Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: morte

Numero di risultati: 42 in 1 pagine

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Dal balcone del corpo

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

“I nomi la confondono eppure la ua attenzione si è moltiplicata, lo sguardo si è fatto prensile, cpace di rischiare il pensiero: vai verso la morte

poesia

Il letto vuoto

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Bertoni, Alberto 1 occorrenze

E mia madre contro, attaccata al corpo, violenta che cerca di baciarmi a morte, di trascinarmi sotto. Riemergo nuotando da quel fango e buco nero

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

...Una minima storia contro tanto accadere. Nel mondo che non esiste se è fatto per la morte, ma stringe e spinge ogni attimo per seguitare. Un

poesia

Salva con nome

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

questa trasformata dal vento e dalla luce. Se srotolo un tappeto o stendo un lenzuolo sul balcone è solo in obbedienza al ritmo di una morte passata

poesia

Salva con nome

344758
Anedda, Antonella 1 occorrenze

più affilato (come la spina) teneva insieme la pelle. Spina e pelle. Osso. Quello che la morte smembrava poteva essere unito di nuovo. Da piccola cucivo

poesia

Il letto vuoto

344928
Pecora, Elio 1 occorrenze

la morte, perché riportarli in questo mondo di inquieti?

poesia

Il letto vuoto

344971
Pecora, Elio 1 occorrenze

A volte, in pochi righi, appare l'allegria, passa velata la morte. Una folla, in cammino verso il giorno o la notte, verso il ricordo o la

poesia

Ritorno a Planaval

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Dal Bianco, Stefano 1 occorrenze

Descriverlo, accettare le metafore, perfettamente sufficienti, indifferenti in apparenza ma vive del suo sguardo, morte del suo splendore, del male

poesia

Il letto vuoto

345058
Bertoni, Alberto 2 occorrenze

La morte, ribatti, in quanto fine di tutto è anche la fine deld olore, del tempo logorato di ogni giorno, l 'abisso spalancato nel respiro. La morte

poesia

Non la morte, ma i morti mi raggiungono oggi e mi abitano, come padroni delle notti. Sono in Scozia e cammino lungo il fiurne Black Water Acqua Nera

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Poesie - La morte di Tantalo

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Corazzini, Sergio 4 occorrenze

porte. Ah! sono io dunque colui che non dormirà più che non sognerà più fino alla morte?

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insonne, con le stelle morte?» Chiarità di una lama, o tu che fendi l'ombra maligna: io t'offro il mio cervello oscuro e tristo per disegni orrendi. Io

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tutti i giorni cercando una causa divina il mio dolce bene ed io. Ma quel giorno già vanía e la causa della nostra morte non era stata rivenuta. E calò la

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, esalavano le cose, come se le ultime rose dell'ultima lontana primavera fossero tutte morte in quella torre triste, in una sera triste. E lacrimava per i

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UNA PARTITA A SCACCHI - Leggenda drammatica in un atto

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Giacosa, Giuseppe 1 occorrenze

Quell’atto più solenne di qualunque altra preghiera. E sapeva il vegliardo, chiudendo a morte il ciglio, Che presso alla sua tomba c’era un marmo pel

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POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 12 occorrenze

Vita, morte, la vita nella morte; morte, vita, la morte nella vita. Noi col filo col filo della vita nostra sorte filammo a questa morte. E più forte

poesia

il sogno le cose lontane. Ma ripiegata in piccolo sedile, come un uccello che ferito a morte l'ultima vita con l'ali ripara, d'un velo bianco ti

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ogni tuo aspetto. - Amore e morte, l'universo e '1 nulla necessità crudele della vita tu mi rifiuti. Febbraio 1907

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mare Itti e Senia si risvegliaro dei mortali a vivere la morte. Fra le grigie lagune palustri al vario trasmutar senza riposo al faticare sordo

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, poiché ho esperta e ancor vivo ad ogni istante nella tua indifferenza la mia morte. Né più mi giova mendicare i giorni né chieder altro più dal dio nemico

