LETTO DI ROSE PIERROT INNAMORATO OPERE DELL'AUTORE *** LA CAPANNA E IL TUO CUORE LA PICCOLA FELICITÀ .. .. .. Commedie in 3 atti L. 8 I CAPELLI BIANCHI
L'amministratore?!....
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L'hai con me?
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manca - a quanto assicura - di brivido. «L'al di là...» vorrebbe significare il tango dell'indefinibile mistero dell'oltretomba...
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L'al di là!...
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Ah!... L'hai voluto!
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Ah! Vivaddio! Questa è una donna! L'ho scoperta, me la tengo, e guai a chi osasse strapparmela!...
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L'hai conosciuta?
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Ecco! L'hai detto!
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L'ho tentato, io!... Ma che!...
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Poverina! Una creaturetta così dolce, così sensibile, così fragile!... L'avesse, vista in che stato, poco fa!
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Io sono entrato qui... L'ho trovata vestita...
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«L'orgia ci aspetta! L'ebbrezza ci chiama... C'è un taxì alla porta!... Piombiamo a sorprenderlo!...»
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Ecco: L'ha affrettata. Chè se il signore, ieri, si fosse confidato con me e m'avesse detto: Giacomo, ho deciso, sarà per domani... avrei provveduto
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L'ho adesso incontrata...
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Cercleux ha disposto tutto... L'appuntamento: Aux Ambassadeurs... Sai che Cercleux è famoso per comporre i ménu...
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L'amore!
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L'amore, Armando!...
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L'amore?... Quale amore?
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Ma no che non ricordo!... Armando, Alfredo! L'infanzia, le canzoni... Ma non avevi proprio di meglio che innamorarti, tu? Alla tua età?
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Non mi vedete già pronta per uscire?... L'ho lasciato andare per questo!... Ho finto di credergli per sorprenderlo poi!
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Esponetemela e l'abbraccio! L'abbraccio senz'altro! Mi sento impulsivo stasera!
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(L’Ufficiale dello Stato Civile ritira l’atto e avverte il Commissario che tutto è finito)..
(e tutti si prosternano innanzi a Pinkerton, tranne il Commissario e l’Ufficiale).
(Butterfly, furente, corre al reliquiario e prende il coltello che servì per l’hara-kiri (suicidio per condanna) di suo padre, gridando:)
(altri saluti – e dopo i convenevoli, Goro accompagna il Console, il Commissario e l’Ufficiale presso un tavolino coll’occorrente per scrivere. Il
Dicendo queste ultime parole accenna ad una località oltre il tumulo, verso Albano. Simon Mago depone l’acerra presso l’apertura della cripta, poi va
L’orto
L’Oppidum
Si ristabilisce l’ordine di marcia del corteo.
L’orto è immerso in una densa penombra.
Entra l’exaforo che s’avanza lentamente. I littori che lo precedono, coi fasci laureati, respingono la folla. L’exaforo è portato da sei schiavi
L’Oppidum non è più che una voragine di fumo.
Nerone depone l’urna sul suolo, presso la fossa.
Simon Mago lo ajuta a calar l’urna nella fossa.
Al pilastri degli archi è affisso l’editto dei giuochi.
Le Dirci hanno varcato il portico e sono spinte dai bestiarii verso l’arena.
Ricominciano le canzoni della notte. Volano per l’aria le parole d’una strofa amatoria di Petronio:
Simon Mago comprime l’urna nella buca; poi, con la vanga la copre di terra finché la fossa è ricolma.
Simon Mago sale l’altare mentre Gobrias svuota un simpulum di vino. Gobrias ripone il simpulum nel recipiente del vino e sale a salti la gradinata.
Mentre Fanuèl sta per rispondere, s’avvede che l’apertura del sotterraneo si rischiara e che un uomo, con una face in mano, viene salendo lentamente
Si vede l’interno dell’Oppidum fra i suoi grand’archi centrali, quello di destra che sbocca nell’arena e quello della porta pompae, a sinistra, che s
Simon Mago va a nascondere la vanga fra i ruderi, poi ritorna; prende dall’acerra alcuni grani d’incenso, li sparge sull’ara thuraria, immerge l
Le grida di terrore aumentano e s’avvicinano. Il fumo penetra nell’Oppidum e s’ode Gobrias che grida: «L’incendio è nelle fornici!». Altre voci
Qui si ristabilisce ancora una volta l’ordine di marcia del corteo. Passa una turba confusa d’Armeni, d’Etiopi, d’Indiani, di Greci, d’Egiziani
Il terzo postulato fondamentale che cercammo di realizzare fu la riforma dello Stato. L’oratore accenna in argomento alle note direttive del partito
L’enorme pressione degli organi statali, in mano d’un partito, rendono acuto il problema. Il parlamento prossimo verrà indotto ad occuparsene. Ecco
Ultimo oratore fu l’on. Degasperi, il quale dopo aver provocata una grande ovazione, coll’inviare un saluto al Maestro, oggi fatto oggetto di
L’oratore non osa avvicinare questa nostra età alla gloriosa età precostantiniana, ma vi corre col pensiero per ril'evare che le lotte politiche si
filie di destra e di sinistra sotto l’impronta vigorosa del popolarismo, sicuro del proprio cammino. Noi non verremo meno a questa linea e ci proponiamo