Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: guardo

Numero di risultati: 29 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

D'Ambra, Lucio

220681
Il Re, le Torri, gli Alfieri 3 occorrenze
  • 1919
  • Fratelli Treves
  • Milano
  • Paraletteratura - Romanzi
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storia deve ricordare e che per la storia sono opportunamente preparati, guardò me, guardò don Pedro de Aldana impaziente di correre alla stazione

dal treno alla stazione principale di Pulquerrima e appena salito con me in automobile, incastrò nell'occhio la caramella, mi guardò con un sorriso

del Consiglio — è grave. Poi guardò la poltrona ov'io m'ero modestamente rannicchiato in attesa degli avvenimenti e osservò: — Quantunque si tratti

Il ritorno del figlio. La bambina rubata.

245482
Grazia Deledda 17 occorrenze
  • 1919
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Verismo
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declino ogni responsabilità,,. Io scrissi sotto le parole della zia: "Non inquietatevi. Mi incaricherò io della creatura,,. La zia lesse e mi guardò

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battei la mano sul petto per significargli che avevo bisogno di guadagnare. Egli si fece pensieroso; poi mi guardò con sorpresa, infine con una

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. Guardo dalla porta; non c'è nessuno; certo, son venuto troppo presto; ma il vento apre anche una tendina rossa in fondo alla drogheria e lascia vedere un

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: "Desidero parlare con Fiora,,. Anche lei non sapeva leggere: guardò il foglietto da una parte e dall'altra, poi lo diede al ragazzo; e questo lo

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lei come da un nido. Le sedetti accanto e la guardai: e anch'essa mi guardò: e ci si sentì finalmente un po' vicini, nella penombra della nostra

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semplicemente le spalle, poi tornò verso di me legandoseli con una cordicella; e dovette accorgersi della mia tristezza perchè mi guardò fisso

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delle donne lo riscuotevano; del resto nessuno badava a lui; solo Davide, nel togliersi il cappotto e il cappello che attaccò lì accanto, lo guardò

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sorpresa; si assicurò che il foglio era veramente quello, poi me lo offrì. Io feci cenno di no: no, non lo volevo. Ella guardò il padre; il padre

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; egli mi guardò; io arrossii e ripresi a seguirlo docilmente. Nel mio turbamento immaginavo di trovare ancora la donna sotto il pergolato, e mi

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Tobia di lire duemila; la cambiale che gli ho rilasciato scade a giorni e non ho la possibilità di pagare,,. La zia mi guardò come I'altra volta quando

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L'uomo guardò iI suo grosso orologio d'oro: poi s'alzò tutto d'un pezzo. Aveva fretta di partire: e io adesso sapevo il perchè della sua insolita

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io ero veramente così, d'animo contorto e malfatto, che pagavo male per bene e non conoscevo che il sentimento dell'ingratitudine. II vecchio mi guardò

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intravidi la balia con una grande scodella in mano: mi guardò con l'avidità con cui mangiava: avidità di sapere perchè ero lì. La padrona la chiamò, le

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, come il bandito nel bosco. Guardo finalmente indietro: non uno, ma cento uomini m'inseguono, più alti di me, tutti piegati a cercarmi. Niente paura

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e dicendo chi ero. Staccai il foglietto e lo porsi alla ragazza; ella parve ricordarsi: certo aveva sentito parlare di me; mi guardò meglio, arrossì

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domandai. Guardò davanti a sè, poi mi accennò il punto più alto del terreno: dove un giorno sorgeva l'albero adesso fioriva un grande cespuglio di

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sulla spalla destra. Appena mi guardò mi accorsi che i suoi occhi turchini rassomigliavano a quelli di Fiora: lo sguardo pareva mite, umile, quasi

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XXIV legislatura – Tornata del 19 giugno 1919

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Marcora; Morelli-Gualtierotti 1 occorrenze
  • 1919
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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, col voto da lui provocato, ad un giudizio di merito. Mi guardo bene dal fare giudizi temerari, dal lanciare insinuazioni. Non so se fosse intenzionale

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Il maleficio occulto

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Zuccoli, Luciano 8 occorrenze

, questo barone: un matto o un imbecille? Anastasia si guardò intorno, e abbassandosi improvvisamente al mio lato quasi fino a sfiorarmi la guancia coi

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piantai innanzi alla poltrona su cui ella sedeva, e dissi freddamente: - Il barone! Clara mi guardò attentissima; poi diede in una risata così placida

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fummo ambedue sulla soglia, mi guardò in faccia. - Ti ringrazio? - domandò con un sorriso breve. E innanzi che io avessi potuto rispondere, la sua

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che so di lui! crede di trovarsi innanzi ad un rivale qualunque.... E' una cosa diversa. Clara si guardò attorno. - Sapete, - disse improvvisamente

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fate lí? - domandai ruvidamente a Giacomo, il quale non si era mosso. - Non gli andate incontro? Il servo mi guardò stupito; egli pure, forse, trovava

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?.... Che cosa ha detto il barone? Giacomo parve esitare e mi guardò, quasi chiedendo indulgenza. - Suvvia, fatevi coraggio. Non mi avrà mica insultato

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: Clara al suo amico Lorenzo LorenzoLa giovane mi guardò trasognata. - Come sapete? - mormorò. - Avete frugato nelle sue carte? - E' probabile, - dissi

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amici, non è vero? - disse la signora. Il barone Lorenzo ancora dritto in piedi non rispose, mi guardò, parve esitare; ma io mi alzai e gli andai

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