Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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X Legislatura – Tornata del 23 maggio 1870

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Biancheri 3 occorrenze
  • 1870
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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cronometro ed anche al termometro, non rammenterò la donazione fatta da Carlo V nel 1523 a Carlo fratello d'Ettore Fieramosca, uno dei tredici che

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per la sistemazione del porto di Catania e la sua classificazione nei porti di terza classe. (V. Stampato n° 89.)

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repubblica di Guatimala. (V. Stampati nri90-91-92.)

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X legislatura – Tornata del 7 aprile 1870

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Biancheri 2 occorrenze
  • 1870
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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. (V. Stampato n° 40-a.)

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assimilati della regia marina, che secondo i regolamenti sono riconosciuti inabili al servizio. (V. Stampato n° 64.)

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X Legislatura – Tornata del 6 luglio 1870

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Biancheri 15 occorrenze
  • 1870
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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presidente. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge per riordinamento della tassa sulle vetture pubbliche. (V. Stampato n° 51)

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., Costa L., Sebastiani, Rossi, Ricasoli V. hanno proposto il seguente emendamento:

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D'Ondes Reggio V. Domando la parola, signor presidente.

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D'Ondes Reggio V. Signori, quando l'onorevole ministro delle finanze dice: io voglio studiare la materia, perchè non la conosco bene, io non posso

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D'Ondes Reggio V. Questa difficoltà si può togliere benissimo; ai aggiunga nella legge, ed allora passerà per tutti e tre i rami del potere

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D'Ondes Reggio V. Io non ho difficoltà di accettare l'ordine del giorno con cui si dice che il ministro presenterà la legge; ma credo che sia assai

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D'Ondes Reggio V. Signori, io veramente sento che non era da farsi questa proposta dell'onorevole Ruggeri nè alcun'altra sull'obbietto; secondo i

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D'Ondes Reggio V. Permetta, la questione è molto grave.

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D'Ondes Reggio V. Dunque, o questa legge, ripeto, è dichiarativa, ed allora si deve andare alle prime conseguenze; o è legge nuova, ed allora bisogna

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D'Ondes Reggio V. Domando di parlare.

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D'Ondes Reggio V. Ma non è lecito per mezzo di un emendamento fare una nuova legge.

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D'Ondes Reggio V.…state pur certi che il paese altamente biasimerà questi che non sono esempi di giustizia e d'imparzialità dati dal Parlamento.

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D'Ondes Reggio V. L'onorevole ministro delle finanze una volta dichiarò che egli doveva dire delle verità crudeli; mi si permetta che anch'io dica

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D'Ondes Reggio V. Signori, questa questione già si vede chiara dall'onorevole relatore, mentre le questioni testè messa avanti, e che io vedeva

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unicamente al[la] soppressione e conversione dei beni di enti morali v[e]ramente e propriamente ecclesiastici, estese le sue [di]sposizioni ben oltre questo

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Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico

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Garibaldi, Giuseppe 30 occorrenze
  • 1870
  • Fratelli Rechiedei
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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Della S. V. Re dei Re e Pastore dei Pastori l’ultimo dei servi e figli DOMENICO GUSMAN

Intanto prostrato al sacro piede della S. V. imploro per me e per questi miei collaboratori e compagni, l’apostolica benedizione e mi dichiaro»

e la sera dopo la preghiera e dopo innumerevoli meriti acquistati, sono da me benedetti con la papale benedizione che V. S. mi concedette di largire

Io crederei, Beatissimo Padre, che a rimunerare in qualche modo la fede ardente del sig. Duca, V. S. dovesse avere la benignità di conferire o a lui

che tanto lo aveva amato mendico avrebbe quasi desiderato fosse rimasto lo stesso. Muzio non favellò, ma prendendo la mano di Giulia, v’impresse un

’hanno lasciato fuggire?». «Eminenza!» rispondeva Gianni «quando si tratta di qualche affare importante come questo, l’E. V. lo affidi a me e non a quella

