- Non volevate sapere dove sono andata ieri? - comincia Maria, infilando i calzini a Maurizio. - Oh, sì, raccontaci la tua passeggiata! - Ebbene
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stesso parere. - Del resto, - aggiunge egli - tutte hanno i capelli corti, anche le signore, anche le signore vecchie. - Anche la tua mamma? - No, ma ne
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, - dice Maurizio porgendo la fetta di pane. - Ti piace la conserva di albicocche? - È quella che mi piace di più, - risponde Nicoletta. - Ma, è la tua
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tratto così cattiva e brontolona. - È molto tempo che la tua mamma è morta? - domanda Maurizio. Nicoletta ricomincia a piangere: - Sono.... tre mesi.... Mi
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terre, e la tua borsa. DOMANDE: 1. Basta lavorar bene il terreno per averne buon prodotto? - Le raccolte annuali non lo impoveriscono? 2. Che cosa
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fine a questo libro, augurando che altrettanto si possa dire di te, quando a tua volta coltiverai la terra. Ora vivi felice.
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lavorare. Ma tu non vuoi essere un guasta mestieri; tu vuoi riuscire un buon coltivatore? Ebbene, metti per fondamento alla tua arte lo studio delle terre
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: ora comincia l'opera tua, come coltivatore. Dalle piante, che affidi al terreno, tu vuoi ricavare i maggiori, e i migliori prodotti. Che cosa hai da
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poc'anzi. Hai un terreno di buona pasta, non compatto, non sciolto, e con sottosuolo argilloso e forte? Non ti conviene portarlo su: guasterebbe la tua
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il proverbio: all'agricoltore trascurato i porci mangiano il seminato. Quindi nell'autunno, e a principio dell'inverno, nei campi seminati sarà tua
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Maria sì, perchè e bella per la tua no perchè è fatta di stracci.- L'Emilia rimase mortificata e si strinse fra le braccia la sua pupattola. Non era
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tua? - Enzo non rispose. Diventò rosso rosso come un peperone; e tutti capirono ch'egli aveva detto una grossa bugia. Così ormai nessuno gli crede più
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per rivelarti che l'abbandono del cuore e del pensiero può costar tante lagrime e tanto sacrifizio. Tu non ami che tua madre, il fratel tuo, Dio, il
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foglie che cominciano ad appassire, il cupo del pino, dell' elce e dell' abete, e il roseo degli odorosi ciclamini che tutto l'anno rivestono la tua
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tirannelli, cozzano e voglion regnare insieme.... Ma finchè nella patria troverai un amico che ti dica una buona parola, finchè avrai nella tua casa alcuno
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sempre; temi anche un mio sguardo, eviti di rispondermi una parola. Ma la tua timidezza, la tua angustia ti fanno più cara, più celeste al mio cuore
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voluto qui, in questo luogo santo. Io rispetto il tuo cuore e la tua onestà; ma sappi che nessuno deve conoscere il sentimento che ci unisce. E poi, è
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che la tua canzone ricorda?... Oh! vedo che tocca a me! la mia voce è più lieta, più viva; se nostro fratello non ,è lontano di qui una lega, scommetto
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non sai quanto ti costi la tua illusione, o che debolezza sia questa che tu stimi forza! Tu non vedi con quell' occhio di pace con che io guardo
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doverle poi curare? Ebbene, metti in pratica le regole contenute in questo libro, e in tutta la tua vita non darai gran disturbo al medico, e allo speziale
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donna onesta, utile a te stessa, alla famiglia, ed al prossimo. Interroga sempre la tua coscienza, e segui i suoi consigli, se vuoi essere buona
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una buona massaia: ebbene, comincia fin d'ora a renderti utile nelle piccole cose; aiuta la tua buona mamma in tutte le faccende di casa; e metti in
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cugine, a tutti coloro che si chiamano parenti, devi ricambiare l'affezione che essi ti portano. Così la tua famiglia, unita nell'affetto, diventa un
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9.Mobili ed utensili. La tua casa non abbonda di arredi: tutt'altro. Ma, pochi o molti, è tuo dovere il conservarli lucenti, e puliti. Eccoti perciò
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aggiungi talvolta un pezzo di manzo, d'agnello, di vacca, o una fetta di salame, fai un pranzetto che ristora la tua gente, e la mette in allegria
