sostituito o che s' usa più comunemente in sua vece; mi provo a definire il significato di certe parole. prima di leggere la definizione stampata, e
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Falso monetario della lingua, s' intende. Era un pittore ligure, digiuno di lettere, ma pieno d'ingegno, che parlava il, più bizzarro italiano ch' io
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, senza dover arrossire, come con un maestro fidato, che s' interroga a quattr'occhi, e che dà le risposte nell'orecchio, e non risponde soltanto alle
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puzzo che si schianta, che si scoppia. - Di questo puzzo non ce n'ho mai avuto in casa mia: s' intende di questi peccati, di queste cattive azioni. E per
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della lingua: che è infinita mente vario, e che i suoi confini s' allontanano dinanzi a chi vi procede.
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confusamente e senza garbo nella nostra? E in che maniera intendere e sentire le qualità degli scrittori stranieri, se queste, in qualunque lingua, non s
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nulla le sarà rimasto. La memoria della lingua non si rafforza che con l'esercizio, e nella lettura essa non si esercita. S'impara la lingua anche
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Ritorno a te, giovinetto. Hai visto che cosa s' ha da rispondere a chi dice: - Che importano le parole? - A quella risposta debbo fare un'aggiunta
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benissimo, se a parlarla non s' è esercitato con particolare studio, se non ha acquistato con quest'esercizio la prontezza intellettuale e l'agilità
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viziose, che è un danno grandissimo, poichè i barbarismi, gl' idiotismi, le frasi errate che il ragazzo s' avvezza a dire in famiglia, dove si parli
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calunniare dei sapientoni; e una " minestra diaccia - se vuoi esser giusto, non s' è mai portata in tavola da che mondo è mondo. A rivederci, bocca fortunata
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di cortesia, che mal s' accordava con l' atteggiamento del suo volto, mi disse: - Se passa di qui per recarsi al castello, ha errato; la riporremo noi
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dall'armadio che per i pranzi solenni, dove gl'invitati s' accorgono alla prima che non siamo assuefatti ad usarle.
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suonano come note di canto, se le dolci noi inaspriamo pronunziando delle s che sembrano fischi di serpenti, se fiacchiamo le forti scempiando le consonanti
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suono duro o molle all's, e dolce o aspro alla z dove tale dev'essere; non come si suol fare da noi, che pronunziamo ad un modo rosa fiore e rosa
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proprio pensiero nel miglior modo che ci è possibile, s' è immancabilmente condotti a "spiegarci con noi stessi e a meglio intenderci noi medesimi - , a
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semplice, io, che non sono un linguista ne un pedante, ci trovo altrettante improprietà, quante ce ne troverebbe un francese s' ella gli raccontasse
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delle frasi mi ravvivo quella dei pensieri, la quale corregge alla sua volta, se mi s' è alterato nella mente, il concetto del significato e del
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ordinando il materiale della lingua in cesta forma, l'atto di riflessione che s' ha da fare sopra una quantità di parole e di frasi dubbie per determinare
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’attrazione colle solide s’infiltrano e salgono innalzandosi in piccole colonne.
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, s’incontrano organizzazioni così enciclopediche nel vero senso della parola, che coltivano i rami più disparati e riescono eccellenti in tutti, grandi
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dei colori stessi. Donde un’intensità maggiore di toni che equivale ad un senso di oscurità procurato al dipinto il quale così s’incammina verso l
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pennello e il braccio che lo dirige, e l’impaccio visibile dell’inesperto pittore a cui il pennello casca perfino di mano, o s’intinge pesantemente in
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ragionevole timore che gli stessi progressi che avvantaggiarono l’industria dei colori non abbiano perfezionato anche le vie di adulterarli e s’imponga
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perdere certa quantità di idrogeno che viene sostituito dall’ossigeno. Le resine non volatilizzano ma s’infiammano ad una temperatura elevata bruciando
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pas d’autres organes? La toile respire, les couleurs s’animent, un chef-d’œuvre est formè par un industrieux pinceau: hâtons-nous de le dèrober à la
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elles s’ènervent et se minent rèciproquement; leurs effets sont dètruits par des contraires, ou èmoussès par des semblables, et bien loin d’atteindre
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di dipingere, non essendovi storia d’arte che non sia un compendio, sulla quale non s’incontri ad ogni piè sospinto una nota che ricanti il vieto
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loro opere. In fatti gli studi del medio evo s’indirizzavano tutti ad imitare meccanicamente l’estrinseco dell’arte antica. Si vede che mercè questo
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di comparsa nell’arte, permettono che nel trattare partitamente di ciascuno la scelta s’informi al rapporto più diretto che hanno la pratiche d’ogni
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(il Frate s’allontana)
(Frank s’allontana)
(Edgar e Frank s’incamminano verso il fondo. – Tigrana cerca fermare Edgar che ancor una volta la respinge. – Tigrana con gesto minaccioso giura
(i soldati s’inginocchiano innanzi al feretro, poi tutti si allontanano lentamente. – Il Frate va ad inginocchiarsi presso il catafalco a destra in
(Edgar s’avvia avvinto a Fidelia, mentre la folla si ritrae. – Tigrana, con moti felini, quasi strisciando, si avvicina inosservata e violentemente
, anche a costo della fame! E questo è il parere di chi grida “Trieste o nulla”. Ma c’è anche un altro punto di vista, e questo s’attaglia secondo me
La relazione del nostro presidente m’ha detto che s’è lavorato anche quest’anno. È vero, ma l’azione pro università, — una questione triste, su cui
siate condotti a dire: «Le ha dette giuste, convien proprio fare così!». Una cosa però non hanno precisato i colleghi di direzione: s’io dovessi cioè
, che anche nelle adunanze della società politica ci si adoperasse per la diffusione della stampa; s’inculcasse inoltre essere sacro dovere dei
Comunicazioni della Presidenza (ringraziamenti delle LL. MM. il Re e la Regina e di S. M. la Regina Madre in occasione del capo d'anno. Telegramma
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Dotazione della Corona durante il Regno di S. M. Vittorio Emanuele III (Giolitti) 493
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di S. M. Vittorio Emanuele III.
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S. M. Vittorio Emanuele III.
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con altri colleghi mi onoro di rappresentare. Egli conosce le condizioni [s]peciali della Biblioteca nazionale di Napoli, condizioni che coll'andare
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domani non sappiamo a quali altri rapporti giuridici, andiamo adagio. S'intende che un giudicato pronunziato sotto l'impero della legge vecchia, che
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diretti tra la Sicilia e il Continente ed il passaggio dello Stretto con approdo a Villa S. Giovanni.
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cacciarsi avanti e chi ne dava per tirarsi fuori. Un conduttore del tram di S. Paolo, passando davanti a via Galvani, vide il tumulto e si divertì a
Subiaco sul mulo carico di grano. Sostarono a riposare sul prato di S. Giovanni che parte quel di Subiaco da quel di Jenne. Il Beato Lorenzo, bianco
fronda della gran quercia pendente al suo fianco, sopra il piccolo oratorio antico di S. Maria della Febbre. L'aria, odorata d'erbe selvagge e di
come un'alga, siccome un'alga all'onda varia e infida ??????????. - S'avviva al sole il bronzo dei capelli ed i suoi occhi di colomba tremuli guardano