vuol vendere? - No, glie l'ho detto. - Allora pesiamo. Trenta lire, piuttosto meno che più. L'ha trovato, questo collare? - Sì. Pensavo bene io che non
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trecento lire fra tutt'e due, le voleva da ciascuno. Tariffa? In un fabbricato in costruzione, dopo andati via gli operai. "Lavorava" lì? Prima Luigi, e
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si faceva baciare per dieci lire. Altra testimone: gettata a terra e sanguinava dal naso, lui sopra, lei gridava lui non sentiva però le teneva la mano
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quel cassetto e che vede? Il soldo bucato. Richiuse il cassetto con stizza. - Fossero almeno dieci lire ...! Mi comprerei uno straccio di veste! Non avea
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gara per strapparcelo di mano a furia di centinaia di mila lire! - Cardello scoppiò in un gran pianto, quasi quelle centinaia di mila lire se le
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lasciarsi sfuggire di mano quella bella sommetta di parecchie migliaia di lire. E tornando a casa, senza aver cavato un ragno da un buco, si sfogava con
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richiesta superava le dieci lire. E la scusa era sua moglie. - Quella benedetta ,donna!... Mi fa i conti addosso! Non posso disporre di venti lire a
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dovere come lui, cavando fuori i soldi, le lire di quei miseri interessi che non bastavano a pagargli le scarpe logorate "tessendo" le vie del paese
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prendendola familiarmente per una mano; - Teresa, quelle trenta mila lire? Ricorro a voi proprio all'ultimo. - Quali? - rispose la Marulli. Savani capí il
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marchese, per un prestito di settantamila lire presso il Banco di Sicilia, il cavalier don Tindaro per la vendita della sua collezione di vasi antichi, di
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alla sorella, per ridere del caso del compare: - Bella cassa! Solida e col coperchio da baule. Non ci vogliono meno di cinquanta lire per averne una
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pollaio dove accovacciarli. - Vah! Ne venderò un paio e dirò a massaio Turi: - Pago l'affitto del pascolo e del pollaio ... dieci lire, quindici, quanto
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in prestito cinque lire allo zi' Girolamo, - pensava Scurpiddu , - Gliele renderei sùbito con le prime coroncine vendute, E all'alba andò a trovare il
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Cesare con un gran sospiro, prima di addormentarsi. "Quelle cento lire erano proprio nostre! Nessuno ce le poteva levare ... " "Sfido io! ... ", brontolò
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Riceverà un premio di Cento lire. Appena letto quel cartello, il nostro Cesare non ebbe più bene di sé. Nel tornare a casa, andava fantasticando: "Se
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empietà. Al frate, al nichilista, al libertino si aggiungeva ora un pitocco disperato, costretto a quarantacinque anni a mendicare dieci lire alla sua
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voce alterata. - Che non puoi restituire quindicimila lire al Sacro Monte delle Orfanelle? - Spero di ottenere una dilazione... - mormorò il barone
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?, potrebbe aiutarlo, ma non vuole. Quando fosse finita questa causa, io potrei ritirare la mia dote che è di quarantamila lire e ricuperare la mia
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sempre in collera, che gli prestò cinquantasette lire dietro regolare ricevuta. Demetrio non aveva voluto ascoltare il consiglio di don Giosuè e
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non aveva lasciato dietro di sé che una piccola pensione militare, un'ottantina di lire all'anno. La dote di Beatrice era ancora in aria, mentre il
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una pittura come di uomo avaro e bigotto, capace di mangiare le mila lire altrui sotto l'apparenza della religione: e sua moglie non pensava
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capitale di ottanta mila lire che l'Ospedale mi deve sacrosanto, come è vero che ho ricevuto il battesimo. Lei saprà benissimo la storia di quel
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? Saranno dieci o dodici mila lire in tutto." "Se lei si fida di me, per conto mio non ho bisogno di consegna" soggiunse il cassiere aggiunto, tutto
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. Duecento lire al mese, per due, per tre, per quattro anni, fin che sarà necessario, fin che vi piacerà, è la mia proposta: e tocca a me ringraziar voi
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vent'anni) s'è dato alla vita gaia e svagata, e l'altro mese ha perduto per la prima volta ottocento lire al gioco. Mio padre dice che il gioco è una
