Presidente (sez. VII): avv. Codara; P. M. avv. Cao; difesa avv. Testori e Valente.
, invitandolo a pronunziarsi definitivamente. II gesto è categorico: par quello degli agenti di P. S. che «invitano» il cittadino ad accompagnarli alla
, mentre vi si recava pure un funzionario di P. S. della sezione di corso Romana, il quale fece forzare la porta chiusa a chiave. Stesa sopra il letto
verità di evidenza intuitiva;p. e. il principio di contraddizione (la stessa cosa non può nello stesso tempo essere e non essere), il principio di
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scibile; p. e. l'esistenza di materia, di moto, di sentimenti interni della vita umana, ecc., cioè principi positivi o premesse di fatto.
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necessario; donde il carattere di certezza scientifica. Se p. e., l'osservazione storica offre questo fenomeno, che nel passaggio dei popoli dal
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economico e le altre forme del vivere sociale; p. e. fra la vita politico-giuridica, e quella economica, intellettuale, morale, religiosa in ordine al
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,allora soltanto che sia dimostrato che esse coincidono con le norme etico-finali, che dominano il progresso di tutta la società. Tale è p. e. il caso
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sull'origine della moneta (commentato da P. Neri). Ma nell'insieme il diritto romano, sempre formalista (comunque poi temperato dall'aequitas e in onta alla
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2. Gli economisti tecnico-empirici. Sono essi che studiano (e talora con fortuna) i temi di maggiore attualità. Così p. e. la moneta;donde gli
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, giusta questa scuola si modificano all'indefinito, seguendo l'evoluzione (storica, statistica, biologica) degli interessi generali. E così essa p. e
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sociale moderni. E ciò perché i quesiti di finalità (p. e. a qual fine viviamo noi consociati?) urgono fin dall'origine e ad ogni istante l'umanità; e
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cosmo; — di altri fatti derivati,che sono le istituzioni essenziali elementari della società, p. e. la famiglia, le classi, le nazioni, ecc.; — tutto
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antiche (mazdeismo, buddismo) o della filosofia pagana, p. e. dello stoicismo (Havet, Renana); bensì fu una innovazione sì completa, che rispetto a
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servigio della sovranità stessa e per i suoi fini; p. e. organizzare in determinate forme e persone i poteri dello Stato reggente (governo), la
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esterna umana; p. e. statuti, leggi, regolamenti; — un potere esecutivo,di curarne la attuazione ed osservanza inviolabile (esecuzione) da parte dei
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, inchieste, studi, ecc.); — col rimuovere gli ostacoli (p. e. autorizzando la esplorazione di una miniera, anche repugnanate il proprietario della superficie
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dell'organismo sociale, p. e. colla difesa dell'indipendenza della nazione e dell'autonomia economica di essa (p. e. con trattati di commercio); — o
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Tal'altra, l'azione del governo si dirige invece ad una parte soltanto della società,p. e. con una legge sulla istruzione superiore; e ciò, perché
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Qualche volta, infine, l'azione dello Stato riguarda esclusivamente un gruppo sociale particolare, senza estendersi con leggi analoghe ad altri; p. e
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lavoro porgono ad essi i mezzi indispensabili di sussistenza. Viceversa nei ceti aristocratici, p. e. in Inghilterra, specialmente se ricchi del
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umani. Ne sorse una giustizia commutativa,che regola le relazioni da pari a pari,valevole p. e. in modo speciale per tutta l'attività privata, industriale
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nelle cose in forma per lo più latente o potenziale, ha d'uopo di una serie di sforzi o sacrifici di effettuazione,per rendersi attuale e concreta, p
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economici (o ricchezze propriamente dette) da altre qualità di beni le quali escono da quella categoria; come p. e. i beni spirituali (il vero, la scienza
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specialissimo, p. e. un amuleto per un idolatra, è un bene per lui ma non già per la generalità; come nol sono quelli che si dicono beni di affezione (una
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, sono mezzi di consumo od uso personale, p. e. il pane, il vino, le vesti, gli ornamenti; — e i beni stromentali (indiretti), i quali a vario grado
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integrante (vi hanno cose utilissime che non costano sacrifizi perché illimitate, p. e. l'aria respirabile), — così logicamente è prevalente la stima
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Variazioni o leggi del valore d'uso. ‒ Chiedesi ora giusta quali leggi vari il valore di uso. — Data una quantità o massa di beni omogenei (p. e. di
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qualche momento storico, quello p. e. che dalla rivoluzione francese pervenne sino a noi; e ciò per non violare i criteri di rigorosa trattazione
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3. Ciò posto, il valore unitario o di singole unità di uno stesso bene (p. e. una serie di pani), risultante da una duplice stima, delle
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Si abbiano p. e. cinque unità di pane,e veggasi come si potrebbe formulare, in modo molto elementare ma evidente, questa legge.
