verde con tutto ll suo pelo di gatto:e soprattutto senza l'impronta del mio corpo.
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“Tutto finito."
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giorno di scendere da qualche parte a fare il suo. E poi tutto il resto che incombe, confonde. Mutamenti dell'aria, terremoti, alluvioni, il poco o
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Risposta: Tutto nasce dall'improvvisa insorgenza di eventi analoghi e apparentemente inspiegabili. Per interpretarli, si è tentato di applicare alla
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vicino, ultimo baluardo della città, dall 'ampio e lungo edificio del Foro Boario che prendeva tutto un lato della piazza.” Con la sua storia di voci
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scrivi per terra un'ultima volta, trasformando il sangue in vino e poi di nuovo in acqua. Chiedi che tutto si sciolga. Chiami la pioggia. Scagli il bastone.
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settecentesca non resta nulla. Tutto è nuovo, di legno chiaro, da uno dei banchi per inginocchiarsi spuntano un paio di pantofole da casa e poco
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Così sono stati per molti anni, nella luce gialla della grande città. Io so che non potrò cambiare niente di tutto questo e so che tutto questo ha
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invenzione. Tutto portava là, a quello scintillio di gesti forse inventati e nondimeno appaganti.
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chiude con i loro nomi, non si chiedono mai se vivranno abbastanza per capire tutto.
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scrivania, la sedia gialla vuota senza di me: tutto questo è il tuo sguardo nella fase di un amore corrisposto.
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E tutto si trasforma: la casa non è più occupata, O non c'è, o è diversa, o siamo diversi noi che adesso comprendiamo solo il mare e la sua fluidità
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Adesso, quando non sappiamo cosa fare possiamo andare sulla terrazza e chiedere al vento se è vero che siamo felici. Ma tutto questo movimento di
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dovesse essere compresa, tutto ciò che ho scritto e che scriverò non avrebbe scopo.
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prima delle mode e dei bilanci secolari, il tarlo di Auschwitz: prima di tutto il resto, un'esperienza ferroviaria priva di ritorno, della quale era
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Guardami. Non puoi. È tutto coperto. Se mi scostassi i capelli vedresti una macchia di alopecia vibrare sotto la lampada, rósa da quello che fa nido
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cadenza, il loro ritmo spento. Non dico tutto.
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La morte, ribatti, in quanto fine di tutto è anche la fine deld olore, del tempo logorato di ogni giorno, l 'abisso spalancato nel respiro. La morte
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Quando poi ritorno, l 'indomani nello stesso luogo, il cane tace, è buono e quel tratto di sentiero è scuro come tutto attorno, ma non è un pozzo e
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azzurro si insenava di stelle. Solitaria troneggiava ora la notte accesa in tutto il suo brulicante di stelle e di fiamme. Avanti come una mostruosa
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Parlarti? e pria che tolta per la vita mi sii, del tutto prenderti? - che giova? che giova, se del tutto io t'ho perduta quando mia tu non fosti il
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, poderoso eterno ragione e forza a tutto l'universo salve o superba! Te nel silenzio gravido di suoni te nel piano profondo o palpitante cui nuovi germi
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stanza solitaria e solo tutto in me mi raccolgo; ma nell'aria, nel canto degli uccelli e nell'uguale mormorare dell'acqua, dalle ripe alte del fiume e
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degli uccelli vedi che oscura è l'aria ed è fuliggine nel raggio d'ogni luce e dal profondo sembra levarsi tutto quanto è triste e doloroso nel
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Hai viso di pietra scolpita, sangue di terra dura, sei venuta dal mare. Tutto accogli e scruti e respingi da te come il mare. Nel cuore hai silenzio
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nelle ville, tutto è fremiti e scintille, tutto è palpiti e splendor. Musa mia, tu se' una mummia, nel mio cranio, orsù, ti sdraia; tavolozza, si
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Staman nel bosco stavo tutto solo i gorgheggi a tradur di un usignuolo, quando un falco calò sul picciol nido e ripartì con un superbo grido: la voce
