E lui come un insensato: «Ma niente, ma io non ho fatto niente.»
- In questi giorni - aggiunse - la nostra situazione nell'Osservatorio è stata gravissima. Ci sono stati dei momenti in cui ho creduto che né io, né
- No, no, io volevo far credere abituale la mia assenza per sorprenderli meglio - spiega il... danneggiato accalorandosi.
- Lei inviti gli abitanti - replicò il Re - a provvedere essi stessi a ciò. Vorrei poter io prendere una pala e dar loro l'esempio!
- Io sapevo bene che la tresca continuava - comincia il marito - un uomo mingherlino e brizzolato sui quarantacinque anni - tant'è che soventi stavo
Certo che se persistono le attuali condizioni meteorologiche, ogni giorno si avrà Io stesso fenomeno di ieri e di oggi, cioè verso mezzogiorno la
sacrificio per rimanere fedeli a questo programma; ma due difficoltà, quella della Banca e quella della polizia, si presentavano, quando io assunsi il
- il vero pericolo è la pioggia; essa renderebbe pesante come il ferro la cenere e sarebbe un disastro completo. Io mi sforzo di provvedere alle
informato. Fuggendo, io ho salvato molti abitanti che imitarono il mio esempio.» E Sonnino intervenendo: «Bisognava dare invece l'esempio.... Ma non finì
?» Rispose: «Io non ho mai chiesto né chiederò mai al Re di condurmi dove sono feste e divertimenti, ma voglio sempre essere con lui dovunque vi sia
benevolenza le rivendicazioni degl'impiegati dello Stato, ma io ho il dovere di esigere che le rivendicazioni si presentino sotto forma legale e non
piantone nelle immediate vicinanze; birri alle prese con pacifici scioperanti. Io stesso, che scrivo, assistei ad atti di sopraffazione inaudita. Vidi
qualunque avventuriere, a qualunque profugo che vi capita addosso. Io non attacco nessuno ma vi dico: Occhio aperto, attenti ai fatti e non credete alle
, casca la scienza. Degasperi: Ma quando parla Lei casca l’asino. Io porto dati precisi e quindi adopero documenti, Lei per le sue chiacchiere non
, Defourny, De Hovre; e di riconoscere con ammirazione come la scuola economica,a cui io mi onoro di appartenere, si è arricchita dell'opera sistematica di H
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nella forte pazienza per amore di Dio, come egli umanato operò e patì per amore delle sue creature; — ciò che io ho fatto per voi, fate voi pure
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,donde la personalità etica e giuridica (s. Tommaso, Cathrein). Tale sentimento dell'io personale e morale è così congenito all'uomo, che si palesa nelle
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Supino), la quale ultima io preferisco intitolare sociologica.Le altre e minori correnti di dottrine, fra cui si raggruppano solitamente con nomi
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dell'io) nell'uomo individuo, così unifica gli uomini conviventi (il sentimento del noi) in una idea comune, in comuni voleri, sentimenti ed aspirazioni
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varietà accidentali proprie dell'io, talune concezioni e pratiche economiche (metodi e forme di arti, di lucri, di consumi) si irradiano al di fuori
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avrebbero dovuto essere una vittoria e che divennero invece, in meno di un anno, tristissimo gastigo. Tu credi ancora che io abbia fatto ciò per
"No, non ridere!", esclamò Lelio Giorgi, interrompendosi. "Come vuoi che non rida?", rispose Mongeri. "Io non credo agli spiriti". "Non ci credevo
della marina anglo-indiana e che si era seduto accanto a Darma. - Io debbo a voi delle spiegazioni, - disse il figlio del terribile thug, - che non
signore? O per lo meno che abbia voglia di scherzare? Ebbene, no, comandante, perchè io sono riuscito a fare una scoperta prodigiosa, che otterrà dei
io ero un vostro nemico. Eppure avete torto: ormai ho rotto tutto con quegli uomini e preferisco essere contato fra i vostri uomini che sono malesi
