Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Madama Butterfly

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4 occorrenze

indossandone una tutta bianca. Pinkerton dondolandosi sulla poltrona e prendendo una sigaretta guarda Butterfly che è intenta ad acconciarsi)

melodramma

(Butterfly prende il bambino, lo mette su di una stuoia col viso voltato verso sinistra, gli dà in mano una banderuola americana ed una puppattola e

melodramma

(Suzuki fruga in un cofano di lacca, mentre Pinkerton guarda i servi che stanno tramutando parte del terrazzo in una camera)

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illuminano dall’esterno lo shosi. Butterfly rimane immobile, rigida come una statua.

melodramma

TITOLO

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Boito, Arrigo 42 occorrenze

Fanuèl scorge, sopra un letto funebre, giacente come una morta, una donna in veste bianca.

melodramma

È un sotterraneo del Circo dove si depongono i morti. La luce riflessa d’una torcia che s’avvicina dirada a poco a poco le tenebre, rischiarando a

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Passa una famiglia di gladiatori, la precede il lanista, riconoscibile alla lunga ferula che impugna; gli sta a fianco uno schiavo con una lanterna.

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una statua di rame, rappresentante una Amazzone.

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Nerone e Tigellino ritornano da un sentiero dei campi e s’arrestano al tumulo. La foga di Nerone, tutta scomposta, lascia vedere una mirabile tunica

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Si sprofonda una parte della volta.

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L’orto è immerso in una densa penombra.

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Etiopi, una corona di giovinetti Asiatici lo circonda e una torma di Pretoriani a cavallo lo segue.

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Qui si ristabilisce ancora una volta l’ordine di marcia del corteo. Passa una turba confusa d’Armeni, d’Etiopi, d’Indiani, di Greci, d’Egiziani

melodramma

porta d’ingresso una lettiga pomposissima portata da quattro lettigarii. Una puella Gaditana esce dalla taverna con alcuni suoi corteggiatori e si

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L’Oppidum non è più che una voragine di fumo.

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Una voce lugubre si sparge nella notte; s’odono queste parole:

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Vanno a passo vivo verso Albano. Risuona una voce con questo epigramma:

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Giunge sull’Appia da Roma un’allegra comitiva al lume d’una torcia.

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Passa un viandante che va verso Roma con una bisaccia a spalle ed un bastone.

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Fra gli alberi dell’uliveto si scorge una figura nera che s’avvicina lentamente. È Asteria.

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Gobrias tracanna, poi corre al desco e s’incorona comicamente brillo con una ghirlanda di fiori gialli.

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Ricominciano le canzoni della notte. Volano per l’aria le parole d’una strofa amatoria di Petronio:

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pergolato sostenuto da quattro colonne. A destra v’è una fonte rustica sul cui margine di pietra è deposta una ciotola e un’idria. Poco discosto v’è un

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Albano, una tomba recente su cui sta per estinguersi una lampa funeraria. Tra questa tomba e il milliario lo spazio è libero; poi segue una pietra

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Dietro la parete, attraverso una grande lastra di fengite, che si confondeva cogli altri marmi, traspare un grande chiarore.

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Asteria, con una fiaccola in mano, discende la scala; giunta alla soglia del sotterraneo s’arresta per illuminare chi la segue.

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Rubria esce dal casolare con una lampa in mano; è seguita da Perside e da fanciulle che portano in grembo dei fiori sciolti e li depongono sulla

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Presso all’arco che sbocca nel Circo si vede internarsi nel muro, di prospetto, il primo ramo d’una scala che sale al podio.

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Sulla scala del podio è comparsa una Vestale. Ha il capo coperto dall’infula e il viso nascosto da un velo; ogni suo vestimento è bianco.

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Mentre Fanuèl sta per rispondere, s’avvede che l’apertura del sotterraneo si rischiara e che un uomo, con una face in mano, viene salendo lentamente

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Attraverso le nubi dell’incendio si scorge la gente che fugge, che s’urta, che cade. – Una fiumana di popolo irruente invade il criptoportico, spinta

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Mentre Tigellino sventola ancora il focale, s’ode squillare non lontano una chiamata di bùccine come per un esercito in marcia. Dalla via di Roma i

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S’intravvedono nel fondo Simon Mago e Gobrias poveramente vestiti. Simon Mago ha il capo coperto da una calàutica i cui lembi sciolti gli mascherano

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Simon Mago prende la face e la solleva per rischiarare la persona d’Asteria. Asteria veste una specie di kalasiris egizia, a tinte fosche; ha le

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Fra questi ruderi un uomo, nelle tenebre, sta scavando una fossa. È Simon Mago. Sul margine della via un altro uomo guarda, immobile come in vedetta

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Una donna in bianca stola, Rubria, viene dalla parte di Roma, s’arresta davanti alla tomba recente, estrae un’ampolla e la vuota nella lampa

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una densa colonna di fumo che invade il sacrario e nasconde Simon Mago alla vista dei credenti. La cortina si chiude; Dositèo e Gobrias sono rimasti

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Dicendo queste ultime parole accenna ad una località oltre il tumulo, verso Albano. Simon Mago depone l’acerra presso l’apertura della cripta, poi va

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sparge una luce verdastra e lo colloca ai piedi della gradinata.

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scorgono i primi gradini d’una scala interna che ascende alle precinzioni più alte.

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’essi alcuni Pretoriani e una decuria di Guardie Germane. Nerone e Terpnos entrano nella cella, la cui porta subito si richiude.

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È un campo situato (per chi va da Roma ad Albano) lungo il lato destro dell’Appia, alla sesta pietra milliaria. La via segue una linea obliqua fra

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percuotono a colpi di flagelli se quelle s’arrestano. Seguono alcuni Sagittarii in completo assetto di caccia con archi, faretre e saette. Una frotta di

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Vortici di folla irrompono da ogni lato. La maggior calca ferve intorno ad una quadriga; quivi le fazioni del Circo si affrontano levando grida di

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La cella è affollata da gente d’ogni classe e l’ogni paese: Matrone adorne di ricchissime vesti, portanti in capo una preziosa mitella od altre

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alzate al disopra del capo, due urne d’oro da cui vaporano degli aromati fumanti. Un altro innalza un vaso di bronzo su cui arde una fiammella

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