Se noi avessimo davanti agli occhi queste memorie scientifico-tecnico-economiche, noi vedremmo se certe cose si potrebbero con sicurtà fare senza
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le industrie private, e noi guardiamo con occhio anche avido
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capitolo 76, cioè che noi non facciamo mai questioni di campanile, ma mettiamo, come debito nostro, innanzi agli interessi privati, il pubblico interesse.
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Cadolini. Io voleva solo far osservare che noi dobbiamo far plauso all'intendimento del ministro di affidare all'industria privata tutte quante le
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Quindi io domando, se nell'interesse dell'unificazione dei pesi e delle misure, scopo nel quale certo non vi può essere dissenso fra noi, domando, se
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Seismit-Doda, relatore. Non fu fatta dal ministro delle finanze, fu domandato che s'inscrivesse dal relatore del bilancio della guerra; e noi ciò
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Non toccandosi da noi la cifra, speriamo che l'onorevole Sella non respingerà la modesta domanda.
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Seismit-Doda, relatore. L'onorevole ministro ha rinunciato all'economia; noi ci pieghiamo davanti alla sua inflessibilità nel respingerla.
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ministro per l'interno. Mi pare che si tratti di un fatto molto semplice. Se l'onorevole Billia vuole fin d'ora fare la sua interrogazione, noi siamo
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Io credeva, o signori, che davanti alla violenza commessa contro le persone non ci potesse essere un pensiero diverso fra noi.
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credo, anche dell'onorevole De Luca Francesco, col quale però non ho potuto parlare, che noi non potremmo accettare.
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Dunque per quella ragione che noi abbiamo degli arsenali, che noi abbiamo delle fonderie, dobbiamo anche provvedere perchè non ci manchino cavalli da
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Siamo loro fedeli, ma non innamoriamocene a mente chiusa, come Pigmalione della sua statua. Se noi pretendiamo di costringere entro le forme del
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Fatta l'Italia, noi ci accorgemmo che occorreva fondare molte istituzioni; ci gettammo perciò a capo fitto nelle spese, e ne venne il deficit attuale
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Se noi esaminiamo le varie cifre che compongono questo bilancio del Ministero di agricoltura, industria e commercio, noi abbiamo una prova della
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Noi, o signori, abbiamo un territorio che per molta parte è ancora a pascolo, e che non potrà essere dissodato
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Le spese infruttifere possiamo eliminarle quando, per altri riguardi, non ci sia assolutamente imposto di mantenerle in bilancio. Ma io credo che noi
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Razze equine. Noi avevamo nel 1869 un bilancio per l'agricoltura di lire 5,639,000, somma invero assai esigua, a mio credere. Or bene, pel 1870 si
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Ma noi abbiamo bisogno di migliorare la razza equina, o, per meglio dire, di continuare nel miglioramento già molto felicemente incominciato.
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Ma, o signori, gli utili che derivano dal mantenimento degli stalloni governativi noi li abbiamo tutti verificati in questi ultimi anni, specialmente
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Perchè l'industria ippica, per noi assolutamente necessaria, possa dirsi profittevole, o, quanto meno, possa darci tutto il vantaggio sperabile dal
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Ma la Commissione ci dice: fintantochè noi manteniamo gli stalloni a spese del Governo, non potrà sorgere l'industria privata: essa sorgerà appunto
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Se noi ci determinassimo ad istituire nuovamente gli stabilimenti degli stalloni, spenderemmo, o signori, 20 volte quello che incasseremmo oggi
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e di sapere inoltre che si aumenterà la simpatia delle popolazioni verso di noi, ed il loro amore per le libere istituzioni in ragione dello zelo col
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Quando noi avessimo ad eliminare la somma di 355 mila lire stata proposta dal Ministero per incoraggiare l'industria equina, sotto la forma di premi
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Lo scopo dell'emendamento che io con altri colleghi abbiamo proposto è evidente. Noi riconosciamo che il cumulo delle tasse da cui è colpito il
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partito: ed era ben naturale, perchè in questioni di giustizia e di umanità non vi può essere tra noi che un partito solo.
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Vede dunque la Commissione, vede la Camera che, quando noi ieri annunciavamo all'onorevole relatore che varie e gravi erano le divergenze delle due
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Noi vogliamo che la tassa non possa mai ridurre il reddito del beneficiato al di sotto delle lire 800; la Commissione discende alle lire 600.
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E noi dicevamo anche: la nostra proposta è di tale importanza, di tanta urgenza da meritare l'attenzione della Camera; ed in ciò la Commissione ci
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Noi proponiamo la somma di lire 800. La differenza è esigua, ma pur basterà in moltissimi casi a riparare agli inconvenienti più gravi
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non la dividerò, ma posso capirla. Ciò che io non arrivo a comprendere è, che si possa invece dire: noi li vogliamo conservati, noi vogliamo che sia
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«In quest'argomento, disse l'onorevole ministro delle finanze, e tenuto conto delle circostanze attuali, le quali sono invero assai delicate, noi
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Ebbene noi votiamo la conversione, non domandiamo di meglio; ma vogliamo che questa conversione sia fatta con quella giustizia, con quella prudenza
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E siccome talvolta si crede che noi siamo responsabili e quasi complici della mala applicazione delle leggi, così ho molto piacere di cogliere questa
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Sono precisamente sue parole. Ed io non credo che noi dobbiamo affidare al demanio l'amministrazione di un secondo patrimonio dopo la mala prova che
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Ora io domando: possiamo noi, dobbiamo noi andar un passo più avanti? Io credo che la discussione e la votazione che ebbero luogo ieri ci dimostrino
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da me presentata, perchè noi dobbiamo trattare tutti i cittadini in pari modo, e non dobbiamo avere per essi due pesi e due misure.
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sottomettere cioè gli altri culti al trattamento stesso che noi facciamo al culto cattolico.
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Ecco la sola ragione per la quale noi dissentiamo da una parte della Commissione.
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tenere questa legge entro certi limiti, perchè noi continuiamo a darle un'estensione che, secondo il suo primo concetto, non aveva.
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, perchè io non credo che quando noi facciamo la conversione di simili beni, questa conversione ci produca, come pare che intendesse o facesse intendere
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collegiali ecclesiastici dotati di una parrocchialità collettiva; e bisogna confessare che cotesta disposizione colpisce, come noi tutti sappiamo
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Come va che, dietro le proposizioni della Commissione, noi abbiamo receduto dalla proposta nostra ed acconsentito a togliere dal nostro programma la
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Per la parte prima noi intendevamo essenzialmente che si dichiarasse l'effetto delle leggi precedenti relativamente alle fabbricerie ed a quegli
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e di cui noi non avremo intieramente disposto.
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ministro per le finanze. La legge venne da noi proposta, non ci fu nessuna specie di olocausto, e mi rincresce di non aver potuto in quell'occasione
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È però bene che l'onorevole Nicotera sappia quello che succederebbe per le fabbricerie, se si continua nello statu quo, Succederebbe che noi non
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ad onta di tante circostanze a noi sfavorevoli. A Mentana, io ho veduto i mercenari fuggire colle baionette alle reni dai nostri catenacci,
Il sito adunque ove Marco Lucullo edificò il suo castello era lo stesso in cui noi lasciammo la nostra Clelia coi compagni e forse alcuna fra le
Accademia della crusca
