generali, p. e. fra noi Graziani, Supino, e all'estero Marshall, Leroy-Beaulieu e dopo Schmoller e Wagner, Philippovich.
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commercio estero), i quali, sotto la dinastia saitica, raggiungono una estesa divisione del lavoro; cominciando dai tessuti di lana e dai processi chimici
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, fiere, fattorie, colonie; traffici locali e internazionali, leggi commerciali e marittime, regolamenti interni e trattati coll'estero; tutto quanto
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estero (1664). Ai quali seguono, fra molti secondari, Locke, Petty, North, che segnano quasi la transizione al sistema successivo (Ingram).
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), affine di mantenere all'estero l'onore della produzione nazionale; — finalmente acquisto di colonie politiche nei nuovi continenti, onde assicurarsi
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,esaltava il commercio estero,proteggeva le manifatture e nell'insieme tenevamo agli antipodi della libertà;donde un assetto economico ed un moto in
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Nell'ordine politico, è evidente quanta parte abbia la ricchezza di una nazione sopra la sua indipendenza dall'estero, non solo per i mezzi di difesa
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, rimanendo anco uguali le cose possedute, ne sia aumentato il valore, sicché vendendole all'estero possa acquistare una quantità maggiore di cose in cambio
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, la colonizzazione della novella età venne a significare: «la costituzione all'estero (non più dunque colonizzazione interna) con elementi demografici
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merci (fondachi) della madre patria per la vendita all'estero, facendo di ricambio acquisto di materie prime (lana, lino, materie ausiliari, ecc.) da
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espansione all'estero. Essa suggerisce oggi (e da lungo tempo) ai nord-americani di chiudersi nel proprio bacino per bastare a sé stessi nel loro
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politico-commerciali negli empori all'estero. Fu l'epopea del ceto mercantile organizzato politicamente in tutta Europa, alla cui testa per tre secoli
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(ostellerie) in ogni città dell'estero, e sistemi di corrispondenze ordinati dalle Corporazioni italiane in tutte le colonie e dall'ordine teutonico in
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panni), le ostellerie (depositi di merci all'estero) in comune. E altrettanto figurano quali imprese le fondazioni a fine religioso o pio per la
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conflitto sociale — dalla loro onestà commerciale il credito di ogni nazione all'interno e all'estero — dai loro esempi di saggia operosità e di cultura lo
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credito con ditte mercantili, banche e borse all'interno e all'estero, quel fallimento non diviene un disastro pubblico, forse convertendosi in una crisi
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inviliate dai collegi stessi, ma per garanzia di onestà mercantile ossia per l'«onore dell'arte». Dall'uno all'altro comune o Stato estero, anche in
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provvedimenti ringiovanisce l'agricoltura francese, attrae artigiani dall'estero per introdurre industrie suntuarie (specialmente seriche), fonda grandi
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insediamento e di dislocazione dei cittadini all'interno e all'estero e del loro pareggiamento nei diritti economici agli stranieri (innovazione
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dovunque se ne rivendica il pregio nell'economia odierna, da Minghetti, Jacini e Caruso fra noi, al Gasparin, Garidel, Rieffel, Mayer all'estero. Gli
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decoro e la potenza di essa di fronte all'estero. Anticipa Elisabetta col celebre Atto del 1562, il quale (distrutte già le gilde da Arrigo VII ed Edoardo
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regime o di piena libertà o di trattati commerciali o di protezione nei rapporti coll'estero, di che al tema della circolazione.
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