L'Ersilia Belloro era sola al mondo, senza mamma, senza babbo, senza fratellini, senza cuginette. Erano tutti morti nel terribile terremoto che aveva
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divertiva mezzo mondo credendo che tutti l'ascottassero. - Ih... aaa... Ih... aaa! - Anche per la strada, quando passava vicino alla gente, faceva sùbito
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la gloria dell' Italia, l'onore del nostro nome nel mondo. L'amiamo perché l'hanno formata, lavorata, arricchita, tramessa a noi come un'eredità
private o pubbliche, in lingua - italiana. Ma se c' è gente al mondo a cui sia utile, necessaria nell'espressione del proprio pensiero la lucidità
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, portato l'immaginazione in ogni parte del mondo, a cose remotissime di spazio e di tempo, dalle palafitte lacustri dell'età preistorica alle architetture
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che io pure, vecchio al mondo, dico quasi sempre queste cose in altri modi tanto meno spicci e meno propri! - PINZO, PINZARE è proprio del morso
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alcun modo nessun vocabolo nuovo, per quanto fosse giustificato dal bisogno o dall'uso comune, si capisce com'egli dovesse odiar mezzo mondo e si
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zappa sui piedi, dunque; mettiti all'opera; per qualunque via tu abbia da fare il tuo cammino nel mondo, benedirai le fatiche che avrai dedicate questo
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, che ti persuaderà anche meglio della necessità di studiare la lingua. In tutti i paesi del mondo sono argomento di ridicolo gli errori di lingua. Non è
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calunniare dei sapientoni; e una " minestra diaccia - se vuoi esser giusto, non s' è mai portata in tavola da che mondo è mondo. A rivederci, bocca fortunata
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ne libera più per la vita. Ed è un difetto disgraziatissimo, che il mondo deride e flagella anche nelle persone più rispettabili, senza tregua e senza
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atti cortesi, quanti consensi, quante agevolezze non ci derivare da altro nel mondo che dalla scioltezza, dalla grazia, dalla convenienza della parola
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È là dentro in questa infinitamente piccola intelaiatura di molecole e di spazi, in questo mondo nelle sue più minute particolarità ancora
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del mondo della fantasia ed in quello ancora più circoscritto della luce e dei colori filtrati dalle vetriate dei loro laboratori, finchè un nuovo
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peggior colla di questo mondo, non essendovi campo meno adatto per un rigoroso procedimento scientifico di quello nel quale le sostanze impiegate
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non hai colla di spicchi, che adoperi sol di questa per ingessare tavole o vero ancone: che al mondo non puoi avere la migliore».
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perfettamente che riesca dà per sè invisibile il guasto accaduto, non vi è ragione al mondo per non farlo e farlo con tutte quelle cautele e quella precisione che
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pittura, indirizzate prevalentemente all’usufrutto delle qualità esteriori del materiale pittorico: così non vi è ragione al mondo per defraudare i
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meravigliosi vasi istoriati che l’Attica diffuse per tutto il mondo antico conosciuto; manifestazione poderosa della nativa vivacità ed attitudine
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L’immagine dipinta, per la tenuità delle fila che la reggono, in confronto del mondo reale, offre quindi un facile fianco alla distrazione e
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’eternità pei colori. Ma tutto ciò è semplicemente, come si diceva, la cosa più strana del mondo se non fosse la più comune e nello stesso tempo la più
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ed anzitutto il riprovevole del restauro pittorico, sia fatto col pennello o a furia di lavature o cogli artifizi più ingenui di questo mondo.
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mondo antico e sopravissutogli anche, estendendosi dappertutto.
