorni, fin che li spoppi del tutto
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poi via a passo di formica. «Trista quella cà, che mangia quanto ha». Con la virtù dell'economia, la miseria potrà far capolino all'uscio, ma non vi
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Ippolita a volermi, ma quei suoi zii, e solo per la comodità della compagnia che potevo fare alla loro nipote... Ma lo sapevano poi, gli zii, che la compagna
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altr'anno - . Poi era lei che si meravigliava: - Perché, a casa tua non li fate i compiti delle vacanze? - Ma sí, però ognuno se li amministra come crede
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Ma ci sono un sacco di altre cose da dire, prima che si arrivi a quello che doveva succedere poi. Non bisogna mica credere infatti che stessimo
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invece successe poi. Lo stesso vale per quell'altra volta, quando siamo andate nelle grotte. Lí anzi successe ancora meno, non abbiamo neppure cantato né
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caso che la gran luce che ci aveva abbagliato era riflessa da un nuvolone di quelli ammucchiati su alti alti come torri. Poi l'abbiamo visto; era
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. Poi si senti cantare un gallo e mi venne il dubbio che stesse per spuntare il sole. Cosa faceva Ippolita, che non la sentivo per niente? Se perdeva
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vanno lente e gonfie per cielo; tratto tratto lasciano cadere uno scroscio d'acqua, poi si quietano. Allora il sole appare timido ma più caldo del sole
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benefico. Se sopravviene la siccità, le foglie delle piante incominciano ad accartocciarsi, ingiallire, poi cadono; così cadono i frutti che stanno
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IL GIGANTE ZUCCA Che sole su l'aia! Che giornata afosa! Appena tornato dalla scuola Mario si è tolta la giacchetta, ed è andato a cercar Sèrafo. Poi
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ti accompagneranno con una preghiera. Poi nella terra soffice sentirai ricominciare la vita: una nuova forza uscirà da te, un tenero stelo verde che
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GIULIO E SÈRAFO Giulio e Sèrafo un giorno avevano bacchiato insieme molte giuggiole, ma poi non si trovavano d'accordo nel dividerle. Giulio ne
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campana tace, poi non si ode più nemmeno il vibrare del bronzo. Nel silenzio comincia l'anno nuovo. Pare che la campagna aspetti gli uomini volonterosi
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preso una grossa bacchetta per darle una botta quando il babbo non lo vedrà. Ma poi pensa: - Capiscono le bestie di far dei male? Non sarei più bestia
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, ed egli comincia con Maria: -Perché stai lì dritta? -Dritta io? Non sono la superbia.- Tutti ridono e Giorgio pensa: -È «la superbia».- Poi domanda a
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braccio in segno di saluto e sciama poi lieto coi compagni verso casa, contento in cuor suo per ciò che ha promesso alla bella bandiera tricolore.
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mi ha sempre detto che i ragazzi devono aver coraggio. E poi io sono nei Balilla. -
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addentare l'avversaria. Ma la volpe furba gli disse: - Lap! lap! prima ti voglio invitare a pranzo e poi mangerai me. - Che mi offri da mangiare? - Un
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capelli, gli occhietti, il nasetto, la bocca, il mento, i padiglioni degli orecchi; poi il collo, il petto, le braccia, le mani, e più giù le altre parti
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li salvarono tutti e due. L'inondazione durò tre giorni e i campi tutto all'intorno si mutarono in laghi pantanosi. Poi, per buona sorte, la pioggia
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