con lei. - É il fanciullo, il quale non conosce che suo padre e sua madre, e ama chiunque con lui folleggi e gli compiaccia: i suoi pensieri son lieti
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era suo padre; che da lungo tempo una tetra malinconia lo travagliava, e che, pochi giorni innanzi, al ricevere non so quali cattive notizie d
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vostre parole fanno la mia vita... Ah voi, adesso, o Carlo, siete per me padre, fratello, e tutto! » Il fratello la guardò con tenerezza, ma non seppe
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padre molte carezze e una preghiera; e il lord, colto in buon momento, acconsentì. Non occorre dirlo, la mamma Caterina non si lasciò neppur essa
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mi ami, e sono pronto a far qualunque cosa per te! Mio padre potrà maledirmi; togliermi al tuo cuore giammai!... Noi fuggiremo di qui, andremo sotto
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del suo povero padre; Avvicinavasi allo scomposto letto, sul quale giaceva addormentata la madre sua; s'inginocchiava a lato del capezzale, pregando in
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avventura era à a tener compagnia a suo padre, alzando i begli occhi verso di lui: « Noi lo conosciamo, padre mio, » disse; « è il fratello della nostra
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, perchè siete padre e vecchio: pensavo che almeno una parola di giustizia, una lagrima di compassione, non me l' avreste negate. Voi pure mi schernite
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padre e il figlio tacevano, assorti in profondi e contrarli pensieri; le due fanciulle, malcontente d'abbandonare così presto il nostro bel cielo
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, quando venne lassù a visitarci, dopo la morte di nostro padre. E ogni volta che ne rileggo solo una pagina, non so come, mi sento più coraggiosa, più
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ricordarmi del passato senza sgomento e senza rimorso. È possibile che mio padre, mio padre m' abbia maledetto?... Dio! sostieni l' anima mia, dammi
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terrazzo. « Vieni, dunque! chè le dieci ore sono testè sonate al villaggio, e il mio buon appetito me ne avverte. Nostro padre verrà subito anch' esso
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penitenti che aveva veduto, gli avevan fatto frullare tutt'altri pensieri in capo. « Dopo qualche tempo, « riprese Arnoldo, « mio padre mi richiamò a casa; ma
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***, prese a pigione una parte dell' antico palazzotto, ove suo padre aveva dimorato; ma quant' egli fece per trovar traccia della giovine orfana, fu
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togliere tutta la speranza. Vuoi ch' io parta che corra a gettarmi a' piedi di mio padre?... me n'andrò, domani.... oggi.... subito! Ma tu vivi
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Londra. Qui vide suo padre, acceso più che mai di volontà d'onori e di ricchezze, attorniato di favoreggiatori e di nuovi amici; i quali vivevano tutti
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bravo prete, non fo per dire; ha un cuor da padre, un cuore proprio da buon montanaro. Eppure.... » « Eppure che cosa, amico mio? » « Ecco, vorrei
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firmamento, le glorie dell'Eterno. Diedi un addio al mio vecchio padre, alla madre mia, all' innocente sorella. Che il Signore vi protegga sempre
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novembre Ho riveduto il solo amico che mi rimase della mia giovinezza, l'uomo che amo e onoro come padre e fratello, quell'amico a cui la sorte, o per
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Le due sorelle rimasero per alcun tempo sul terrazzo; dopo che il padre loro s' era ritirato. Mortificate e timide, come chi sente ripetersi la
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vecchio padre sta molto male, e che desidera vedermi ancora una volta prima di morire. O Signore! fa ch'io arrivi in tempo fa ch'io possa, compiere
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quelli di suo padre, della mamma e del fratello: era la sua gran gioja. Oh! quanto l' amorevole donna sentivasi dolcemente rapita da quell'anima
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una legge sancita per tutti, fuorchè pel gran cancelliere di Francia e per i nepoti del papa; padre, madre, fratelli, avoli; zii, moglie, marito
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questi luoghi, è morto mio padre, che alla sua vedova e alla figlia sua non rimane più nessuno al mondo, tranne il povero prete che vi parla?... Oh
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altra cosa, voltavasi bruscamente dall'altro lato, se una d'esse lo chiamava teneramente col nome di padre; poi le congedava con mal piglio , dicendo