, accompagnati da quelli che lo erano meno e sotto la custodia dei vicini pastori, verso Roma. Dei liberali, come dicemmo, non v’eran gran feriti e dei papalini

, - proseguì, - m’incarica di dire a V. S. che egli desidera avere due statuette di santi per adornare l’entrata del suo oratorio». «E di qual grandezza vuole

qualche volta, questa classe che pure è la maggioranza, desiderare la condizione selvaggia dei primitivi abitatori della terra tra i quali se non v

gregge pascolava nei dintorni della foresta avrebbe udito rispondersi, che nel centro di quella v’era un castello abitato dagli spiriti cui nessuno aveva

detratto tutto quanto v’era di popolo pretino? Togliete Papa, cardinali, monsignori, preti, frati, accumulati lì, dell’intiero globo, con donne, con

alla creta del maestro. Che importava a Giulia la bassa condizione di lui! Non v’era forse su quella fronte l’impronta che cerchereste per eleggervi un

di sollevare quel popolo di servi svaniva nell’anima dei fedeli e coraggiosi superstiti. A San Marino, vedendo che non v’era più volontà di combattere

accompagnarci e testimoniare all’E. V. ch’ella sin da fanciulla conosce la nostra famiglia e può giurare non esserci noi frammischiati mai in cose

che alcuni delle vostre bande si aggiravano in questi dintorni" e con voce bassa trascinandomi alquanto da parte: "Anzi qui a poca distanza v’è Emilie

. Angelo, v’è da dedurre ch’essi non tarderanno a muoversi contro di noi colle truppe fresche che ingrossano di continuo». «Non dubitare

giusta, ma in quel paraggio, che bastimento potrebbe tenere all’àncora contro la traversia? Pure altro rimedio non v’era, e Giulia acconsentì. Già i

Procopio e ai compagni, avea messo sotto le armi quanta truppa straniera ed indigena v’era in Roma. La polizia coi suoi cagnotti era in grande confusione

v’è un passo solo. Accattare era doloroso per l’anima onesta di Siccio, ma bisognava pur mangiare e bisognava mantenere il suo protetto. All’età di

in quel dialetto sta uno dei più saldi fondamenti dell’unità nazionale italiana: «Signore! - disse l’anziano della comitiva - in Capo Liberi v’è l

’istituzione ove il despotismo è assoluto, irresponsabile, potente! Sì! in Roma, ove siede il vicario del Dio di pace, del redentore degli uomini, v’è la

’erba, trasse il suo coltello pugnale, fece in pezzi il cignale, acconciò a guisa di spiedo un virgulto di legno verde, v’infilzò la carne, ed in poco

di Roma hanno capito e sentono che per Io schiavo non v’è pericolo, non v’è impresa difficile quando si consideri la vita quale l’hanno resa i

quando Roma non ebbe più nemici potenti, e facile divenne mettere le mani su ciò che v’era ancora da conquistare dei paesi sconosciuti, i Romani

seco circa dugento uomini dei più fidi, giunse verso le 4 pomeridiane alla vista del castello, ove s’accorse che v’erano già preparativi di difesa

generoso patriottismo dei nostri giovani eroi e de’ loro trecento bellicosi compagni, non poteva trovarne l’uscita. «Oggi, - diceva Attilio, - non v’è più

desiderato ch’ei viaggiasse la notte ma di notte v’era pericolo di fuga o di rapimento perché i vecchi compagni di Gasparo non erano ancor morti

, condursi valorosissimamente. Nelle frequenti risse tra soldati romani e stranieri dopo caduta la città non v’è forse esempio di Romani sopraffatti

da parere togati; e forse non pochi mendichi v’erano tra que’ generosi, perché sulla terra dei Bruti spesso si nasconde sotto cenci l’animo virile di

«se venite meco v’indicherò dove si trova». E guidandoli verso un’eminenza ove Io seguirono tutti, Marcellino additò loro un non lontano santuario

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