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1. Ad ogni elevazione quantitativa, p. e. del doppio, verificatasi nei beni complessivi e quindi nel benessere effettivo della società, «il valore
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si complica la difficoltà di una stima comparativa reciproca e della effettuazione pratica degli scambi. Così p. e. un bue può valere un cavallo
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dice p. e. che una cosa vale una, due, tre unità di moneta o lira), può crescere e scemare — o per alterazioni di valore inerenti alle cose concrete, p
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produzione ed al consumo. Si calcolò p. e. che la cascata di Niagara rappresenti essa sola una forza motrice uguale a quella che oggi muove tutte le
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Ciò per il fatto demografico nel suo sistema, come in qualche misura per singoli aspetti di esso. Veggasi per cenni (p. e. Schmoller, Pesch, G. Mayer
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finché il processo della mortalità è irregolare e convulso, tutta la costituzione e la vita sociale rimane vacillante e caduca.In seguito p. e. ad epidemie
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del pensiero e della libera volontà. Lo Stato, p. e., non sorge senza l'opera pacifica o violenta di un fondatore, né senza il consenso od
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(dalle campagne in città) per cui p. e. la popolazione civica di Prussia dal 1881-95 salì da 57 a 81%, e New York in
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economica dei popoli; e giova pertanto studiarle parallelamente, sicché ad ogni legge teoretica (p. e. del credito) segua il meccanismo di attuazione
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Anzi l'economia è scienza dell'utile esterno materiale.Altre scienze sociali mirano all'utile comune, come, p. e., la scienza politica;ma questa
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; sicché chi afferma esistere una scienza unica, ècostretto a negare qualunque differenza sostanziale, p. e. tra i fatti fisici e i fatti psicologici
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Quindi la scienza propriamente detta (etiologica), da non confondersi con semplici discipline positive empiriche (p. e. la storia, la statistica), è
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l'efficacia pratica della tecnica non interessi singole parti dell'economia, bensì tutte, la produzione (p. e. le macchine), il consumo (p. e. i
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(p. e. le caste sacerdotali) o per delegazione di un monarca, dal quale sono chiamate a condividere l'esercizio del potere imperante e coattivo della
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mezzi sempre più adatti ad appagare i bisogni stessi, ma però con varietà e successioni storiche differenti,a seconda delle condizioni territoriali, p. e
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associazioni politiche territoriali dei nobili proprietari di terre e guerrieri; p. e. in Inghilterra dei «thegne» o «knight-gilds» («thane» o «thegne
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cui p. e. le contribuzioni dovevano di regola chiedersi e consentirsi dalle assemblee debitamente convocate dalla nazione.
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una persona fisica (un uomo), ad una famiglia (complemento di essa), ad una società volontaria di individui, p. e. una società commerciale, sempre per
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volontarie e libere (p. e. società di studi, di industria, di speculazione) — e la sfera di coscienza e di vita sociale pubblica (che abbraccia le
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