propria pelle, quanto possa costare di logorio, di lotte, di compromessi e di amarezze, uscire da un matrimonio in cui si era troppo leggermente entrati
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delle nostre dita è una funzione che bisogna fare nel proprio camerino da toeletta, mai in pubblico; le unghie si lucidano con un pezzetto di pelle
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pulito. Gli abiti appena tolti vanno spolverati, poi rovesciati perchè si rinfreschino e perdano l'odore che si sprigiona dalla pelle; prima di riporli vi
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secondo il capriccio della signora, e può essere di stoffa antica, o ricamata, o, meglio ancora, di pelle con semplice cerniera d'argento. Si usano pure i
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diventano brutte. I guanti di filo non sono eleganti per nessuno, e nemmeno economici; costano meno, ma durano anche molto meno di quelli di pelle
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, la nostra pelle, l'intimo nostro. In fatto di modelli non vi sono leggi: essi seguono la moda e permettono tutti i capricci; però una signora per bene
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il lenzuolo superiore al posto dell'inferiore, è la nostra pelle che, cogli umori che segrega, insudicia la biancheria; ora non so perchè il triste
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, oppure si astengano dal prenderne. Ma ciò può talora essere pericoloso: in certa gente la suscettibilità è così a fiore di pelle da prendere un rifiuto
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carini i vestiti all'inglese: calzoni stretti al ginocchio, scarpette di pelle lucida, calze nere, giacchetta corta uso smocking, e colletto bianco
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per l'inverno, la canottiera di paglia per l'estate, i guanti di pelle scamosciata completano questo costume. Ne ho visto di tutti i colori: bianchi
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per bimbi. Guanti di filo, 146, 147. Guanti di pelle per signore, 146, 147. Guanti e cappello del giovanotto in visita e al ballo, 42, 43. Guanti
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chi crede, lavando i figliuoli prima di coricarli, di turbarne i loro sonni e di sciupar loro la pelle.
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Igiene femminile — Emicrania — Raffreddore — Nevralgie — Mal di denti — Stomachi delicati — Mal di gola — Occhi e occhiali — Alterazioni della pelle
tranquilli, resistenti; le foggie semplici. Le cinture di pelle, od anche qualche molle sciarpa a tinte vivaci, uguali alla cravattina, saranno pure
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rigida educazione, che non ha mai mostrato due dita di pelle più giù del collo o più su dei polsi; che la sera prima delle nozze ha dormito nel suo
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ALTERAZIONI DELLA PELLE La malattia che più affligge ed umilia una donna è quella che le attacca l'epidermide. La pelle è uno dei maggiori elementi
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allo stomaco, irrita straordinariamente e dispone alla dispepsia, la quale per la sua azione sui diversi organi, altera lo stato della pelle, e tutta
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foggiano con la scorza d' un albero particolare, la quale riesce altrettanto soffice e pieghevole quanto la pelle, di cui imita anche il colore
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serve per la pulizia, mentre il bagno tiepido, saponoso, è eccellente sotto tutti i riguardi per la conservazione della pelle, per l' igiene e per la
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natura ; sfida il pericolo, si espone alle intemperie sciupandosi la pelle, sopporta gli urti, il tanfo della benzina, la polvere, i ceffoni del vento
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strascico, ma sempre lungo. Bianche anche le scarpe, naturalmente, e di seta o di finissima pelle: le calze pure bianche, di seta,e i guanti di capretto
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' estetica femminile, e la compendiava così: « I trenta grani di bellezza che costituiscono una donna perfetta, sono : Tre cose bianche : la pelle, i denti
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passar per belle in grazia di questa qualità, se anche non ne possiedono altre. Gli occhi ed i capelli hanno maggior risalto su una pelle candida e
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proprio tipo. Le bionde hanno una carnagione speciale: la pelle delle brune appare sempre o troppo pallida o grossolana a confronto dei capelli
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pure fra le manine guantate di fini guanti di pelle bianca, della piccola sposa mistica. Nessun gioiello, all' infuori d'una crocetta d'oro al collo o
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' intravvedono sotto il velo; le braccia che mostrano il loro modello scultorio sotto la pelle del guanto che non fa una grinza. Lo strascico che le
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». Hanno un bel ricorrere alla vaporosità dei veli, qualche centimetro quadrato di pelle bisogna mostrarlo, e quando sotto quella pelle si disegnano con
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ombrellini spiccano con una finezza di cammeo, e quelle tinte di liquida gemma alterano fantasticamente ma gradevolmente il colore naturale della pelle. Nei
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copiano fedelmente le autentiche ridicules dell' Impero. Si fanno anche in pelle di camoscio di color naturale o bianca, per l'estate; e per teatro si
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elegantissima borsetta in pelle di coccodrillo, donatole dal suo futuro sposo. Fra le piccole tasche, nell'interno, conteneva anche un comodo
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bosco, vide una gran fiamma: - Serpentina, dove tu sei? - Maestà, in mezzo al bosco. La voce era vicinissima. - E che tu fai? - Pelle nuova, Maestà
tre regali. - Che regali dovrebbe fare? - La cresta del gallo d'oro, la pelle del re Moro, il pesce senza fiele. Gli do tempo tre anni. Se no, non mi
pelle fina e l'acqua me la sciuperebbe. - Tizzoncino, perché non ti pettini? - Maestà, ho i capelli sottili, e il pettine me li strapperebbe
, scottandosi la pelle al solleone e restando sotto la pioggia anche quando veniva giù a catinelle. Dopo poco tempo, povero Re, non si riconosceva più
accapponò la pelle, sfido io! Si fece piccina piccina, e finse di dormire. Il Lupo Mannaro s'accostava al letto, svoltava le coperte con cautela, e
bestiole affamate, che davano morsi da portar via la pelle; e tutti urlavano: - Accidempoli alla Regina che volle entrare nel canile! Il Re corse subito da
bel portamonete di pelle di coccodrillo. Da casa mia poi mi hanno scritto di avermi preparato altre liete sorprese per quando ritornerò... Per me oggi
Ora sono proprio contento. Il dottore aveva ragione a dire che ho la pelle dura: son completamente guarito, e per di più tutti hanno verso di me
il dottore, mi ha fasciato ben bene, e alla mamma che piangeva ha detto: - Non si spaventi... suo figlio ha la pelle dura!... - Intanto, però, i miei
che, prima o poi, finiresti col farmi la pelle... - Io allora mi son messo a piangere e sono scappato in camera mia, dove poco dopo è venuta mia
, che sorpresa!... - E dietro di lei, eccoti la zia Bettina!... proprio la zia Bettina in pelle e in ossa, la zia Bettina che sta in campagna e che
la Direttrice, appena scoperto il fatto si era ammalata d'un'eruzione nella pelle ed era dovuta tornare a letto e che il Direttore per correre qua e là
senza fiato. Non mi riconoscevo più. La polvere di carbone, col fumo, durante il mio disastroso viaggio, mi era penetrata nella pelle della faccia
Accademia della crusca
