abbia letto che qualcuno vide in alto mare degli uccelli, tra i volatori più forti, che avevano sulla schiena qualche uccello piccolo il quale
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scomparve di per sè dopo pochi giorni. Un anno fa si ripetè questo fenomeno, dopo che la sera aveva bevuto alquanto. Rimase un giorno a letto e scomparì il
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' osservazione come la trovo scritta nei miei appunti. "Oggi ho letto quasi cinque ore di seguito. Cercavo una cosa che mi ricordava dover essere in un
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: è una persona robusta e tutte le mattine quando si alza prova una grande difficoltà nel fare i primi passi, appena scende dal letto. Egli mi diceva
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solitudine. Avevo visitato la cappella degli studenti tedeschi, e letto intorno alle pareti le iscrizioni latine, colle quali quei giovani venuti nel tempo
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. Spesso sfogliando un libro ci accorgiamo di aver letto una parola solamente, quando abbiamo già scorsa la pagina dove è scritta. Oppure nella strada
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questo libro, quando mi colse l'iniluenza e dovetti stare a letto parecchi giorni colla febbre. Mi ero già alzato da una settimana e benchè non mi
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far posto alla prostrazione. Trascinavo le gambe come se avessi fatto una lunga marcia; e nel pomeriggio, distesomi sul letto per leggere un po' più
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basta appena per avvertirmi vagamente che ho letto od osservato qualche cosa di opposto o di favorevole alle conclusioni che tiro. La mia memoria lascia
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quail il midollo spinale funziona meglio dopo qualche tempo che uno si è alzato dal letto, sono varie. Fra le altre potrebbe darsi che il sangue
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sulla sedia andò ancora ad appressarsi al letto, e vi si appoggiò, e poco stante gli si oscurò il giorno, perdè la vista e spirò". Potrei citare gli
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VIII, 1749. Per evitare questo inconveniente egli faceva scrivere la signora Le Vasseur al mattino prima di alzarsi, e così continuò a dettare dal letto
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mente. Avevo letto la sua autobiografia, le sue lettere, la vita interessantissima che ne scrisse il Lewes, e non perchè il Lewes sia un fisiologo, ma
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anormale, e l’attivita eccessiva del suo cervello contribuì certo a peggiorare le condizioni sue psicologiche. Avevo letto nella giovinezza la Nouvelle
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soverchio, fu Quintino Sella. Sono stato amico suo, e nell' ultimo anno che egli visse, mi trovai spesso con lui ed accorsi dei primi al suo letto di
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le mani, si lascia cadere in ginocchio a piè del letto).
(con un gesto risoluto si dà a pregare il letto… si toglie di dosso il corsetto di velluto!… poi si inginocchia, fa il segno di croce e prega!… Ma a
Il Paesaggio: L’Hochstoff. – La scena è divisa. A destra la casa dello Stromminger (ora della Wally); sul davanti l’interno della camera da letto
aver letto anche il resoconto di lunedì ed avrebbe visto (e qui la Camera ne è testimone) che io pensatamente dissi: non tratto della questione d'Africa
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seduta che stesa sul letto, avvolta in parte in uno scialle di lana, colla bella testa sprofondata nel candore del cuscino e delle guarnizioni, la
Marietta, carbonizzata dal male, con due occhi spiritati e gonfi, cacciò le gambe dal letto per scappare, e cominciò a gridare: ' Il prete, il prete
ventitré anni costretta a letto da una paralisi alle gambe e alla spina dorsale. Abitava un cascinale poco distante dalla Colorina, cara alla sua
anticamera. Il malato era stato per il momento collocato nel letto degli sposi, perché il caso grave non permetteva di trasportarlo nelle sue stanze. A nome
al letto seguitasse a urlare: ladra, figlia di ladri, metti giù quel cappellino!... La febbre di quei giorni pericolosi non fu per lei senza fantasmi e
nello stanzino a vedere Ferruccio, che giaceva assopito colla testa avvolta in pezze ghiacciate. La zia Nunziadina, seduta ai piedi del letto
aver perduto un catino di sangue, era in letto con una febbre da cavallo, in delirio, più di là che di qua. Arabella allibì. Chiese di veder suo
Arabella da quindici giorni aveva lasciato il letto, ma la cattiva stagione non permetteva ancora di parlar di campagna. Molti fatti nuovi e
cominciava a uscir dal letto, e ancor debole e abbattuto si era rannicchiato in portineria ad aspettare la signora. Suo padre era stato messo in libertà ed
benedetta, stava nel suo letto distesa la povera signora Ratta, morta, vestita di una logora gonnella di cotone color terra secca, con in capo la più
!" Attraversò il salotto e si rifugiò nella camera da letto. Nel rivedere il letto liscio e composto, una idea più chiara e più mobile delle altre venne
che tu fai nel tuo letto per rompere un vaneggiamento febbrile, per uscire da un fastidioso delirio. A un certo punto lo schioccare d'una frusta la
dal letto. Egli non voleva trovare una casa in disordine, esposta al vento, a rischio di esporre sua nuora, già indebolita, a un colpo d'aria
... nel letto medesimo dove la morta giaceva. A che scopo? A cercar che?" E mentre l'avvocato lasciava cadere queste gravi parole, come altrettante
a fargli lume, ma lui non voleva. Cercò anche nel letto, ma lui non aveva viste carte. Se osava parlare lo denunciava. Ma i preti avevan saputo la
entrare: "Nunziadina non sa nulla. È un po' malata e l'ho persuasa a rimanere a letto. In ogni caso le diremo che Ferruccio ha dovuto partire." "Mi ha
bello dormire sul letto di spine de' tuoi rimorsi, il mio Pietro? in balìa al genio delle tenebre, il mio Pietro?" Così batteva sul cuore del portinaio la
della canzone sonava dal casolare vicino la voce argentina della povera Angelica, che dal suo letto salutava le compagne colle litanie della Madonna
minestra e recitato un rosario, andate in letto a dormire; ma il mondo è un campo di battaglia. E allora vi dirò che pochi uomini in Milano hanno saputo e
occhi e dormire; ma le lunghe dimostrazioni stancavano le sue veglie, sentivasi soffocare nella chiusa stanza, balzava dal letto, e, spalancata la
cento volte nel letto, sospirando, rompendo il sonno della compagna, ritornando cento volte su delle discussioni che finirono coll'impensierire
meglio si strappò di dosso la mantellina, la buttò sul letto, e ne uscì bellissima, terribile, nel suo vestito di teatro, d'un rosso metallico
correva innanzi a spalancar gli usci. Il giovine gemeva senz'avvedersene, come quando si soffre in sogno. Fu portata su e messa subito a letto. Una
fegato con travaso d'itterizia. Beatrice, con tutti i figliuoli indosso (tre del primo letto, tre del secondo), si contentava della sua parte, dava
abbassandosi con dolce pendio fino al letto d'un torrente, che scavalca, ora elevandosi a raggiungere l'altezza d'un dosso ed ora nascondendosi fra le case
creduto ad ogni tua parola; non è vero che io sola ho letto in fondo al tuo limpido sguardo? Che cosa sanno gli altri di quel che so io? Ma non fare che
voluttà e caduto pieno di sonno sul mio letto, Ella, l’Altra, m’apparve. La sua fronte era velata dalla tristezza, il suo sguardo era pieno di lacrime
, perché il rammarico e l’implorazione vi si leggevano, nonostante, in mezzo. Esausto della lunga veglia, andai a letto. Quando mi destai erano le