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volte volle tornare, gettarsi dinanzi a voi, stringervi le ginocchia, giurare di sacrificar tutto al menomo volere di suo padre!... » « Che sento? Lui
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primo che così pensi e creda. Arnoldo, fra gli altri, così credeva. Nella vita solinga, abbandonata, ch' egli menava in quel villaggio, presso al padre
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l'educazione. Il nonno, e la nonna ti amano più che se fossi loro figlia: tu devi riamarli, come ami il padre, e la madre. Anche alle zie, ai nipoti, alle
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, e la ruggine al ferro. L'ozio è il padre d'ogni brutto vizio: il lavoro è guida alla virtù. L'ozio avvilisce l'uomo: il lavoro lo fa stimato da tutti
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sentiamo proprio d'essere tutti fratelli, tutti figlioli dell'istesso Padre che è ne' cieli. Poveri e ricchi, servi e padroni, giovani e vecchi, tutti
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: tu ami sovra tutti il padre tuo, e la madre tua. E hai ben ragione di amarli tanto, di amarli più d'ogni cosa al mondo. A loro, dopo Dio, tu devi la
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7.Onora il padre tuo e la madre tua. I genitori sono l'immagine di Dio sulla terra; noi dobbiamo amarli, onorarli, obbedirli. Chi onora i genitori
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. . . . . 3 4.La casa di Dio . . . . 4 5.La domenica . . . . . 5 6.I genitori . . . . . . 6 7.Onora il padre tuo e la madre tua . . . . . . 7 8.Obbedienza
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Pagina frontespizio
qualcosa; ma per il divorzio ero sempre nella nebbia. - E tuo padre? - domandai, per farla tornare a bomba. - Oh, papà è fratello di zio Ottavio: è
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importa? Cosa ci guadagnano? - Loro vogliono che stia con mio padre, quando tornerà, mica con lei - . Già. Che pasticcio, per i figli, quando i genitori non
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, miei? Lo sai che non stanno qui. Difatti sapevo che il padre era quasi sempre via per i suoi affari, nell'America del Sud, credo in Brasile, e la mamma
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Eravamo tornate da un po' in città e a scuola e Ippolita viveva già con suo padre, quando si terminarono di valutare i francobolli dello zio Pio
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ripeteva le cose almeno venti volte non era contenta. Rimaste sole noi due domandai: - Di chi è la lettera? - Di mio padre. - Ma... non la apri? - Poi la
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PADRE NOSTRO Quando dalla chiesa rintocca l'ora di notte, le prime luci si accendono a Villa Castelli. Le lampadine elettriche formano intorno al
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contadinello per prenderlo e forse mangiarlo. Il povero padre tutto atterrito che fa? Non aveva altro in mano che una patata e allora con tutta forza
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casa 6 Moschino ivi Laia di Mario 7 Giuochi sull'aia ivi Proverbi 8 Bianchina 9 Padre nostro 10 Le castagne 12 Frutto preferito ivi Indovinello 13 Buone
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torna a casa ha imparato qualche cosa di nuovo e lo racconta. Suo padre è contento che non passi il tempo soltanto a giocare. Mario sa tirare il mantice
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qualche gioco. Per un poco esitò, poi tirò la giacca al padre e gli indicò la bestiola: ma il babbo sulle prime non capí il desiderio del figliolo e
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a Lui la nostra preghiera: «Gloria al Padre e al Figliolo e allo Spirito Santo, com'era nel principio, e ora, e sempre nei secoli dei secoli. Così sia».
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- Vorrei andare a scuola e non posso. - Perchè non puoi? - Mio padre non vuole. - E perchè tuo padre non vuole? - Dice che la scuola è lontana e
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fruga raggranellò un fascio di stecchi. Il più piccino avrebbe voluto uscire a far qualche cosa anche lui, ma rimase a casa col padre a fargli assistenza
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chi sa dove andarono a finire. Suo padre, poveretto, diventò vecchio, e morì. Anche Giotto, quando ebbe molto lavorato morì. Ma il suo nome non morì
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padre gli avesse detto: «Domani andreai a scuola», egli non avrebbe fatto opposizione, ci sarebbe andatodi buona voglia. Ma il padre aveva detto
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fatica, e in casa non vogliono accontentarmi! Desiderio non se la sentiva di disubbidire al padre, ma siccome era pieno di buona volontà, approfittava
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suo padre non avrebbe permesso di andare a scuola, perchè s'era impuntato su quella idea storta che le scuole non servissero a niente. - Un momento
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