Lo sai che nei vostri pasticci io non voglio entrarci!
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Le funzioni sacre non voglio perderle anch'io però.
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Voglio parlarvi.
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ragazzo, e non sono più padrone di fare ciò che voglio?
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Io non ti abbandono, se tu non mi metti colle spalle al muro. Ma te l'ho detto: voglio essere padrone di fare quel che mi pare e piace. Sinora
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Non v'incomodate per me, compare Turiddu, chè la strada la so coi mei piedi, e non voglio guastare i fiati vostri.
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No, non voglio manco ammazzarti!
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Non mi lasciare, Turiddu! Senti questa campana che suona? Non voglio essere menato pel naso, intendi?
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No, non ne voglio.
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Grazie tante, compare Turiddu. Del vostro vino non ne voglio, chè mi fa male.
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sgattajolato fra la gente. — Portate via questo ragazzo — gridò lo zio canonico. — No ! voglio andare a vedere anche io! — strillava costui. E dopo, finchè
senza sonno e senza sogni. E vi ho detto anche peggio. Che ve ne importa? Che me ne importa? Io voglio dormire, voglio dormire soltanto. Voi siete
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rossore montarle alle guance. — No, mamma. Non voglio veder nessuno. Attraverso quelle palpebre chiuse, delicato come foglie di rosa, sentiva fisso su di
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presidente della Camera. Io non posso, non voglio, non debbo apprezzare se quella era la via più legittima con la quale la domanda dovesse inoltrarsi
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egregiamente da parecchi oratori. Solamente voglio aggiungere una osservazione che mi pare sia generalmente sfuggita, e che ha, a mio credere, una qualche
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Io, o signori, non voglio intrattenervi di più. Mi restringo semplicemente a quello che ha
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Non aggiungo altro; e voglio sperare, ove sia necessario, che anche qualche voce autorevole conforti le mie osservazioni a giustificare l'opinione
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comunale mutare a suo talento il maestro. Ed a proposito del concorso io non voglio trattare largamente la questione, che già si è fatta nella Camera
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liberamente tutte le funzioni che dalla legge gli sono affidate; ma voglio però che esso stia dentro la legge, e che quando il comune non fa quello
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Invece, o signori, che cosa avete voi? Nel caso in cui i concorsi si fanno dal Consiglio provinciale scolastico, questo giudicherà, io voglio
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Io voglio augurarmi che questi casi saranno pochi; ma, ripeto, sono casi possibili. Ora domando
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, io ritengo essere un'idea non buona, non corretta; mi sbaglierò forse, non voglio criticare nessuno, ma secondo la mia povera intelligenza, non la
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ma la coscienza mi ha tirato in questa Camera, ed io non voglio che si dica, che una verità utile che io sento in me medesimo, per quanto difficile
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argomenti se possono dare a lui il diritto di credersi più ragionevole dell' intero genere umano, e del senso comune che gli dà torto (1). Non voglio però
' vocaboli, e la seconda era l' intelligenza stessa della significazione de' medesimi. E perchè s' intenda meglio quanto qui voglio dire, si consideri che
starmi continuamente alle costole per sorvegliarmi - le disse il marito. - E se anche ciò fosse... Ma niente affatto... Voglio vedere... anch'io, voglio
ghinee occorrenti perché gli fosse sbarrato l'arringo politico. E qui voglio l'onorevole Serena il quale oggi ha argutamente immaginato che Dante Alighieri
il diritto di confiscarli a benefizio della nostra idea. Fratelli: io voglio sperare che voi converrete pienamente nelle mie vedute, e vi adoprerete a
degli uomini. Nondimeno voglio cedere ancora una volta a' tuoi amichevoli consigli che mi furono legge negli anni più desolati della mia esistenza. Ma
facondia inesorabile. - Or bene - voi conoscete il nuovo sistema dei sipari adottati recentemente nei grandi teatri - voglio parlare del sipario
amore! Voglio un giardino ove i cedri coi salici fingan le valli dell'Etna, e del Rosa; dove il colibrì, tra i fior di mimosa, canti in famiglia col
, folleggia, perdio! l'amante io sono, e voglio il lieto amore, la celia e l'abbandono! - L'abbandono!... dicesti un'orrenda parola! - Orrenda ? - Dopo i
, discoraggiata, così, come se parlasse fra sè: - Voglio andare da Isolina, oggi. È venuta tre o quattro volte, da me. L'altra non rispose, occupata a
Accademia della crusca
