Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: inverno

Numero di risultati: 42 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Dei doveri di civiltà ad uso delle fanciulle

188488
Pietro Touhar 1 occorrenze
  • 1880
  • Felice Paggi Libraio-Editore
  • Firenze
  • paraletteratura-galateo
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Quattro Stagioni, libro di lettura per le classi elementari inferiori e per le scuole serali e domenicali. I. Inverno L. 1 - Lo stesso legato in tela con

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Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura

205552
Garelli, Felice 7 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
  • Paraletteratura - Ragazzi
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dell'aria, sotto gli ardori del sole, e il gelo dell'inverno. 3. Trattandosi di nettare solamente il terreno dalle erbe cattive, basta un breve

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per lo più d'inverno. Si rimescolano varie volte, per disgregar bene le diverse materie, e farne un tutto omogeneo. Si applicano di preferenza ai prati

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bacherie o bigattiere. Il termometro ti dà le necessarie indicazioni sul massimo calore dell'estate, sul freddo più intenso dell'inverno, e sulla durata

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: onde il proverbio: «Il fresco d'estate fa dolere il capo d'inverno». Le pioggie d'autunno, se lunghe, impediscono la buona maturazione dell'uva

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i terreni argillosi ed umidi. La marna si dispone a piccoli, e spessi mucchi sul terreno, nell'autunno; si lascia tutto l'inverno esposta all'aria, e

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. Smuovine dunque solamente un po' per anno, e prima dell'inverno: così le darai tempo ad abbuonirsi per la primavera. La più parte dei nostri coltivatori

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il proverbio: all'agricoltore trascurato i porci mangiano il seminato. Quindi nell'autunno, e a principio dell'inverno, nei campi seminati sarà tua

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La giovinetta campagnuola

207855
Garelli, Felice 14 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
  • Paraletteratura - Ragazzi
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. Fin che dura la buona stagione, ti è facile variare i cibi; non hai che a scegliere. Ma viene l'inverno, privo di ogni cosa: bisogna dunque, nell'estate

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frutti secchi, e di conserve in umido, che ti costano un nulla, e ti giovano tanto nell'inverno. Farai quindi seccare al sole sopra tavole, o cannicci, o

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col troppo freddo, il burro si fa male. Perciò d'inverno, scalderai la zàngola con acqua calda; d'estate la rinfrescherai tuffandola in una tinozza

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vendita di uova, o di qualche paio di polli, còmprati del cotone da far calze, o della canapa da filare nelle veglie d'inverno. Così ogn'anno vai mettendo

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foraggi. Si ha quindi poco bestiame, e, sovratutto d'inverno, lo si tien magro, con razioni di fieno e paglia mescolate insieme, e misurate con mano

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d'inverno al pollame. Servono ugualmente bene, alla nutrizione del bestiame, la polpa delle barbabietole, dopo estrattone lo zuccaro; il residuo

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preparazioni degli alimenti, fin qui accennate, non sono nè costose, nè difficili a farsi. Neppure manca il tempo a ciò; perchè d'inverno il lavoro non

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che saccheggiano, e del letame che sparpagliano; se conti le spese di mantenimento nell'inverno, nel tempo delle messi e delle vendemmie, in cui bisogna

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34.Lavori dell'orto. Si deve vangar l'orto in autunno perchè, la terra, durante l'inverno, si maturi. Si rivanga in primavera; e si lascia riposare

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mezzo al verde prato, nè la stalla, dove s'accolgono i vicini alle veglie d'inverno: abiteresti una soffitta freddissima d'inverno, e infuocata nella

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perde un minuto; va, viene; trova qualche granello, e lo porta nel suo buco; poi ritorna sollecita al lavoro. La formica sa che, venuto l'inverno

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calore, e il tanfo, ti levano quasi il respiro. Eppure in quest'aria umida, e soffocante, molti dormono la notte, e, d'inverno, vi passano lunghe ore

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. Negli angoli della vôlta vi sono sfiatatoi che, nell'inverno, si aprono per rinnovare l'aria, senza dover aprire porte, o finestre. Il pavimento è fatto