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tutto che langue, o manca o fugge, tutto che il tempo invola, e l'uom distrugge, o vecchia cieca tu sei sacra e buona, e ben giri quaggiù la tua corona
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darò un altare tutto per lei, tutto profumi ed or! Sera e mattina, senza mai posare, dovrà cantarmi l'Angelus nel cuor. Porrò l'Invidia accanto al
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frugando in un convento abbandonato. Tutto pieno di note è il volumetto: qua e là qualche versetto della Chiesa all'esametro latino sposa Sant'Agostino
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sante gioie, o speranze divine! Che ce ne resta, o mia donna, a quest'ora? Ma non è tutto, non è tutto spine l'oggi, se, uniti, sussurriamo ancora: o
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vi schianta senza dir: perdona. Vino d'Italia, itale donne, e cielo tutto bufere, tutto nebbia e gelo! Pure è italiano... dunque gridiam che è di un
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ciel mi sogguardate collo splendor delle tremanti occhiate, ditelo voi, vergini cose, è vero, ch'io tutto finirò nel cimitero? Suonano a esequie, un
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santo oblio, come un intingolo della massaia quando i fittabili tornan dall'aia ; quando gorgoglii è tutto tuo l'ingegno, o a poco a poco, come un
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, per darmi la cena, riponevi in un angolo il rosario; egli, finito appena, tutto ridente mi sedeva accanto, e mi diceva : - T'ho aspettato tanto! - I
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fatal che la rinserra non sorgerà mai più: prole di ignoti profanò la casa che fu sua casa, e nostro tempio fu. Ma non tutto esulò nel cataletto l'idolo
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rammentate che l'april, se infiora tutto nei campi, lascia fredda e scura l'alma che gli alti suoi misteri ignora e del bello alla fiamma non si appura. Oh
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: le stelle brillano sui nostri amori, il suol ci germina serti di fiori, ma tutto è tenebre pria della culla, e dopo il feretro vediam più nulla!
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il nome della fiamma mia! Darei la vita per la tua famiglia, ma, ve', il tessuto tutto s'assottiglia; puoi tu vedermi uscir così sdruscita? Per le
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desiri, oltre il mondo non cerca l'amor! Liba, liba alla vita, infelice, ché a galoppo s'involano i dì; la speranza è una dea traditrice, tutto fu quando
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e tumuli! Ritorniamo a porta Renza, là è l'altar dell'apparenza tutto è festa, e buon umor! E stassera, o mesta vergine, noi stassera, danzeremo, e
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vita grama, quanto, quanto dolore! E come tutto è fumo, e la mestizia e la letizia! Candida, tu, consolatrice e il biondo crin d’un fanciullo al mondo
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Nato pel cielo, e tutto in quello assorto, spirto in esilio sulla nostra mota - spirto creato per fulgere - e morto come un ilota! Anima invasa da
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questa tomba uscita, una parola : " Io v'amo! ". Amor sia dunque il motto, Amor di tutto che fu culto di lui ch'oggi si plora!... Certo egli or geme di
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, fulgido come i cherubi felici, tutto il cielo eran le vergini, tutto il mondo eran gli amici! Corse ai monti e sull'Oceano, fantasie di pellegrino
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", ero un bimbo pallido e biondo e tutto in sé racchiuso, quasi agognante al limbo; un'arpa eolia a cui l'aura mancava!... Musa, a mia madre tu ti
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! L'ellera vagabonda, agli ermi amica, tutto ti circonda con vago stile! I tuoi merli li fe' la durlindana tramutata in martello, ond'è che appari simile a un
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questa vita!... Perché farmi tremar come un pusillo? - Dormi, guarisci, la coltre è pulita, tepida è l'aura e tutto è pace intorno... - Sai che per te
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tanto azzurro e a tanto verde (Dio! come i canti miei rammento mesto!) guardo alla vita grama che si perde, agli altri e a me molesto! Veggo tutto
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, coll'incesso di un bimbo o di un bisavolo, tutto ha percorso il tavolo, e allo spigolo arrestasi come chi apprestasi ad un periglio, volente e restìo, e
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