Il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica.
i capelli arruffati, i denti o gli orecchi o il collo o le mani non eccessivamente puliti, le unghie coll'orlo a lutto, o la forfora sulle spalle, o
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mani: è opportuno che quest'ultimo non sia degli invitati, perché sarebbe venuto a far la parte della vittima. Tanto meglio se si sarà provveduto a
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. Si chiama il cameriere con un cenno discreto della mano, non picchiando sul tavolino, o cozzando i bicchieri, o battendo le mani; né lo si chiama da
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troppo con una stessa persona; sopra tutto, si tengono, come si suol dire, le mani a posto. E chi ci va come spettatore bisogna già che sia disposto a
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caso, non presentarsi impolverati, sudati; con i vestiti o i capelli o le mani in disordine. Se si tratta di pensione o di tavola rotonda, servirsi
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un po' di ricette dall'altro mio volume La gioia di servire (Morano, Napoli) e le ho trapiantate qui come mi son venute alle mani. Per dare freschezza
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, ed. F.lli Bocca). Non fa, quindi, meraviglia che, fin dalla piú remota antichità, gli uomini si sieno toccate e strette le mani per esprimere i loro
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che uno di loro mormorò: «Deve essere un italiano ». Che avreste fatto voi? Avreste protestato? Sareste venuti alle mani? Io mi contentai di arrossire e
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sfilata, reggendo con le due mani un cartellone scritto a grossi caratteri. I ragazzi, mescolatisi tra coloro che facevano la rivoluzione, battevano le
telaio, con le mani dietro la schiena, imperterrito, e diceva : - Ho fame! - Prima làvati le mani e la faccia. - Le mani soltanto... - Hai paura
Ràbbato da che parte arrivano - domandò a compare Cosimo che ricom- pariva con la pipa in bocca e le mani dietro la schiena. - Di qua - quegli rispose
, sdraiati bocconi, coi gomiti appoggiati sul terreno, col mento tra le mani e la pipa in bocca, zitti; qualcuno, in un canto, già dormiva. Cuddu
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Vittorio Emanuele! e batteva le mani. Dai balconi, anche le signore battevano le mani, sventolavano fazzoletti, agitavano bandiere tricolori.
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scorgere; poi, quando sarebbe stato a mezza via: - Eccomi qua! - Non lo avrebbe rimandato. Compare Cosimo fumava zitto zitto, con le mani dietro la schiena
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svoltata dello stradone. Il vecchio stava là, accoccolato sulla soglia del casolare senza tetto, col bastone fra le gambe e le mani sui ginocchi
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della camicia con le proprie mani. - Bada di non perderla! Cuddu fece una mossa orgogliosa con la testa, che significava: - Per chi mi avete preso? Era
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tetto, lo riparava con le falde del cappottone, gli cavava dal petto la lettera con le mani pelose fin su le dita, e gli metteva allo stesso posto la
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mordeva le mani: - Che rivoluzione è questa, se non si ammazzano i birri? - sbraitava. - Arrestatelo! - ordinò il signore in tuba. Compare Sidoro
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. Solo le mani di Elia avevano, a osservarle quando egli non se ne accorgeva, una strana sensibilità: mani scure e nodose, con le falangi coperte di peli
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vita: ma quando si decise a prendere il mazzo dalle mani del garzone che la guardava con occhi maliziosi, si sentí pungere da una spina acuminata: e
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In tempo d’inverno l’acqua dev’essere calda ma non tanto che non vi reggano le mani; col migliorare della temperatura la prenderete di mano in mano
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avrete posta sulla spianatoia, aggiungendovi il sale sciolto anch’esso in un cucchiaio d’acqua. Maneggiate fortemente il composto colle mani ora aperte
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pastone di media consistenza che lavorerete con le mani entro una catinella e collocherete, ben coperto, in un armadio. In tempo d’inverno è
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ottenere un pastone di media consistenza che lavorerete fortemente colle mani entro una catinella e nella stessa lascerete giacere ben coperto tutta
