Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: mio

Numero di risultati: 69 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Il romanzo della bambola

222200
Contessa Lara 3 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • paraletteratura - romanzi
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

, come sempre, rimase inerte; e soltanto l'anima del famoso paladino, susurrò: - Cara! Cara! Finalmente ti stringo al mio seno e ti posso dire quanto e

Pagina 105

mio, sii buonina; se ubbidisci, guarirai! - le diceva la madre, facendole cento carezze su la testolina indolorita. - Dimmi che cosa vuoi, e il tuo

Pagina 21

chiamassi almeno Logistilla, come la sorella d'Alcina, o Marfisa, come la sorella del mio amico Ruggiero, quello che sposò la valorosa Bradamante, o

Pagina 95

Il romanzo della bambola

245681
Contessa Lara 4 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • Verismo
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

, come sempre, rimase inerte; e soltanto l'anima del famoso paladino, susurrò: - Cara! Cara! Finalmente ti stringo al mio seno e ti posso dire quanto e

Pagina 105

mio, sii buonina; se ubbidisci, guarirai! - le diceva la madre, facendole cento carezze su la testolina indolorita. - Dimmi che cosa vuoi, e il tuo

Pagina 21

! Uno strano brivido senza scossa apparente raggricciava la bella bambola! Dio mio, se anche a lei fosse toccata una sorte cosi infelice, quali

Pagina 5

chiamassi almeno Logistilla, come la sorella d'Alcina, o Marfisa, come la sorella del mio amico Ruggiero, quello che sposò la valorosa Bradamante, o

Pagina 95

Il Corriere della Sera

380892
AA. VV. 1 occorrenze

Voi mi chiedete dei dettagli sulla condotta del generale Trochu a mio riguardo. Dopo tanti anni di silenzio, non mi sento il coraggio di tornare

Per il 1° anniversario della sezione operai S. Giuseppe e per l’inaugurazione della compagnia del ven. n. Suplrizio in Caltagirone.

398252
Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1896
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 17-29.
  • Politica
  • UNIOR
  • ws
  • Scarica XML

VII. Da queste considerazioni costretto, un plauso si solleva dal mio cuore a questa Sezione Operai S. Giuseppe. È un anno che è sorta, e tra

Pagina 27

XIX Legislatura – Tornata del 18 marzo 1896

566837
Chinaglia; Villa 24 occorrenze
  • 1896
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
  • Scarica XML

presidente. Con mio rammarico devo dare comunicazione alla Camera di una lettera pervenutami dall'onorevole nostro presidente. La lettera è del

Pagina 3458

Sarà mio dovere di fare immediatamente pervenire all'onorevole presidente Villa notizia di questa deliberazione presa dalla Camera.

Pagina 3459

determinazione e dichiarare nel tempo stesso come l'animo mio sia vivamente compreso da sentimenti di gratitudine e di inalterabile devozione verso i miei

Pagina 3459

A mio credere, questo è ferire l'istituto elettorale. Purtroppo potrete dire che questo istituto elettorale ha un vizio radicale, il quale appunto

Pagina 3461

Marazzi. Io ho domandato di parlare in un momento per me d'angoscia, ed avrei ben volentieri desiderato che qualche altro mio collega avesse parlato

Pagina 3465

Grande, senza dubbio, è la commozione dell'animo mio, per le parole dette teste dal collega Marazzi in onore del generale che comandava quelle truppe

Pagina 3466

Questo soltanto era il mio concetto e non m'importa che l'onorevole ministro non voglia associarvisi, perchè mi basta di aver compiuto un dovere.

Pagina 3467

, benchè composte in gran parte di siciliani, non erano formate da soldati reclutati solamente in Sicilia. Ma non credo per mio conto opportuno fare ora

Pagina 3467

La discussione intorno agli avvenimenti d'Africa, intorno all'avvenire della nostra politica africana, a mio avviso, avrebbe potuto farsi con maggior

Pagina 3471

franchezza e con la maggior brevità possibile il mio modo di vedere intorno a questo argomento.

Pagina 3471

potranno togliere qualche dubbio o dissipare qualche esitazione nell'animo di coloro che sostanzialmente concordano col mio pensiero, esse avranno raggiunto

Pagina 3471

E per mio conto, o signori, non verrò mai meno alla consueta franchezza di cui non so se mi si faccia un merito od una colpa. Sono sempre stato

Pagina 3472

fatto ieri l'onorevole amico mio personale il deputato, Fortis un'esposizione degna della sua abilità e del suo ingegno.

Pagina 3473

la simpatia personale che mi lega al mio illustre avversario.

Pagina 3474

prestigio del mio Paese e la sua posizione di grande potenza in Europa, che io desidero non si continui un'avventura così infelice.

