almeno questo di buono: che ci fanno amare tutti coloro i quali sono caduti nella nostra stessa miseria. La Giulia, dunque, andava quasi dimenticando
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almeno questo di buono: che ci fanno amare tutti coloro i quali sono caduti nella nostra stessa miseria. La Giulia, dunque, andava quasi dimenticando
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Ieri sera, col diretto da Roma delle 22, che ritardò di venticinque minuti, arrivarono alla nostra Stazione Centrale, lo LL. EE. Bozo Petrovich
II. Signori, l'indifferenza religiosa è la piaga della nostra Sicilia; forse per tradizione di tempi, nei quali non alla lotta per la fede degli avi
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aiutano, accettiamo di gran cuore i loro aiuti: ma che si fondi su costoro la nostra speranza di azione, oh! non mai. Cani muti che non sapranno latrare
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parlare della nostra città, vediamo tuttora gli effetti delle fatidiche parole dello Spedalieri: chi ha perduto gli averi, chi è morto senza eredi, e
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Però, o Signori, è necessario che vi manifesti una mia idea: io credo sia vano far conto per l'opera nostra del cattolico indifferente, colla
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servirà di puntello alla nostra azione; servirà di guida coi lumi della scienza, di mezzo coi danari, di esempio col nome. Questo è il suo mandato: però
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, a cui sta a cuore l'avvenire della nostra patria, domando: che sarà della terra nostra quando cessati di vivere coloro che, già avanzati in età, soli
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sono le difficoltà, non lo nego, poiché, per nostra sventura, Caltagirone, la città di Maria del Ponte, di Maria de Cunadomini, di S. Giacomo e della B
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Perchè quell'uomo era partigiano di sane riforme nell'esercito, perchè quell'uomo fu tra i pochi che, studiando con amore la frontiera nostra, voleva
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è associata al saluto che è dovere della Rappresentanza nazionale mandare alle famiglie di quei prodi, che, stretti intorno alla nostra bandiera
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, die' prova di quei virili propositi, di cui nella nostra Italia non vi è penuria malgrado che alcuni oggi si studino deprimere o mettere in dubbio!
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Noi no: la nostra giustizia va oltre i Codici, la religione è intimità non è tempio, l'economia si libera dai privilegi, l'esercito è milizia non è
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La discussione intorno agli avvenimenti d'Africa, intorno all'avvenire della nostra politica africana, a mio avviso, avrebbe potuto farsi con maggior
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D'altra parte, o signori, noi discutiamo ora del passato e dell'avvenire della nostra politica africana con un assai scarso corredo di cognizioni e
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noi eventualmente saremo invitati a prendere, ha sui destini futuri della patria nostra una importanza che sta sopra a qualunque considerazione di
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siano i confini territoriali, quali siano i limiti di diritto che egli intende imporre alla nostra colonia: ed ha soggiunto: se questi confini di
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contrario, e sono contrario ancora, a qualunque espansione della nostra colonia eritrea. A quell'impresa votai contro sempre, anche quando si trattò della
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e la nostra posizione di grande potenza in Europa» .
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un'azione nostra in Egitto per andare a cacciarsi nel Mar Rosso…
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Prinetti. E proseguendo per questa via, io credo, onorevole Fortis, che se noi vogliamo davvero mantenere intatto il nostro prestigio e la nostra
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La vita politica italiana ha ben altri bisogni, presenta ben altri problemi inerenti all'esistenza stessa della Società nostra che urge risolvere, e
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l'ultima frase colla quale il sotto-segretario di Stato augurava che noi avremmo rivendicato l'onore della nostra bandiera.
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, quello che ingannerà sulla misura della nostra forza, del nostro esercito, del nostro valore dinamico, gli altri paesi d'Europa. Dirò piuttosto che
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Prinetti. È colpa nostra se noi siamo stati costretti a modellare la nostra attitudine e i nostri voti, non già sopra le tendenze intime politiche
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È colpa nostra se siamo stati condotti a decidere i nostri voti, non già sulla base delle tendenze liberali o autoritarie, che possono inspirare due
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. Debbo invece dire all'onorevole Sonnino che non è colpa nostra se si è andata formando per eventi da noi indipendenti una situazione parlamentare
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Noi, dunque, sopra questo primo atto del nuovo Governo domandiamo e ridomandiamo, secondo la nostra mozione, amnistia piena e completa per tutti i
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sviluppo commerciale od agricolo. Voi stessi non potete ora negare dopo questa dimostrazione evidente di fatti, che l'evoluzione storica della nostra
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Noi non temiamo nemmeno queste minaccie. Noi procediamo sereni per la nostra strada, perchè noi crediamo che l'esercito, quest'arma stessa della
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Grottesca ironia! per la quale ormai la coscienza nazionale anche nel modo di formazione dell'attuale Ministero si è persuasa che la nostra politica
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crediamo che debbano accertarsi tutte le responsabilità, non solo tecniche militari, ma quelle politiche del Governo; e perciò la nostra mozione mantiene
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Ferri. Quanto al giuramento basta la nostra coscienza.
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compromessa, pure un fatto doloroso per la nostra politica del momento si compì; ma se è vero che Adua, e nessuno può negarlo, fu la catastrofe della
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Mi sembra strana la contesa quando si dice: voi trattate la pace sconsideratamente. Invero dopo gli atti che hanno mostrata la nessuna nostra
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dalla nostra stampa politica, ripetuta e rimasta sinora senza risposta. La pubblicazione riguarda un telegramma del generale Baratieri inviato dalla
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un episodio passeggiero nella nostra vita di grande potenza; ma voglio augurarmi che il decoro e l'onore d'Italia possano mantenersi altissimi
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amicizia e di simpatia per la nostra Patria.
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speranze per l'onore della nostra bandiera, per la grandezza della patria nostra.
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Sandokan. - In qual modo? - Te lo dirò quando avremo liberato Tremal-Naik. - Verrà con noi quella disgraziata? - Sì, Yanez. Durante la nostra assenza gli
permettevano alla luce e all'aria di entrare liberamente. - Sir Strafford - disse Yanez, - chi abbiamo vicino alla nostra cabina? - Il capitano alla vostra
perché lo avevano gettato nella jungla? - chiese Yanez. - Perché le tigri lo divorassero. Lo portai nella nostra capanna e dopo molte cure guarì, ma
, perché qui trovo un oppressore della nostra patria che ora cerca di opprimere altri uomini di colore al pari di noi. - Ma chi ti aiuterà nell'impresa
. - Cos'hai? - Guarda la cannoniera, Sandokan. C'invita a mostrare la nostra bandiera. - Non sarà certo la mia, quella che mostrerò. - Quale allora? - chiese
-Naik - disse Yanez. - Domani manderemo alcuni uomini a Sarawak ad acquistare dei prahos e poi riguadagneremo la nostra isola. - Ed io verrò con voi
sbarcheranno qui, si porranno alla testa degli insorti e verranno ad assalire prima di tutto la nostra prigione. - Ma io sono inglese, nipote - disse il