, per quel settimanale di Topazia, che paga bene. Forse guadagnerò cosí bene, che rinuncerò agli alimenti. Non ne avrò bisogno.
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Alle Grotte del Piccione. E intanto che mangiavo pensavo: «Questo qui è molto innamorato di me, e io magari me lo sposo, cosí lui mi paga tutti i
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Meno qualche bella cliente, caro Barone, che la paga per tutte....
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- Ed è lui che paga le «toilettes»?
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- Paga... il babbo!
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sedicente avvocato Gennaro Gaudenzi, protagonista della commedia, impersona una famiglia sociale della peggiore schiuma, dei farabutti; paga
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- Quando non si vuol vederlo...si paga!...È lei il Gaudenzi?
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Perchè...si paga in ragione di quello che si spende...
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Non è pazzia: è saggezza...politica!... Nessun avvocato-commendatore...paga meno!
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Ma in che modo?... Non sarò certo io, con quella paga che il grado mi procura, che posso provvedere a tutti e tre!
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pugno sa di capestro: se non parli, crepi!... Guardami dunque: tu non hai la faccia da lasciare partire chi non paga!... Tu non avresti scritta
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Anche tu?! Ah l'avarona! Hai una carta da 1000 anche tu? Come è vero Dio! Ebbene paga coi tuoi adesso. Appena avrò spezzato ti darò la mia parte.
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Nennele! Una signora che ti paga!
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Meno, meno. Se levi un franco e cinquanta di carrozza ogni volta, restano dodici franchi il mese, quasi la paga di molte piccole operaie che vanno a
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