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. Anche negli abiti tienti al puro necessario. Porta abiti alla buona, senza nastri e fronzoli. Vesti da pari tua, modestamente, e n'avrai lode. Le
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minutamente ogni roba, per rimendarla e rattopparla. In ciò si mostra la tua abilità. Qui manca un bottone, o una fettuccia; là un occhiello va rifatto. Siano
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19.Sii contenta della tua condizione. A molte contadine sembra di toccare il cielo col dito, se possono andare in città, come operaie, o serve di
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casa, e di compiere i più semplici lavori che convengono alla tua età. L'arte del coltivatore dà lavoro a tutti, anche ai ragazzi. L'opera tua, per
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essere contento? «Quanto guadagni al giorno? «Tre lire. «E bastano per te, e per la tua famiglia? «Altro che bastano: mantengo la moglie e tre figlioli
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Dio che legge dentro l'anima tua. Molte ragazze pregano solamente con la bocca: con la mente pensano a tutt'altro; con le mani si trastullano; con gli
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3.Luce viva. Ama la luce; lascia che entri a pieno sbocco nella tua casa, e nella stalla: essa, non meno che l'aria, è indispensabile alla vita, e
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? Altrettanto devi dire di te, se non liberi la tua pelle dal sudiciume, e dalla sporcizia, che sono nemici insidiosi della salute. Per la scorza, o pelle
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9.Gli abiti. Vesti semplicemente, come si conviene alla tua condizione: gli abiti grossolani, rattoppati, non fan torto a nessuno. Ciò che fa
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, nè la scopa; lava, e togli via ogni lordura; snida via i ragni, i sorci, e le cimici. In ogni angolo della tua casa, e nell'aia che le sta dinanzi
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12.Perchè si mangia? Perchè si mangia? Per vivere. Tu mangi, e con quale appetito! perchè alla tua età si ha bisogno di crescere, e invigorire le
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6.I genitori. Se ti domando, o giovinetta: quali persone ami di più al mondo? Io già indovino la pronta risposta del tuo cuore, e della tua coscienza
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puoi: sulla tua tavola non abbondano i cibi. Pure con quello che è in casa, e si ricava dalla terra, si può vivere bene; senza golosità; senza spreco
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quelli che or sì, or no fan male, secondo che hanno o poco, o tanto di veleno. La tua ignoranza nel distinguerli farebbe pagare crudelmente a te stesso, o
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7.Onora il padre tuo e la madre tua. I genitori sono l'immagine di Dio sulla terra; noi dobbiamo amarli, onorarli, obbedirli. Chi onora i genitori
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20.Allevamento dei vitelli. Ti parlerò più specialmente degli animali bovini, che sono tanta parte della tua industria. E comincio dai vitelli. Dal
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loro consigli, e mettili in pratica. Alla tua età non si conosce ancora quel che è bene vero, e male vero; però devi rimetterti ai consigli di chi ti
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CONCLUSIONE. La salute è la tua prima ricchezza. Quella degli animali è altresì una ricchezza, per l'utile che ne ricavi. L'igiene ti ha insegnato
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non costa nè privazioni, nè sacrifizi. Ma quest'abitudine va presa fin da giovane. È alla tua età che si deve imparare a spendere con giudizio, e a
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LAURA ORVIETO. - Sono la tua serva e tu sei Il mio Signore (Così visse Fiorenza Nightin-gale) (Seconda edizione) . . . L. 8,50 MARIA MESSINA
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soggezione: non è un conte, lo zio della tua compagna? - Oh, mamma, ma questo cosa c'entra! - Ti troverai male, non saprai come comportarti con gente cosí
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ricchi e dei poveri. «Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il nome tuo, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in
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pollo.... La tua mamma t'ha fatto un gonnello; te l'ha fatto tondo tondo, fa' la nanna, coscine di pollo.... - Subito dopo la piccina si cheta e
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custodiscano in pace, e sia sempre su noi la tua benedizione».
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tua camicia! - La mia camicia? Mi dispiace, signore mio, sono senza.-
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