vivo ancora! Sogno io? - No, mio caro Leyland! - esclamò sir Moreland. - Sono precisamente io, in carne ed ossa. Abbracciatemi, amico mio! Mentre il
degli alleati. La fanciulla era diventata pallida. - Che sia morto? - chiese poi. - Lui? ... E perchè? ... Non si è misurato con noi e quando io gli ho
seccamente: - Non lo farò, signor Yanez. Oggi devo a voi della riconoscenza, che mi pesa assai forse, ma che io non debbo per ora dimenticare. - Un altro al
non era necessario che per inviarmi ciò mi mandasse anche un ufficiale. Bastavano alcuni soldati. - Non si fidava a comunicare loro le notizie che io
ai salti dei gaviali ed ai contorcimenti del pilota. - Bada che tu hai giurato e che io non sono uomo da lasciarmi giocare, nè prendere a gabbo. - Vi
, quando il parlamentario giunse, chiedendo di voler parlare all'uomo bianco. - Non sono io il padrone del kampong, - disse il portoghese, curvandosi sul
che meglio vi piace e di andare dove vorrete. La nostra nave non avrà segreti per voi. - E non temete che io possa abusare di questa vostra generosità
occhi dilatati pel terrore, - noi ci arrostiamo. Yanez alzò le spalle. - Non posso fare nulla io, - rispose poi, colla sua calma abituale. - L'aria
? - chiese Yanez, sedendosi di fronte al maharatto. - Io sono stupito di averti veduto giungere senza una scorta. Gli uomini non mancano a Mompracem. - È
Yanez. - Che cos'è dunque che ci ha fermati? - Non lo sappiamo ancora. - Per Giove! Era ubriaco il pilota? Bella fama che si acquistano i malesi! Ed io
fare? - Prepararci a morire, - rispose la Tigre della Malesia, con voce calma. - Io sono pronto, e le fanciulle? Sandokan invece di rispondere, stese la
chiedono cinquantamila sterline. - Ed io, signor Brien, ne offro sessantamila, pagabili sul banco di Pontianak, a condizione che mi lasciate il personale di
- Signor Yanez, vedo un lume brillare laggiù, entro quell'apertura. - L'ho veduto, Sambigliong. - Che vi sia un praho ancorato nella rada? - Io credo
al fianco deve essere grave. - Chi l'ha colpito? - chiese Yanez con ansietà. - Tu, Sambigliong? - Io! No, signor Yanez, è l'esplosione che lo ha
, amico? - gli chiese sul cader del quinto giorno l'indiano, vedendo che Yanez appariva più annoiato che mai. - Io credo che nessuna guarnigione si sia
, che non si tratteneva più. - Se fossi là io! - Sambigliong è un valoroso che non si arrenderà, - rispose Tremal-Naik. - È una vecchia tigre che la sa
estremi. - Quel giorno io non sarei più vivo. - Agite, - disse l'americano. Tutti si erano ristretti attorno alla tavola. Solo il timoniere era
confusione, il paese nostro, questa Napoli nostra, cerca una guida nei fatti, cerca la verità nel buon senso. Dice Napoli, quietamente: ecco, io ho
. Solo a Voi, dunque, io voglio dedicare questo libro di tenerezza, di pietà e di tristezza - per Napoli. E Voi vogliate bene all'amica Vostra Matilde
! Ecco, io ho innanzi un tanto antico ritratto, di una donna: di una signora: è una fotografia, che avrà trent'anni, forse, e che fu data alla donna che
Se io leggo giornali, opuscoli, libri che si occupino delle grandi questioni napoletane, se io seguo il movimento delle sue associazioni, se io noto
centesimi, ma che ha una scuderia da corse. Ho innanzi agli occhi e io spero di potervelo comunicare, sempre che ne sia il caso, un elenco di progetti, di
scuole, ove accorrevano queste figlie del popolo, a cui io doveva insegnare a leggere e a scrivere E andai piena d'interesse, di gentile ansia segreta
, a sei lire l'uno e corrono continuamente da una casa all'altra, continuamente rimproverate per le tardanze. Ne ho conosciuta una, io, si chiamava
degli Orefici,e degli armaioli, dalle marmitte dei tintori! Pieno di colore? Già: ma orribile! Io rammento tre punti, fra gli altri. Una piccola
Accademia della crusca
