(porta avanti una sedia).
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(L'accompagna fino alla porta a destra, le bacia la mano più volte con una certa caricatura; poi appena uscita Emilia tornando sul davanti e
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(L'accompagna fino alla porta a destra, e le bacia la mano come ha fatto con l'altra: poi appena partita la ragazza, venendo in fretta sul davanti e
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(Oh questa poi sì, che nessuno me la porta via!)
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Dalla contessa Falchetti, non si va a letto prima delle tre. E poi già per me vi è sempre porta aperta.
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(Isèpo scrive. Intanto alla porta del tempio appariscono Gioconda e la Cieca)
Intanto si vedrà Enzo venir dalla calle, trova la porta socchiusa, entra.
(Barnaba fa un altro inchino ed esce. Alvise rimane pensieroso per brevi istanti poi va alla porta della parete di sinistra, apre e chiama:)
Alvise seduto al tavolo. Il Priore dei frati entra dalla porta segreta. Il Paggio entra dall’ingresso di sinistra; s’inchinano davanti ad Alvise.
Entrano Cavalieri e Dame. Alvise sarà alla porta ricevendo e complimentando chi entra. Il Paggio gli sta accanto. Gioconda con Barnaba. Più tardi
del Portico della Carta colla porta che adduce nell’interno della chiesa di San Marco. A sinistra della porta del tempio sta lo scrittoio d’uno
da una drapperia. Presso il proscenio si vedrà una colossale ed antichissima armatura. Una terza porta nella parete a sinistra.
(Tutti si dirigono al tempio. Alvise e Laura primi, i due paggi dopo, indi tutto il Coro, e Gioconda fra la madre ed Enzo. Giunto alla porta della
terribile perplessità; intanto Barnaba afferra per mano la Cieca, e giovandosi del tumulto, senz’essere visto spinge la vecchia dietro la porta segreta).
Barnaba, La Cieca, Isèpo, Zuàne, Coro. Indi sei Sgherri. La Gioconda, Enzo, più tardi Laura, Alvise. Il Popolo porta in trionfo il Vincitore della
deputato La Porta e di altri. — Il deputato Puccini presenta la relazione sullo schema di legge di approvazione della Convenzione di Basilea pel
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Tuttociò ci porta a conchiudere che bisogna trovare una soluzione ultima alla questione.
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La Porta. In verità, io credeva che l'onorevole ministro dei lavori pubblici avesse domandata la parola prima di me, onde rispondere ai due quesiti
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Fiaccate, che testè rammentava l'onorevole La Porta, e sotto Girgenti, la ferrovia si può dire da balocco.
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che tutti quei dati dai quali si prese argomento questa mane dagli stessi onorevoli miei amici Morana e La Porta per sostenere la propria tesi, mi
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È a compiacersi dei sentimenti di solidarietà che si sono manifestati a Palermo ed a Girgenti, e di questo ne godo coll'onorevole mio amico La Porta
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La Porta. Fate da moderatore.
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La Porta. E di solidità.
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La Porta. Non sempre.
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L'onorevole mio amico La Porta mi disse: non tenete conto di questa discrepanza di vedute e di domande…
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Ebbene, riguardo alla impossibilità tecnica di eseguire la linea di Montedoro, lo stesso onorevole La Porta ammise in ultima analisi che una
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Ma io verrò più direttamente alle interrogazioni che mi vennero mosse dagli onorevoli miei amici Morana e La Porta. Essi mi chiesero qual è il mio
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Porta. Ma conviene di sostenerla cotesta enorme spesa? Ecco ciò che si domanda: onde si ammetterà che cotesta è ancora la questione che io posi il
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Colonna di Cesarò. Ritiro quest'ordine del giorno, avendone presentato un altro d'accordo cogli onorevoli La Porta e Di Rudinì, con cui si prende
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, non so se esattamente, l'onorevole La Porta, avrei detto che la sua fermezza invece di piacermi avrebbe destato una certa antipatia all'anima mia.
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L'onorevole mio collega La Porta diceva poc'anzi opportunamente che, nella questione delle ferrovie siciliane, vi è il programma del presente, ed il
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Morana. Domando la parola sulla proposta La Porta e Rudinì.
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presidente. Ella dunque si associa alla proposta dell'onorevole La Porta?
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La terza è sottoscritta dagli onorevoli La Porta, Colonna di Cesarò e Di Rudinì:
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Longo. Ritiro la mia e mi associo a quella dell'onorevole La Porta, che suona lo stesso.
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presidente. Allora rimangono due sole proposte, quella dell'onorevole Ferrara e quella dell'onorevole La Porta. Quella dell'onorevole Ferrara l'ho
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Di Rudinì. Io la ritiro, perchè evidentemente credo che l'ordine del giorno La Porta equivalga alla mia risoluzione.
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presidente. Ma questa sarebbe più ampia. Ella si contenta delle parole: udite le dichiarazioni, ecc.; invece la proposta La Porta dice: prendendo
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Greco. Onde si faccia presto ritiro anche io il mio ordine del giorno, e mi unisco a quello proposto dall'onorevole La Porta, perchè esprime quella
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presidente. Rimangono due risoluzioni: quella dell'onorevole Ferrara e quella dell'onorevole La Porta.
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presidente. Metto dunque ai voti la risoluzione proposta dagli onorevoli La Porta, Di Cesarò e Di Rudinì.
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L'altra risoluzione, sottoscritta dagli onorevoli La Porta, Colonna di Cesarò e Di Rudinì, è la seguente:
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Morana. Avendo inteso dire che l'ordine del giorno La Porta equivaleva alla risoluzione presentata prima dall'onorevole Di Rudinì, desideravo che non
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ministro per i lavori pubblici. È naturale che io accetti preferibilmente il voto motivato presentato dagli onorevoli La Porta, Colonna, di Cesarò e
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l'insegnamento non avrebbe potuto soffrire. Esso, siccome è giudice competentissimo, così ancora ne porta la responsabilità maggiore, poichè appare che
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onoranza — Aggiungono parole di duolo e fanno alcune osservazioni i deputati Umana, Ferrari, Bonfadini, Mariotti, Sella, Minghetti. La Porta ed il ministro
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presidente. Onorevole La Porta, ha facoltà di parlare. Le faccio però osservare che la discussione è oramai troppo protratta…
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La Porta. Io sono calmo. Debbo fare una dichiarazione brevissima.
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La Porta. Giammai in un Parlamento una discussione politica come questa fu portata davanti ad una tomba. Nessuno può citarmene un solo esempio. Io
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, dalla porta deretana avevano dato il passo ad una banda di nemici, combattendoli sì, ma non sperdendoli. Tutti credevano che questa masnada fosse venuta
Accademia della crusca
