Ma allora lei è una quasi come me! di nascita, lei è una povera!
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Io non trovo graziose le farfalle. Le trovo odiose. Quasi preferisco le vespe. Mi offende che tu pensi che non ho i pungiglioni.È vero, ma mi offende.
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È quasi pronto. Il riso è quasi cotto.
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Vi dirò, dopo la morte del povero Conte mia zia è rimasta sola, senza direzione nei suoi affari, e si è trovata, quasi direi, obbligata suo malgrado....
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Alla quale però voi non prendeste parte. Steste quasi sempre a giuocare.
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(quasi spaventato.)
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NB. (Appena uscito di scena Vittorio, il suono del pianoforte cesserà quasi improvvisamente.)
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(quasi sottovoce ad essa).
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(quasi con un grido).
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(quasi tra sè, trionfante)
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(impazientita, quasi con collera)
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(quasi esaltata)
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(quasi commossa)
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(quasi pentito d'averla offesa)
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(quasi piangendo)
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(quasi sedotta anche lei dalla proposta; ma esitante)
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(quasi non credendo)
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(quasi senza voce)
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(con voce che quasi le manca)
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Siam tornati così vuoti e leggeri, che quasi ci pareva d'aver l'ali!...
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(quasi con gioia)
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(quasi interrogando sè stessa)
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(pallida, tremante, quasi senza voce)
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Oh, tacerete, poi, per tanto tempo, che questo sfogo, quasi, ve lo devo!
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(illividendo, quasi senza voce)
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Non soffro quasi più!
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Non piove quasi più potete aprire... Voi, Giovanni... i cavalli per il cambio, che siano pronti.
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(quasi senza voce)
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(quasi a sè)
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(ora è giunto quasi presso la soglia)...
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Da quasi un'ora.
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(e la spinge quasi fuori, risalendo poi rapidissimo verso la porta dell'anfiteatro).
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(e poichè sente le voci di persone che s'avvicinano, con un movimento rapido, quasi febbrile dice:)
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Tu sei malata, Nora: tu hai la febbre: quasi quasi sto per credere che il tuo cervello abbia dato la volta...
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E non ho più resistito a rimanere laggiù, in quell'angolo quasi fuor del mondo. Qui dev'esser più facile assorbirsi in qualche occupazione, distrarsi
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Mia buona vecchierella, tu sei stata quasi una mamma per me quand'ero piccina
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Una maraviglia, eh? Lassù erano tutti dello stesso parere. Ma che testarda! Pare impossibile! Ho quasi dovuto impiegar la forza per portarla via. Lo
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Buona notte, buona notte! Sapete la via, spero. Io vorrei quasi... ma abitate qui a due passi. Buona notte! Buona notte!
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(quasi a sè, intontino)
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(ha uno sguardo di supplica, un gesto quasi infantile. Mormora, con voce che trema di pianto:)
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(E come le mondane la guardano sorprese di trovarla così diversa da quella che era a loro apparsa, e quasi ne hanno soggezione Grazia continua:)
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(Sulla porta di fondo, senza che i due se ne avvedano, appare Bista. Egli si arresta stupefatto. Esclama quasi a se stesso)
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Quasi quasi avrei preferito!
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(quasi senza guardarla)
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(lentissimo riprende il motivo del duettino fra Giacomo e Grazia, quasi l'eco d'un refrain che viene dalla notte parigina)
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(E si avviano. Ma allora Giacomo si alza, tende quasi le braccia, ha un'esclamazione di supplica angosciata):
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Pausa, poi quasi piangendo:
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Quasi sempre. Col tempo e col silenzio.
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parlando quasi sillabato.
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Ma sì. Tre lire per lezione, due lezioni la settimana, sono sei lire la settimana: ventiquattro lire il mese. Quasi il salario di una cuoca.
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Accademia della crusca
