Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: penso

Numero di risultati: 23 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Il Galateo

181714
Brunella Gasperini 1 occorrenze
  • 1912
  • Baldini e Castoldi s.r.l.
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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quale, N.d.A., so benissimo scendere da sola), si complimenta per la mia eleganza, mi manda fiori per le ricorrenze e così via, io lo ringrazio e penso

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Eva Regina

203314
Jolanda (Marchesa Plattis Maiocchi) 4 occorrenze
  • 1912
  • Milano
  • Luigi Perrella
  • paraletteratura-galateo
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alcun risultato, chiese spontaneamente l' aiuto del medico che alla maggioranza delle partorienti mette orrore, e quando giunse, fu lei che pensò a

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buona giornata Ti ringrazia e Ti benedice. Chi ha avuto dei dolori ti chiede la forza di sopportarli e ti benedice. Io penso a tutte le ore passate e

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LA MORTE NELLA VITA Solamente chi piange per i vivi sa quanto sia dolce piangere per i morti! Non mi ricordo più chi pensò e scrisse questo fine

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del profumo dei lavacri mattutini, io penso rechino il profumo spirituale della creatura che rivestono. Dolci segreti d'amore e segreti di tristezze, di

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XXIII Legislatura – Tornata del 18 maggio 1912

569609
Marcora 3 occorrenze
  • 1912
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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Io penso invece che il Governo francese, quando i fiori italiani sono necessari ai floricoltori francesi, che si sono accaparrati con essi i

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Allora, onorevoli colleghi, io penso che sarebbe sufficientemente tutelata e garentita la libertà di espressione del voto, che è stata ed è una delle

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potuta trovare, nè penso si possa trovare!

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Epistolario ascetico Vol.II

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Rosmini, Antonio 1 occorrenze

. Sì, a questa vostra virtù dell' ubbidienza, io penso che sieno legate le grazie che Iddio ha disposto di fare a molte anime in cotesto paese; alla

Epistolario ascetico Vol.III

632687
Rosmini, Antonio 1 occorrenze

usarne, anche questo potrebbe riuscir vantaggioso. Gesù la ricolmi dell' amor suo; e penso che ciò Le basti. Non cessi di pregare per me e pei sommi

C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE

658234
Capuana, Luigi 7 occorrenze

Dio. Talché la Regina giurò di disfarsene in segreto. E che pensò? Pensò di dar ad intendere al Re che era nuovamente gravida e, quando fu l'ora, gli

gran bosco e non trovava più la via, pensò di montare in cima a un albero per passarvi la notte; altrimenti, le bestie feroci n'avrebbero fatto un

riuscire a maritarle. Le ragazze non avevano dote, e senza dote un marito è un po' difficile a trovarsi. Un giorno questo povero padre pensò d'andarsene

dovrà essere il suo sposo. Possiamo provare. Il Re a questa notizia rimase un po' turbato; ma poi pensò: - Se questa malìa è la sua buona Sorte, costei

bucato. Il Re non ne sapeva nulla; ma la povera donna rispose subito: - Eccolo qui. Sentita la storia di quel soldo, il Re pensò ch'era meglio

. - Il Reuccio gli aveva menato un calcio: le stava bene a Spera di sole Il Reuccio pochi anni dopo pensò di prender moglie e mandò a domandare la

lui pensò ch'era meglio ammazzarlo, piuttosto che vederlo patire: gli avrebbe ammazzati tutti, quei figliuoli, ad uno ad uno; e cominciava da questo

IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA

683006
Bertelli, Luigi - Vamba 6 occorrenze
  • 1912
  • MARZOCCO Sessantunesima edizione
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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come il Corsaro nero.. Ora ci penso, e qualcosa alla fine farò...

io, non tema di niente! Penso a tutto io... Non si spaventi, è un deliquio passeggero... - Ma il signor Venanzio aveva chiuso gli occhi ed era stato

centesimi trentacinque. Quando sono sceso per là colazione ho trovato il babbo di un umore insopportabile, perché dice che io non studio, che io non penso

mia vita è un vero romanzo, e io quando ci penso non posso fare a meno di ripetere sempre fra me il solito ritornello: - Ah, se avessi la penna di

Ponte. - Ci penso io a procurarla! - ha aggiunto Carlo Pezzi - ne ho vista nel gabinetto di chimica. - Benissimo. Domani allora principieremo la

osservazione rimase male. Ci pensò un poco e rispose: - Ma la bottega non è mica mia: è del mio babbo!... - E che vuol dire? - ribatté il ragazzaccio. - Non è