’accordo che entrino anche gli altri nel Comune e che perciò anche i clericali (figurarsi!) hanno dei diritti, vogliamo leggere un po’ addietro nella
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Ma a parte anche la precarietà del metodo che si propone di seguire questa volta, noi non vogliamo nemmeno che si stabilisca per legge un simile
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interessati quel che loro perviene. Questo lo vogliamo in nome della giustizia e dell’equità stessa. Quelli che sono per noi, votino per noi, quelli
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caso degli esercenti, fresco di ier l’altro. Gli esercenti si sono riuniti e hanno detto: vogliamo due candidati; per avere i candidati hanno dovuto
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maggioritario. Orbene, noi non pretendiamo che a Trento ci facciate valere per due liberali, ma vogliamo che diate in proporzione, secondo quello che pesiamo
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, perché noi ci diciamo cattolici, non vogliamo con ciò affermare d’esserlo soli o d’essere i migliori tra loro. La Chiesa c’insegna a recitare il Domine
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disse: Proclamare «vogliamo la avisiana», data la nessuna disposizione del governo e della provincia e la posizione sfavorevole di Fiemme è proclamare
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ancora più dallo sforzo incessante di tutta la deputazione popolare, la quale a Vienna sostenne tutto l’autunno e tutto l’inverno: Vogliamo la Lavis
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antinazionale. Ora noi vogliamo mostrare che la taccia è una calunnia, interessandoci della questione universitaria la quale non è questione di classe, ma dell
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ma l’intensità di una vita e se vogliamo rallegrarci, ricordando, del molto cammino percorso, lo facciamo sostando in mezzo alla via in atto di
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dimostrazioni di Vienna e di Graz e le grida di: «Vogliamo l’università italiana!» echeggiarono fin sotto l’atrio del Parlamento. D’allora in poi la
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gli studenti — ripetere quello che siamo e quello che vogliamo. L’Associazione universitaria ha scritto sulla propria bandiera: Pro Fide, Scientia et
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questa nostra patria, che vogliamo difendere tanto dai nemici esterni che interni. Conservatori e innovatori ad un tempo, speriamo e prepariamo tutti un
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’incremento del concorso forestieri, ecc. Vogliamo poi il mantenimento dell’autonomia provinciale e comunale e cioè che la provincia e i comuni conservino i
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, che abbiamo ereditato dai nostri padri, e che vogliamo trasmettere intatto alle generazioni che verranno. Perciò diciamo ai nostri amici: Vigilate
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per i nuovi commissari, la quale tra altro diceva: «Noi vogliamo mostrare ai nostri nuovi concittadini che contro ogni tendenza livellatrice e
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l’esserlo è grave e pericoloso. (Applausi prolungati). A questo giovane, che appartiene alle nostre file, vogliamo oggi rendere omaggio, tanto più
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classi popolari anche per le Diete e per i Comuni; Noi vogliamo l’integrità nazionale del Trentino, vogliamo conservato non solo il patrimonio
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facciamo dell’irredentismo politico, ma vogliamo l’attuazione di quanto sta scritto nella legge. L’Imperatore, inaugurando col discorso del Trono la
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debbano avere eguali diritti. Noi non siamo dei ribelli, dei rivoluzionari, non facciamo dell’irredentismo politico, ma vogliamo l’attuazione di quanto
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conoscere i nostri tempi ed a muoversi entro il moto loro, verso gli ideali eterni ed immutabili del cattolicismo. O vogliamo noi meritarci il
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valore dei nostri particolari istituti amministrativi, politici e giuridici, che vogliamo difendere, ma ove sono i giuristi, i letterati, i politici del
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migliore e più favorevole il bilancio morale della era nuova? Non vogliamo dire l’opinione nostra che potrebbe parere troppo soggettiva. Leggete Il Popolo
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vogliamo la scuola libera per lasciare il diritto alla famiglia di salvaguardare la fede, la coscienza, l’educazione delle tenere generazioni
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; faremo appello all’anima del popolo che ci segue; diremo la nostra parola a coloro che debbono operare nel parlamento e nel governo; perché vogliamo
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vogliamo la scuola libera per lasciare il diritto alla famiglia di salvaguardare la fede, la coscienza, l’educazione delle tenere generazioni
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; faremo appello all’anima del popolo che ci segue; diremo la nostra parola a coloro che debbono operare nel parlamento e nel governo; perché vogliamo
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