reputazione che, dopo lui, nessuno raggiunse in Francia. Le sue opere dimostrano un ingegno eminente, uno studio profondo, una grande padronanza nel
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dei libri. Ma pochi, al pari di lui, intesero mai il soggetto, la macchia e la disposizione generale della composizione. Viste una volta, non si
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avanza lentamente, senza più sentire il cavallo che lo porta quasi trascinato dalla sua sventura; sente però che dietro a lui lo segue il suo esercito
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sono di lui molti lavori assai pregevoli; ne citerò uno solamente, perchè dà quasi risposta al Duello del Gérôme. Uno degli avversari presenta il guanto
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, sebbene nel colorito si riconosca anche in lui l’azione della scuola fiamminga. Egli s’è dato a descrivere sulla telala vita delle signore eleganti dei
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aver voluto creare una pittura moderna simile a quella dei grandi freschi di Raffaello nel Vaticano; ma in lui si trova, come nel Cornelius, un
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principe, con alcuni del suo seguito, visitando un villaggio, passa dinanzi alla scuola. Il maestro è venuto fuori, e dietro a lui sono schierati i
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Foscolo, Parini, Monti, e ripigliò così la vera tradizione italiana. Lo spirito nazionale risorgeva in lui e con lui. Che cosa voleva egli? Voleva che lo
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, ed a lui si deve lo slancio maggiore che ha preso la scultura in Italia, come pure qualcosa di troppo statuario nella pittura. Con la reazione del 15 e
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forzate e convenzionali ancora s’introducono ne’suoi primi quadri. Ma finalmente egli si libera da quelle pastoie, e la pittura diviene in lui un’arte
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; in lui la riproduzione degli accessori non fu fotografica, e non diminuì la solennità e grandezza dell’effetto generale. Non tutti i suoi lavori hanno
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statua, e solo non conveniamo con lui quando, senza alcuna riserva, egli dice ancora che il Napoleone del Vela è veramente sollevato nelle più serene
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, incerto ancora di firmare la sua abdicazione, pieno di terrore, e pur desideroso di resistere, sebbene veda che il resistere sia vano. Presso a lui
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linguaggio nei colori e nella luce, se in essi e con essi deve vivere e manifestarsi, se per lui i pensieri debbono tradursi in armonie sempre varie e
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prevaleva e trionfava nell’Accademia A lui si deve un obbligo infinito, ed il suo nome resterà nella storia fra i restauratori dell’arte italiana. Ma il
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. Ognuno invece si augurava che le meditazioni e gli studj fatti da quell’acuto ingegno nei lunghi quattordici anni di cecità, potessero da lui esser
, che in lui non solo amava il marito, ma venerava l’uomo d’ingegno, di cui si studiava lenire la doppia sventura; poichè il Pietrocola non tanto della
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molti trappeti al pian terreno, e di grandi fondaci nel piano superiore fuori Portanova in Vasto; e così feci pure nell’altra di lui fabbrica che è la
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case altro che una rozza e malintesa comodità. Quindi a lui non toccò che racconciare, rattoppare, modificare, rafforzare fabbricati, ne’ quali facevan
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almeno, se fosse stata rivolta a formare due grandi arcate di picciol sesto con quella enorme massa di metallo, l’opera di Lui sarebbe più duratura
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intorno. Leonora si prostra innanzi a lui, che stendendo solennemente le mani sopra il suo capo intuona:
lo sviluppo del disegno di legge da lui proposto; bene inteso che sieno due svolgimenti separati e che portino a due distinte deliberazioni.
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pagamento dei debiti che il comune aveva verso lui; stretto anche dagli altri creditori, il municipio vide che non c'era altro mezzo, per salvare l'onore e
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cavaliere Matteucci rispose che egli aveva l'ufficio dal Re, suo solo sovrano, e che quando l'avesse creduto opportuno, l'avrebbe rimesso a lui solo.