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Poichè ogni altra arte plastica assume dal mondo esterno alcunchè di concreto, capace, se non di iniziare ad idee di bellezza, però sufficente a
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, anzi tutti i pittori del mondo, avevano lungamente desiderato. Dopo fatto esperienza di molte altre cose, vide che il mescolare i colori con questa
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del mondo, sente ogni giorno la squilla argentina e il profumo dei tigli venirgli a ricordare nel suo palazzo l’ostinazione del povero. Una notte
gli vennero le lagrime agli occhi. Gli era parso che gli fosse crollato il mondo addosso. Aveva fatto, durante quell'anno tanti castelli in aria
il mondo andasse «come dovrebbe andare» sarebbe estremamente noioso. Vi assicuro che esso è bello e interessante perché va a casaccio, perché ci offre
po' fuori dal mondo scientifico; sto a guardare, sto a sentire quel che fanno e dicono gli altri, e non ho piú voce in capitolo. La mia opinione
sappiamo? Ogni individuo è un mondo a parte, un caso specialissimo. Le generalità, creda, sono metafisicherie senza costrutto, o, piuttosto, costruite
parrebbe la cosa piú sciocca e piú innocente di questo mondo. Ed è anche vero che le ragazzine, non ostante l'età, sono donne compiute. Come sia
- i veri capilavori di pittura e di scultura non esisteranno piú, cioè non staranno piú chiusi nelle gallerie, ma andranno attorno pel mondo, vivi
! Dovremmo esser foggiati con lo stampo, alla stessa maniera, per pensare ed agire tutti a un modo. Invece, in questo mondo, non c'è, per esempio, un naso
sociali, qualche attenuamento o m'inganno. Forse - c'è da riflettere - i mariti non potrebbero dichiararsene contenti; ma il mondo è fatto cosí: c'è
Scolastica?" "Sono stato un gran peccatore" rispose Benedetto. "Iddio mi ha chiamato fuori del mondo e fuori ne son venuto." L' Abate tacque un momento
i suoi mortalmente. Invece si figurò che se uscisse del tutto dal mondo potrebbe forse andar salvo, e seguendo imprudenti consigli entrò là ond'ebbe
senso di qualche cosa di malfermo in sé stessa. Probabilmente i Selva, cattolici, non desideravano che l'uomo fuggito dal mondo vi ritornasse. Lei
mia volontà più forte, Il mio sogno, il mio mondo, il mio destino. Io non sono per te: questo mio amore disperato e lontano e doloroso - gli passi
amplesso solo poderoso vorrei legare a me tutta la terra vincere il fato e la fortuna ch'erra cieca nel mondo. * * * Ma un brivido mi corre per le
sospingi senza posa che la tua fame tiene, e che nel vario desiderar continua si trasmuta. Di sé ignara e del mondo desiosa si volge a questo e a quello
. Guardo e chiedo la vita la vita della mia forza selvaggia perch'io plasmi il mio mondo e perché il sole di me possa narrar l'ombra e le luci - la vita che
, voleva conquistare nel mondo politico un posto eminente per offrirlo a lei, alla sua cara, e la vaga speranza che ella fosse un giorno libera, che
occhio di sole. Non desiderava altro che una cosa a questo mondo: avere un figlio maschio; e la Regina gli fece un figlio maschio. Ma il Re appena lo
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dirle tutto il giorno: - Rosettina, quanto sei bella! Delle bambine belle come te non ce n'è altre nel mondo! - La bimba se lo credeva, e si mirava
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fosse al mondo. Non soltanto il padre e la madre anda- vano orgogliosi di lei, ma anche tutti i sud- diti, grandi e piccini, del loro vasto reame. Una
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- davano. Il babbo le aveva scacciate, dun- que dovevano andare per il mondo a pro- cacciarsi da vivere. Più camminavano e più la campagna diventava buia
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C'era una volta, in una città di que- sto mondo, una ragazza bella come il sole. Questa ragazza, per nome Rosalba, aveva un'infermità fin dalla
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Molti, ma molti anni fa, c'era, in un paese di questo mondo, un signore, che aveva ereditato dai suoi antenati il titolo di conte, un bel castello e
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bimba non aveva altri al mondo che un fratellino scalzo e stracciato come lei, e una nonna vecchia, ma aiutatemi a dire vecchia. Gli anni e i malanni
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quando lo diè alla luce, lo aveva soprannominato il principe Duolo. Il Re aveva ripreso moglie, e la se- conda Regina mise al mondo un bambino così bello
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