che l’assetto definitivo delle nuove provincie non poteva venir stabilito senza il concorso dei trentini stessi e precisamente non prima ch'essi
ancora che nella seduta della Camera del 9 agosto, trattandosi la riforma elettorale e precisamente l‘art. 21 riguardante le nuove provincie, l’on. Nitti
decomposizione con cui anche ora come allora per opera di piccoli irresponsabili si tenta di invadere le nuove provincie».
Dal congresso di Bologna alla fine del 1919 tutte le provincie ebbero i loro comitati provinciali del partito; le sezioni da 850 arrivarono al numero
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Mezzogiorno e di quello delle terre riconquistate e delle provincie redente.
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