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macerata la canapa. Ai vitelli giovani, e agli animali che ingrassi, prepara, specialmente d'inverno, tepidi beveroni, mescolati agli alimenti. Per gli

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Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene

215207
Garelli, Felice 12 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
  • paraletteratura-ragazzi
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25. Le veglie d'inverno » 33 26. La costanza riesce a tutto . . . . . » 34 27. Come si vincono le difficoltà » 36 28. Impara dalla formica e dall'ape

foraggi. Si ha quindi poco bestiame e, sovratutto di inverno, lo si tien magro con razioni di fieno e paglia mescolate insieme, e misurate con mano

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d'inverno al pollame. Servono ugualmente bene, alla nutrizione del bestiame, la polpa delle barbabietole, dopo estrattone lo zuccaro; il residuo delle

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preparazioni degli alimenti, fin qui accennate, non sono nè costose, nè difficili a farsi. Neppure manca il tempo a ciò; perchè d'inverno il lavoro non

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macerata la canapa. Ai vitelli giovani, e agli animali che ingrassi, prepara, specialmente d'inverno, tepidi beveroni, mescolati agli alimenti. Per gli

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25. Le veglie d'inverno. Non è vero che nell'inverno la terra riposi; essa lavora a preparare la nutrizione delle piante che il coltivatore le affida

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perde un minuto; va, viene; trova qualche granello, e lo porta nel suo buco; poi ritorna sollecita al lavoro. La formica sa che, venuto l'inverno

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è naturale che poi si trovi a denti asciutti nell'inverno. Senti che lezione fu data a questo fannullone. Un giorno, al cominciar dell'inverno, un

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d'inverno, ed infuocata nella state. Non era più la sua casetta in mezzo al verde prato, e nemanco la stalla quieta e calda, dove si raccoglievano i

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calore, e il tanfo, ti levano quasi il respiro. Eppure in quest'aria umida e soffocante, molti dormono la notte, e d'inverno vi passano lunghe ore del

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. Negli angoli della vôlta vi sono sfiatatoi che, nell'inverno, si aprono per rinnovare l'aria, senza dover aprire porte, o finestre. Il pavimento è fatto

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per gli animali, e per gli uomini che vi passano buona parte dell'inverno. La casa e la stalla di Carlambrogio ti hanno fornito un esempio di

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XIII legislatura – Tornata del 27 aprile 1880

570798
Coppino 1 occorrenze
  • 1880
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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scorso inverno; ma, mentre si attendeva che l'opera incominciasse, si trovò che tutto era pronto, meno il danaro (ciò che accade troppo spesso presso

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XIII legislatura – Tornata dell’11 marzo 1880

601096
Farini 1 occorrenze
  • 1880
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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, certamente la condizione, in cui si è eseguito il traforo del Gottardo, specialmente nel passato inverno, sono più gravi di quello che possano essere state

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Nanà a Milano

656202
Arrighi, Cletto 3 occorrenze

infallibile, caro camerata. Io lo invitai a parlare. E lui cominciava: "La si figuri che io appena venuto a far il volontario, specialmente d'inverno

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, d'inverno e d'estate. - Dunque voi Nanà sareste gelosa della mia tavolozza? - Non della tavolozza ma di ciò che ferve nella vostra testa, di

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sobborgo, teneva abitazione e studio. Pagava una miseria di affitto, e dalle sue finestre vedeva d'estate molto verde, e d'inverno, se fosse nevicato

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Un viaggio a Roma senza vedere il Papa

663977
Faldella, Giovanni 3 occorrenze

nel cuore dell'inverno (anche l'inverno ha un cuore, a differenza di certi freddi banchieri d'usura), il prevosto di Monticello si era messo in

taceva e stava raccolta come dopo una sconfitta. Eppure quando la terra è ravvolta nel silenzio e nell'umiltà dell'inverno, essa, la modesta e brava donna

villaggio fra i bilanci municipali e i colloquii sui travi d'estate e nella farmacia d'inverno, io, sissignori, ho dubitato parecchie volte del Bello e