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pertanto del Governo da lui rappresentato, pregare il sindaco e la Giunta a volerla ritirare ed apprezzare la considerazione in cui giustamente furono
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Aspetterò le spiegazioni che mi vorrà dare il signor ministro. Io invoco da lui, che è la maggiore autorità che per le cose dell'interno segga nei
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alla Camera. Però sono in dovere di rettificare in alcune parti le cose dette dall'onorevole Bellini, giacchè, se sono disposto a convenire con lui
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Il Consiglio municipale (e qui mi permetta l'onorevole Bellini che io non sia d'accordo con lui su questo punto) avrebbe fatto opera eccellente se si
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il quale vincoli menomamente gli amministratori che verranno dopo di lui, o che abbia un carattere politico. Come vuole l'onorevole Briganti-Bellini
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costruzione di questi tronchi ferroviari lo Stato verrebbe a fare un guadagno, guadagno che d'altra parte non si traduce per lui in un onere corrispondente
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in parola abbia dato qualche risultato utile, certo, reale, non equivoco o ingiustificabile, ma giacchè ha voluto in certo modo giustificarlo lui
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Quello adunque che mi fa maravigliare si è che il Ministero non abbia saputo dove applicare l'economia, a lui imposta dalia Commissione, ad altra
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I posteri che da qui a cent'anni riterranno come una leggenda il viaggio dell'eroe di Marsala dall'isola da lui liberata, al continente napoletano
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decreto del prefetto d'Alessandria, perchè, essendo un atto emanato da lui nella sfera delle sue competenze, non può essere conosciuto dal ministro, al
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Nella relazione della Commissione, scritta dall'onorevole D'Amico, si parla di vendita di bastimenti. Per me mi associo pienamente a lui, cioè che
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Or bene, o signori, io qui non sarei d'accordo con lui. Quando si mettono in vendita bastimenti vecchi, se ne ricava già ben poco, ed assai meno si
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ministro, per ragioni di economia (e certo non vi era più nessuno di lui interessato a stanziare nel bilancio fondi occorrenti a questa opera), avesse
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a lui spettano per identità di materia.
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continuarla in di lui luogo e vece, sottoponendosi però all'obbligo di comprendere
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Non troverei quindi molto opportuna, e mi si permetta di aggiungere, molto seria questa giustificazione, se a lui piacesse di addurla.
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Se l'onorevole ministro delle finanze adducesse a causa di questo lungo ritardo, non dico a pretesto, che non sarebbe certo degna la parola nè di lui
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all'onorevole ministro delle finanze è anch'essa relativa alla sua esposizione finanziaria, anch'essa si riferisce ad una esplicita promessa da lui
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gravissime, potrebbe poi finire col sospettare che si faccia un po' troppo buon giuoco di lui, e delle promesse sempre differite, mai condotte a maturanza
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Venendo ora alle tre domande da lui formulate, quanto alla prima, su quando io possa e voglia presentare le convenzioni relative ai beni
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a lui io non sono più nulla - ogni qualvolta mi sono imbattuto in quell'uomo mi è accaduta una sventura.» Nè questa fede che si presenta sotto tanti
mostrato sempre tollerante di quelle convinzioni che non erano le sue; ed io e quanti il conobbero abbiamo serbato la più cara rimembranza di lui. Pochi
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di B. sentivasi perfettamente felice col semplice corredo dei suoi distici; e non erano meno felici con lui i suoi domestici, le sue donne, i suoi
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pericolosa della malizia. Non vi è uomo sì abbietto, che non vi possa esser donna più abbietta di lui; non vi è uomo sì nobile, che non vi possa esser
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cui però non ho potuto decifrarmi in alcun modo le ragioni, dopo che, e per la morie di lui e per quella di mio padre, io venni in possesso della
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deponendoli sul tavolo, e indicandoli col dito, chiese: - carte! Il banchiere ne diede tre a lui, e tre a sè stesso. Rosen le esaminò spiegandole con una
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Accademia della crusca