Pagina 3474

purifica. Oggi auguro e spero che ancora una volta il mio Paese e il suo Parlamento s'inspirino a questa altezza di sentimenti e di pensieri; auguro che

Pagina 3475

Ferri. Mi pare che è abbastanza chiaro il mio concetto, e che non ha bisogno di spiegazione.

Pagina 3480

responsabili, posso spiegarmi la vostra approvazione; ma per conto mio replico: quando l'onorevole presidente del Consiglio soggiunge che, se anche

Pagina 3485

E, se è così, dal mio punto di vista ho anch' io ragione di affermare che la pretesa sincerità politica si risolve in una di quelle frasi, che si

Pagina 3485

, nè imporre dalle artificiosità, con cui ormai certi ambienti e certe manifestazioni si formano, non può avere e non ha, a mio avviso, altro significato

Pagina 3486

termini, avrà forse anche il mio voto; poichè ritengo meno disonorevole il tornarsene addirittura dall'Africa, che non sottoscrivere una pace, la quale

Pagina 3487

Ma, non rassicurato dalle parole dell'oggi, e men fidente negli atti del domani, gli negherò il mio voto. Che se trovasse in sè l'energia necessaria

Pagina 3488

Come uomo d'ordine avrei forse appoggiato col mio voto il Ministero, il quale, essendo in gran parte composto di uomini conservatori, avrebbe potuto

Pagina 3488

Ho voluto manifestare oggi il mio pensiero, poichè l'onorevole presidente del Consiglio disse che non domandava ora dichiarazioni di fiducia, ma che

Pagina 3488

I PIRATI DELLA MALESIA

682408
Salgari, Emilio 17 occorrenze

pistolettate. Non bisogna irritare i Cinesi, mio caro, che qui sono numerosi e non amano troppo i bianchi. - Avevo fatto una marcia lunghissima

dell'Hugly a quella del Gange. Il mio padrone era nato là in mezzo, in un'isola che si chiama la jungla nera. Era bello, era forte, era prode, il più prode

, cane arrosto e gatto in stufato per pranzo! Se mio fratello fosse qui riderebbe tanto da scoppiare. Orsù, non bisogna essere schifiltosi. Se i cinesi

? - Certamente. - Hai torto, amico mio. - Perché? - Perché né il tuwah, né il riso, né le frutta contengono veleno alcuno. - Berresti tu una tazza di quel

male di una palla di carabina che fosse entrata nel mio petto ... Marianna, mia povera Marianna! Un secondo singhiozzo lacerò il petto della Tigre

da tanti anni insanguinavano i flutti del mare malese. - Yanez! ... Fratello mio! - esclamò con voce soffocata dalla gioia. - Sandokan, amico mio

il pirata. - Vi bloccheranno. - Che importa? - Siamo sopra un'isola, fratello mio. - Ma dentro un forte. Aïer-Duk ed i suoi uomini, attraversato

, avrete da lavorare - rispose Yanez. - M'incarico io di mandarvi della gente. - Viva il capitano Yanez! - urlarono i tigrotti. - Ehi! fratello mio

cassetto del tavolino. C'erano dei foglietti di carta, un calamaio, delle penne e una borsa ben gonfia che diede, urtandola, un suono metallico. - Il mio

. Mio caro Principe, ci aiuti molto bene. Te ne sarò grato. Facendosi largo coi gomiti e non di rado coi pugni, dopo cinque minuti giungeva nella piazza

maharatto. - I pirati, a quanto pare, sanno scegliere i loro navigli. - Hai ragione, mio caro. Non c'è piroscafo che tenga testa a questa valorosa Perla

c'è un fortino abitato e potrebbe scendere qualcuno. - Sono pronto, Tigre della Malesia. - Andate, dunque, e al mio primo fischio ripiegatevi tutti

- Mastro Bill, dove siamo? - In piena Malesia, mio caro Kammamuri. - Ci vorrà molto tempo prima di arrivare a destinazione? - Birbone, ti annoi forse

buon thè. - Si dice che voi ne abbiate di veramente eccellente - disse il governatore ridendo. - Vero thè fiorito, ve lo assicuro: il mio amico Tai-Sin

pugno. - James Brooke - disse con accento beffardo, - sei mio. Il rajah, che era stato atterrato dal pugno di ferro di Tanauduriam, si alzò guardando

Giove! - esclamò con voce strozzata diventando maggiormente pallido. - Kammamuri! - Che cosa succede? - chiese il rajah. - Conducono qui il mio indiano

Kammamuri, poi disse alla nipote: - La mia missione finisce qui. Tutto quello che ho potuto fare per te, senza compromettere il mio onore di marinaio