Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: tavolino

Numero di risultati: 20 in 1 pagine

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La fatica

169678
Mosso, Angelo 9 occorrenze
  • 1892
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
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, sente desiderio di una presa di tabacco; si risveglia, si mette al tavolino: impugna la penna e scrive le Voci e maniere di dire additate ai futuri

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tavolino per scrivere o leggere, si produce subito in noi per effetto della immobilità, un abbassamento di temperatura; ma questo fenomeno è però di

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produce l'insonnia. Dopo una giornata passata in un lavoro intenso, se alla sera ci mettiamo ancora a tavolino, ci accorgiamo che le nostre idee sono

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Alcune persone mi raccontarono che stando al tavolino, quando sono stanche molto, hanno delle allucinazioni fugaci, simili a quelle che qualche volta

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disposizione. Altre volte ci crediamo male disposti, ci sediamo al tavolino e lavoriamo meglio degli altri giorni. Così succede pure nel far lezione che non

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quattro ore, si rimetta al tavolino per studiare. Qual più e qual meno si produce in tutti i professori un cambiamento nel carattere, che non li rende

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appunti, a leggere o rivedere gli scritti fatti: il maggior numero dei grandi lavoratori, dopo aver passato tutto il giorno a tavolino, la sera non fa

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composizione. La fatica maggiore dopo un primo abbozzo la si fa sempre al tavolino. Foscolo nella sua autobiografia parlando in persona di Didimo Chierico

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ripeteva con accessi più frequenti, ed aveva delle nausee, se era obbligato di lavorare al tavolino. Soffriva di insonnia e di un tremolio notevole

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ARABELLA

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De Marchi, Emilio 8 occorrenze

parlare o pensare. Il signor Tognino socchiuse un istante gli occhi. Arabella stava seduta davanti al tavolino da lavoro, sotto la finestra, nella luce

parte di tutti i particolari per cui la signora era venuta a chiedere l'ospitalità in casa sua. Sul tavolino erano rimasti molti fogli di una lettera

nominato anche lei." "Povero giovane!" "Vuol scrivere? sul tavolino c'è tutto. Non guardi il disordine. Sono i libri di questo figliuolo che, quando può

venuta a piantarsi davanti al tavolino, dondolando tutta in un pezzo, col capo inclinato da una parte, l'occhio socchiuso, quasi semispento, come se

delicatamente sul tavolino un fiaschetto di vecchio Xeres, che aveva acquistato apposta, si avvicinò pian piano al letto, posò leggermente la mano sulla

. Il caminetto, il tavolino, il letto, erano più che ingombri, sepolti dalle cose più disparate, messe là, buttate là, e dimenticate; stivali

Campari e perfino in Borsa, fu abbastanza fortunato di trovarlo verso le dieci e mezzo solo, davanti a un bicchierino di cognac, seduto a un tavolino del

occhiali lucidi, con un fascio di carte sulle mani, colla cannuccia in bocca, si pose a sedere a un tavolino in disparte, dove collocò gli atti, dove

Il signor dottorino

663193
De Marchi, Emilio 1 occorrenze

' suoi frati. Gli parve vedere gli abiti buttati come Dio vuole sopra una sedia, i coturni distesi in mezzo alla camera, la pipa sul tavolino da notte fra

La morte dell'amore

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De Roberto, Federico 2 occorrenze

, ho richiuso la finestra, sono andata al tavolino e gli ho scritto una lettera. – Che cosa gli avete detto? – L’altra parve non aver udito. Restava

fremere di gioia, risponderle subito, aprirle il mio cuore?… Per una settimana non trovai il tempo di scriverle. Quando finalmente mi posi a tavolino le

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