nostra ferrovia.... - I libri.... - Francesco scuote la testa. - Il tuo bastimento non è divertente senza poterlo mettere nell'acqua.... Il treno fa
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libri. - È brontolone.... - È vecchio.- E Francesco riprende: - Eppoi non gli piacciono i bambini. - Perchè? - domanda la innocente Nicoletta. - Perchè
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ancora Francesco - se tu sapessi leggere, Nicoletta, come ti divertiresti in questa soffitta, con tutti i nostri libri! - Ma non so, - dice umilmente
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ragazzi abbiano concluso gran che. Francesco, seduto davanti alla piccola biblioteca, che contiene, oltre i loro libri divertenti, anche i primi libri di
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' immaginazione. - Prima, il giorno avanti per esempio, racconteremo a Maria che, per fare come in uno dei nostri libri, vogliamo condurre con noi il primo ragazzo
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bambini e la stanza da studio. Francesco è tutto contento di far vedere a « sua figlia» i libri, i balocchi, il posto dove lavorano. Poi vanno nella
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I Delfini collana diretta da Antonio Faeti © 1997 RCS Libri S.p.A., Milano I edizione I Libri da ascoltare Fabbri Editori agosto 1999 I edizione I
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? Per i bambini e i ragazzi. Per gli insegnanti. Per i genitori. Per chi si occupa di ragazzi e di libri. Che cosa c'è dentro? Giochi. Proposte di
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classi. MIAZZONI e VETTORI Impariamo a comporre! Libri per gli alunni Approvati dai Consigli Scolastici Provinciali del Regno. Per la 2ª classe L.60
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compenso gli alberi del giardino e gli uccelli che cantavano. la lavagna Non mancavano poi i libri, i quaderni, la carta, la penna e il calamaio. un
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libri, e ciò val tanto quanto il suo aver viaggiato, perchè quelli che scrivono han sempre ragione, e ne sanno un po' più di me e di.... dunque, per
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saltelloni s' avvia alla scuola, col fascetto de' libri su d' una spalla e il pigro servo o la finite brianzuola che gli tien dietro; è l'onesto
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sognata la speranza e l'amore, non potè a meno di volgere ancora un mesto sguardo a quelle care pareti, a quegli arredi, a quei pochi libri che lasciava
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, ricomparve su l'uscio, tenendo sotto il braccio un piccolo fascio di carte, e alcuni libri (erano le memorie, il breviario , un vecchio Dante, e la
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dottrina e tessitura di formole e di precetti, fui pago di ricercar ne' libri degli uomini, e in quello assai più arcano e maestoso della natura, quanto
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di cannucce. Sul tavolino a lei dinanzi, era un monticello di libri co' dossi e fogli dorati, volumi superbi al di fuori ma umili e pietosi al di
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promesso. Un' altra cosa vi commetto per la mia cara sorella. Ella sa dove stanno i pochi libri che innanzi partire lasciai, fra l' altre cose mie
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imparò a legger que' libri che sono l'amore delle tenere menti, appena s'aprono facili agli accorti consigli del senno; e di que'libri, una Storia
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e libri alla rinfusa, e poche seggiole rivestite di coperture di scia verde, compivano la suppellettile di quella trista dimora. Già da venti lunghi
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distratto su le carte e su' pochi libri, de' quali era sparso lo scrittoio del prete: un volume delle Opere di sant'Agostino, un Tommaso da Kempis
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delle questioni che mi irritano) nascondo in fretta e in furia i miei scartafacci e i miei libri e corro all' uscio. Ma la vigilia di Natale tutto era
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servirsi come elemento educativo, in modo che conoscerla voglia dire inalzarsi. Perciò i libri che faranno parte di questa Collezione dovranno
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piani, aprono libri, scoprono statue azzurre, si caricano di fiori enormi, di frutti giganteschi che sembrano fatti di zaffiri e di turchesi). UN
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divertimento condiviso. Beatrice Solinas Donghi, genovese, ha scritto libri per adulti e volumi di fiabe. Per i ragazzi, oltre a Quell'estate al castello
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vicina e naturalmente non si chiamava X, ma nei libri tante volte non si dicono i nomi veri dei posti.) - Ma si. Non vorrai che parta dalla stazione del
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tutto come nei libri e io restavo un po' lí, perché non mi pareva proprio. Poi capii che lo trovava romanzesco perché non c'era abituata, come io il
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balcone con le colonnine, una torre snella svettante verso il cielo... (Lo avevo letto nei libri, che le torri svettano.) Mi sembrò che anche il mio cuore
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, a mia zia? - Fece quella che nei libri si chiama una risata amara: ha, ha. - Allora non hai capito proprio niente. Mi tengono nascosto qualcosa, lei
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volte, andandovi, di essere come un prigioniero. Adesso invece gli pare che gli manchi qualcosa. Forse i suoi libri, i suoi quaderni; forse la voce
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libri dei botanici si chiamano vischio bianco, ma il popolo le chiama «le lacrime della Madonna».
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SE I COMPITI POTESSERO PARLARE... Quando i fanciulli vanno alla scuola, hanno i libri sotto il braccio, o la cartella a tracolla, (come il postino
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libri negli scaffali: tutto il paese è fuori per le strade. Quest'oggi non è giorno di lavoro, ma di riposo e di festa.
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RUSTICO Alla volontà del babbo Rustico aveva fatto un viso di festa: egli non desiderava di imparare a leggere nei libri. La sua vita era in mezzo ai
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compagno di ritorno dalle lezioni, con la cartella dei libri sotto il braccio, non lo compiangeva, nè lo beffava. Diceva solamente: - Se mio padre mi ci
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DESIDERIO Chi soffriva era il più piccolo. Desiderio. Egli aveva una gran voglia di studiare, di leggere libri: la vista dei compagni che sapevano
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svrebbero insegnato maestri e maestre che volessero bene ai fanciulli. In queste scuole si sarebbero letti i più bei libri del mondo. - Adesso i
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potuto imparare da soli sui libri tante cose, che babbo Terenzio e mamma Venusta non avevano mai sapute. E voi, miei piccoli lettori, pensate che
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