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ogni cosa che nasce moritura, che in vari aspetti pur la vita tiene - ed il tempo travolge - e mentre viva vivendo muor la diuturna morte. Ed ancor io

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col corpo imbarazzato geme il reuma ed il torpore, che nel volto porta il velo della noia ed il pallore della diuturna morte, si rinchiude frettoloso

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ciel confina, né temuta ho la morte ... Alla punta del golfo donde il mare s'apre libero e vasto senza fine tu m'attendi sicura e fiduciosa, le vesti al

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tuo stesso dolore, non adattarti per fuggir la morte; anzi da te la vita nel deserto fatti - che sia per gli altri nuova vita; non disperare, ma

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quasi la vita per più forza gravi come un'aura di morte. Ma se i fiori onde prossima l'aurora del giorno estremo anelava l'adolescente Aprile vento

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frementi si tendono gli archi di tutte le vite esso tace o fanciulla. E quando la mamma mi trae dalle aride ciglia una stilla e quando la morte mi

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esser un bene e vita sufficiente la diuturna morte. E baci e doni e la mensa imbandita, dolci parole in copia e dolci cose, liete promesse e guardi

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Il paradiso sui tetti

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Pavese, Cesare 1 occorrenze

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi - questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo

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Penombre

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Praga, Emilio 11 occorrenze

agonizza sul campo di battaglia: quando pei valli dell'orrenda lizza la morte raglia, chi nei sentieri ove palla non giunge sta in guardia dei giumenti

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città. Le serve ridevano di sotto alle porte; furtiva la Morte - salìa l'ospital. Curvavansi in chiesa devoti e capoccie sull'ultime goccie

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nebbia di candido velo passavi come una figura in cielo, presago cuor! sulle mie guancie smorte sentir mi parve il soffio della morte!... Oggi un

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battan l'ali dopo l'ultimo giorno alme immortali? Stelle, quando la morte un'alma miete nulla salir per l'etere vedete? Suonano a esequie, un feretro

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serbate, oh intatte ritornino le età che son morte; del dolce, del forte, del santo cantar! Ma meglio, assai meglio se invece lo aspetta, la pace, il

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guarda fisso, e l'ignoto Signor nel tuo lo vede occhio pieno di morte, e pien di fede. Elemosina a lei, la poverella che un dì fu bionda, giovinetta e

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; gelato è il primo albore ; torna, torna ubbriaco al mesto tetto che orbò la morte d'ogni tuo diletto; alzerà il vino un lembo al velo bruno, rivedrai

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nostra gioia, il nostro salmo il secolo delle macchine annoia; cantiamo in ritmo algebrico del Cenisio le porte, cantiamo: o Roma o morte Tribuni o

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dietro le grate esose. Oh frescura notturna! A respirarla uscitene, fanciulle. Le morte son sepolte, e uscir non ponno; per le alcove nasceste e per le

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insieme al gaudio di chiamarsi fratelli; guarda: un orrendo bacio nell'almo sen li strinse, e colla morte avvinse gli sventurati amor... Madri che

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e d'ogni data, è la vita, è la morte, è l'Infinito! Così dicea la mia canzon verace, e mi sovvien che mi fornian le rime un sigaro fumato in santa

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 1 occorrenze

cavalieri: una truppa di guerrieri che la morte insiem colpì! Ecco vergini e matrone dalla nobile sembianza, che di sguardi malinconici intersecano la stanza

poesia

Trasparenze

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Praga, Emilio 2 occorrenze

suicidio mi ha dannato Iddio, errarmi intorno mi parea sentire l'alito della morte. O mia ricchezza unica, o bimbo mio, lo sai tu chi son io? Sono il

poesia

la migliore sta in fondo: infranti i ceppi delle forme prave, come una goccia cader nel tuo seno, morte, tranquillo oceano, soave plenilunio sereno

poesia