! - per: nemmen per sogno; da tutti, e parecchie volte, vizio per vezzo o consuetudine (pover' a noi, se anche il carezzarsi la barba fosse un vizio
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Cadde, dopo l'allocuzione pontificia del 29 aprile 1848, il sogno e l'ideale neo-guelfo, che voleva ritessere su d'una unica trama i destini d'Italia
Boma, la cui liberazione fu il sogno prediletto dei suoi anni giovanili, di questa italica Boma, cui egli dedicò la preziosa opera sua, sedendo nel
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scompartimento di seconda classe. Fu una festa per tutti e due. E allora, tra tante altre cose, egli mi disse: «Vent'anni addietro ho fatto un sogno che non ho
piú speranza! È finita! - E rivedeva, quasi in sogno, l'albergo di Catania dove era andata, pochi mesi dopo di essere uscita dal convento, per
di trent'anni fa non è stato un sogno bizzarro o un'allucinazione. Mi domando: è mai possibile che io sia arrivato fino al punto ... ? Ma appena mi si
polmonite, sí; in quattro giorni! Mi pare un orribile sogno! ... Era una sorella per me! ... Potevo avere il coraggio di farmene un'amante? Potevo
me quell'esile figura di bruna il cui possesso mi era sembrato, per quattro lunghi anni, irrealizzabile sogno, sin dai primi giorni mi ero lentamente
occhi superava infatti le arditezze del sogno. Aveva inventato anche una specie di leggero sellino da fissarsi al petto dell'animale, all'attacco delle
facevo sforzi per nascondere nel piú profondo ricettacolo del cuore il fantasma adorato che, nel sogno, non era piú fantasma ma persona viva. E come
giorni prima per vedere sua madre inferma. La fantesca del parroco aveva raccontato nel paese di questo benedettino e del sogno e ogni cosa. La gente
dalla quiete della sua contentezza nel sopore e nel sogno, dove discesero gli spiriti mali a comporgli con le ultime parole del professore una visione
, se ciò gli avvenisse mai, senza ombra di colpa. Don Giuseppe l'aveva prima dolcemente sconsigliata dal perdersi dietro a quel sogno, e poi le aveva
fogliame dei lecci. Benedetto si assopì di un sopor lieve che appena gli velava le sensazioni, tramutandole in sogno. Si figurò di stare in un sicuro asilo
quell'ombra di ragione oscura che ci governa nel sogno e al primo svegliarci. Non erano i panni suoi, erano i panni di Piero Maironi. Egli era Piero
è il sogno della vita - se la morte a vivere ci aita ma la vita la vita non è vita se la morte la morte è nella vita e la morte morte non è finita se
preda senza schermo, parmi l'anima mia nel suo segreto. Ed il sogno che nasce palpitante, la «storia» che non soffre le parole ma vuol esser vissuta
il sogno le cose lontane. Ma ripiegata in piccolo sedile, come un uccello che ferito a morte l'ultima vita con l'ali ripara, d'un velo bianco ti
mia volontà più forte, Il mio sogno, il mio mondo, il mio destino. Io non sono per te: questo mio amore disperato e lontano e doloroso - gli passi
, come un vile, senza esser giunto al mare, e te lasciando sola e distrutta dopo il sogno infranto fra le stesse miserie? Gorizia, 15 settembre 1910
Se camminando vado solitario per campagne deserte e abbandonate se parlo con gli amici, di risate ebbri, e di vita, se studio, o sogno, se lavoro o
con lieto viso incontro al nuovo sole levai il primo canto, e la sua luce era certa promessa alla mia speme - e le dolci figure del mio sogno che
siciliano, abile agente elettorale, che in pochi giorni strapperà a uno a uno i voti a suo fratello con argomenti molto persuasivi. Intanto io sogno il
conquisti lei in un altro campo e me la offra in segreto; è un sogno irrealizzabile forse? Ella fece questa domanda abbassando la testa, soffusa di una luce
, un sogno, per abbandonarci alla contemplazione spirituale di Velleda. Roberto la vedeva vegliare tutta la notte accanto al letto di Maria
volta; Velleda sarà mia, mia! Impazziva davvero, ora che il sogno stava per avverarsi, che la brama stava per essere appagata. Sarà mia, mia! - ripeteva
mi allieterà, spero, quel soggiorno. Se il sogno si realizzerà, io sarò accompagnata soltanto da Lavinia e dalla mia cameriera, e non vorrò veder altri
della sua solitudine e in tutta la notte non poteva liberarsi dai fremiti che il sogno gli aveva messi nel sangue. Allora spalancava la finestra e si
realizzare il sogno di dare una madre alla sua piccina e alla sua cara una famiglia? Nessuno avrebbe osato insultare Velleda se portava il suo nome
vaglia nella scrivania, - non sono stato mai così ricco come adesso. Ho una piccola somma e nessun conto da pagare, nulla da spendere. Mi pare un sogno
soddisfazioni dello spirito che ella non poteva darmi. Quell'anno fu un sogno di felicità completa, troncato dalla morte, ma io mi domando se ora che
ogni dolore. Questo non può accadere e io ricaccio il sogno in fondo al cuore, e mi stimo beato del legame spirituale che ci unisce. Mantenendo il
in un sogno, già adulto, sfol- gorante di bellezza, riverito, inchinato da centinaia di uomini, da donne bellissime, seduto sopra un trono, con la
dolce sogno, e guardò in- torno a sè spaventata, per vedere chi le aveva rivolta quella domanda. Non vedendo nessuno, credè di aver sognato e a voce alta
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respinse il piatto, disse che era stanco, e chiese d’andare a letto. S'addormentò anche quella notte a stento, e in sogno vide la felicità che re
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che dormivano. In quella notte però ebbe un sogno. Vide la Fata che lo guardava in atto mi- naccioso, e si allontanava lasciando sulla sua casa una
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la testa. La vecchina fu messa in una prigione sotterranea; ma essa non piangeva, non si raccomandava. Il Re quella notte fece un sogno. Vide una
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sonno e tutti e tre ebbero una visione. Orlando sognò la bella Rosalba in mezzo ad una quantità di bestie feroci; Bernardo, invece, la sognò ritta su
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