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dai trentadue lire e settantacinque centesimi". Feci un atto di meraviglia. "Oh! furfante!" esclamò Chieco. "Vuoi che l'abbia fatto venire a mie spese
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perdette le mille lire che dovevano servire al suo viaggio. Tanto non parto, non posso partire! - ripeteva a sé stesso percorrendo la via Condotti a
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in camera tornando di lì a pochi momenti con un biglietto di mille lire in mano. Credo che il corrispondente della Trinacria non meriti neppure cento
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di debito contratto al giuoco, verso di me, per tremila lire. Ora capisco! - disse l'altro. - Ma egli non vi deve tanto! Non importa, voi gli dovete
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Teresa, per le carrozze, pei guanti, pei fiori - mi presti venti lire? - Come vuoi che te le presti? Non le ho. - Dio mio, come faccio? Domani, sai, è
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parevano di oro e di argento. Ce ne voleva una: e poi, in due giorni, Susanna doveva imparare a usarla. Ci volevano cinquanta lire, per questo pranzo
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caso neppur di parlarne. Costavano, le meno care, quarantacinque lire, somma enorme. Uscire con la pelliccia, sarebbe stato tanto bello, tanto signorile
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, - interruppe il marchese, irritandosi, ma celando l'agitazione. - A me servono almeno cinquanta lire: ho un impegno d'onore, questa sera. Poi, domani era, - e
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servono quaranta lire. Io non le ho, quaranta lire, e per metterle da parte, mi ci vorrebbe un anno. Siccome ho saputo che siete tanto buona e fate tanti
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venti, cinquanta, centomila lire, in una serata! E in fondo agli occhi, subitamente pieni di malinconica cupidigia, gli si leggeva la gran passione
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dato le mille e cento lire che gli doveva, almeno una parte del debito verso il Governo sarebbe stata pagata, una piccola parte, è vero, ma almeno quella
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Una povera donna che ha bisogno di cinque lire per pagare il padrone di casa, va a cercarle in prestito da donna Carmela , che dà il denaro cu a
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diciotto lire, una stanzetta con la cucina, e ventisette lire due stanzette con la cucina. Irrisione! Nonsenso! Non vi è pescatore, non vi è palombaro
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, quest'operaio non può pagare un affitto di casa, che superi le quindici lire il mese: e deve essere un operaio fortunato, vi è chi ne paga dieci, chi
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può a stento, pagare i suoi maestri e le sue maestre. Sapete? Non vi sono che quattromila lire l'anno, per ripiantare di alberi i giardini pubblici e
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d'abbondanza, che costano dieci lire all'anno di abbonamento, compilati da una redazione ignota; nè il popolo corrisponde con quei professori di matematica che
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È appena giorno e io sono ancora qui a contare i miei duecento biglietti da cinque lire che mi si parano davanti come duecento punti interrogativi
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, non avendo neppure un soldo, ho pensato di ricorrere al signor Venanzio, che è tanto ricco, e di chiedergli in prestito un paio di lire. * * * Oggi a
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ci vogliono tre o quattro lire per metterla in esecuzione. Vedremo!
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fondamenta nell'anno 1838 della chiesa attuale di S. Carlo, che fu terminata nel 1851. Costò circa 3,000,000 di lire. Il disegno, non troppo felice, è
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notaio Migliavacca, devesi ad un legato di Lire 50 mila di Leopoldo Bevagna, primo agosto 1826, il quale lasciava appunto due terzi del di lui
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verso lo Stato, cagionati dalla matta amministrazione di quell'uomo. Nel 1682 fu venduto per ottantamila lire agli Omodei; quella famiglia lo rivendette a
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altro triennio successivo. La quota di ogni socio è fissata in lire 15 annue; pei soci che non raggiungono l'età di quindici anni la quota annuale è
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. 43, ecc. (*) Gli alberghi contrassegnati coll'asterisco hanno trattoria in casa, pronta ad ogni ora del giorno. Con tre, quattro o cinque lire al
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Avvertenze. Tiratori con arma e munizioni proprie possono acquistare una marca personale per trenta giorni continui al prezzo di lire 3. l diritto che accorda
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