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, coi pugni chiusi, finchè è molto liscio ed elastico e si stacca dalle mani. Allora lo farete lievitare per la seconda volta finch’è raddoppiato di
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tiepida, più il sale necessario. Lavorate il composto con le mani nella catinella finchè si stacca dalle dita, poi lasciatelo riposare tutta la notte
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pangrattato e uno di farina, se il composto fosse troppo denso un po’ di latte, salatelo, formatene colle mani infarinate dei gnocchettini rotondi e cuocete
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. Unitevi da ultimo con mano leggera 3-4 cucchiai di farina, e formate subito con le mani infarinate delle palle ben rotonde della grossezza d’un piccolo
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invece un po’ molliccio, rimediate con la farina, raccogliete bene gl’ingredienti con un coltello prima di mettervi le mani, poi immergetevele (ben
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delicatezza unendovi due cucchiai di farina. Formate quindi, con le mani infarinate, i gnocchi rotondi della dimensione d’una grossa mela
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42. Pappa di farina di granturco (Maismush). — Fate bollire due litri di latte, salate, poi versatevi dentro colle mani, oppure con uno staccio
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colle mani, finchè fa le bolle. Poi mettetelo in disparte sopra un piccolo tagliere infarinato e copritelo con una scodella calda, dopo averlo bagnato
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mani un grosso salsiccione come un salame, infarinatelo e mettetelo in un tegame basso con un bel pezzetto di burro o con 3-4 cucchiai d’olio e
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. Quando avrete ottenuto un composto liscio, gettatelo di nuovo sul tagliere che stavolta avrete avuto cura di cospargere di pangrattato e, colle mani
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soffregandolo con le mani e involtolo nella farina, mettetelo al forno in un tegame fondo, circondandolo di pezzettini di burro (per 1/2 chilogr. di
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Dove non vedi non ci metter le mani.
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Al forno in forma di tortino. Cuocete patate farinose, schiacciatele colle mani fra una salvietta, riunitele, disponetele in una tegghia unta, o su
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fatela tenere strettamente da un’altra persona, applicate un grosso strofinaccio vicino al taglio e stirando con le due mani verso la coda rovesciatene la
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’acqua fresca corrente, cambiandola ogni giorno e comprimendolo fortemente colle mani due volte al giorno per renderlo morbido.
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poco l’acqua che necessita per farne un pastone piuttosto sodo che lavorerete con ambe le mani. Spolverizzate la spianatoia di farina e tirate una
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staccio o schiacciatele colle mani entro un tovagliolo a ciò non vi restino bozzoli e pesatene mezzo chilogr. Lavorate pure 4 rossi d’ovo con 250 gr. di
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mandorle mondate e tritate. Fate passare quest’ingredienti fra le mani, riducendoli in tante briciole regolari, e spruzzandovi un buon cucchiaio d
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. Mettetelo allora sulla spianatoia infarinata, appianatelo dolcemente colle mani, tagliatelo a pezzetti quadrati, spalmate questi col seguente ripieno
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bicchiere di latte formando un pastone di media consistenza; riducete poi questo pastone in forma di palla, praticatevi un buco nel mezzo colle mani
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forza sulla spianatoia formando un pastone elastico e lavorandolo finchè si stacca dalle mani. Riducetelo in forma d’anello come insegna la precedente
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gradite, o un po’ di vaniglia. Lavorate mezz’ora il pastone colle mani stracciandolo e ricomponendolo, battendolo col matterello e col pugno. Riducetelo
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pastone nella catinella, gettatelo quindi sulla spianatoia, lavoratelo lungamente colle mani, come il pane, aggiungendo farina ove ciò occorresse, formate
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Dove non vedi non ci metter le mani.
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vedevo mani in alto, braccia che si agitavano, il cappello di Sforza vidi che era andato per traverso ed era tutto ammaccato. Sforza comprese che era