Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: ecco

Numero di risultati: 30 in 1 pagine

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Una famiglia di topi

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Contessa Lara 5 occorrenze
  • 1903
  • R. Bemporad &Figlio
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
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?... - ripresero insieme i ragazzi, che non istavan più alle mosse. - Ecco qua: - fece la loro mamma - tu, Rita, sarai una signora giapponese; e tu, Nello, un

' ella, facendo cenno al topo; che s' avvicinò, si lasciò carezzare e diede a dietro pianino, per lasciar riposare la padrona. Ma di lì a poco, ecco un

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debbo fare? - domandò, sempre turbato, Rosicalegno, - Ecco qua: in vece di stare ne' nascondigli e ficcarti in tutti i buchi più oscuri, se gli è vero

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mai.... - Nello portò trionfalmente Moschino al padre. - Ecco chi sonava, babbo! - diss' egli ridendo come un matto. - Ma, signor Moschino, lei una ne

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perduto. - Ecco un ragazzo che ha più coraggio di me - disse il conte, pigliando il figliuolo in braccio, e baciandolo. - Ma - soggiunse - che dirai tu

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Il congresso dell'Associazione universitaria cattolica trentina - Relazione del presidente

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

. Cristiani o non cristiani e socialmente cristiani, ecco la questione. Nel campo religioso e sociale anzitutto erigiamo le nostre colonne, le quali

La questione meridionale (II red.)

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Sturzo, Luigi 2 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 240-244.
  • Politica
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Ed ecco l'origine dei nostri guai.

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Ecco l'epoca degli ascari. La prima generosa, se vuolsi, ci sacrificò per l'idea nazionale, la seconda per l'affarismo personale. La vita locale

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Il legittimismo in Italia

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Sturzo, Luigi 2 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 245-249.
  • Politica
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mezzogiorno torni ad essere quel che era, e sarà salvo. Ecco il perché del legittimismo.

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Ecco il senso e la portata della frase dell'ordine del giorno di Bologna.

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I PREDONI DEL SAHARA

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Salgari, Emilio 20 occorrenze

marchese. "Ecco quei dannati fanatici che arrivano come una banda di lupi affamati." Urla feroci echeggiavano al di fuori. I fanatici ed i loro

tropicale pareva si fossero riunite intorno a quel piccolo seno. Ecco i giganteschi sicomori, gli splendidi banani dalle foglie immense. gli enormi

occhi che si erano fissati subito su di lui. "Ecco la più bella fanciulla che io abbia veduto in Algeri e nel Marocco," disse il corso, salutando la

cosa posso fare per te?" "Ho un figlio ammalato." "Te lo guarirò," rispose il moro, imperturbabilmente. "Oh!" esclamò Rocco. "Ecco il nostro uomo

, disse "A più tardi." "Che cosa?" chiese Ben Nartico. "Non parliamo qui; mi avete insegnato a essere prudente. Toh! ... Ecco la cena che si avanza. Viene

tornò verso il luogo dove aveva lasciato il marchese e Ben. "Ecco fatto," disse, gettando a terra il prigioniero, come se fosse un sacco di stracci

chilometri da aprirsi a Gabes. "Dieci anni di tempo e duecento milioni, ecco quanto sarebbe necessario per attuare questa grandiosa idea." "Si sommergerebbero

non avesse perduto nulla della sua agilità e procedeva ancora ritto, con passo leggero, pieno di maestà e di grazia. "Ecco l'amico di cui vi ho

tratto un uomo entrò precipitosamente, rovinandogli addosso. Un lampo balenò in aria e scomparve fra le spalle del sahariano. "Ecco il prezzo del tuo

traditori: ecco i beduini del Sahara." "Avete altro da aggiungere?" chiese Rocco. "Mi pare d'aver detto abbastanza per mettervi in guardia." "E anche per

correre più velocemente. "Vedo il fiume!" grida Ben. "E io vedo El-Haggar," dice Esther. "Ecco che ci corre incontro." Il moro sbuca in quel momento da

?" "Ecco Rocco che galoppa verso di noi." "Un bersagliere di vaglia, mio caro Ben. Quel sardo tira come uno svizzero di S. Gallo." Dopo un momento di

poteva più frenarsi. "Ecco la mia risposta!" Con un rapido gesto aveva alzato il fucile, mirando il capo. Già il colpo stava per partire quando El

morso di quei rettili per fulminare un pollo, un cane, un montone e mandare all'altro mondo un uomo che non appartenga alla setta. Ma ecco i fanatici, i

," rispose il marchese. "Lasciamo i cavalli e montiamo i mehari. Sono molto più veloci e più resistenti." "Affrettatevi," disse El-Haggar. "Ecco che le

, e difesa da due grosse sbarre di ferro. Il mobilio si componeva di tre vecchi angareb e di due enormi vasi di argilla ricolmi d'acqua. "Ecco una

servo devoto di Allah! Non uccidete un santo uomo!" "Per le colonne d'Ercole!" esclamò il marchese. "Ecco un uomo che ci darà dei fastidi." "Anzi sarà per

, vero?" "Mi parve." "Perché lo troviamo ora qui? Ecco quello che desidererei sapere." Proseguirono per un'altra ora, senza che i mehari rallentassero

della città. In lontananza si udivano ancora le urla dei combattenti, i colpi di fucile, e verso la kasbah tuonava il cannone. "Ecco i mehari," disse

ed i suoi kissuri, ecco tutto." "Andiamocene," disse il marchese. I barcaiuoli stavano per spingere al largo la scialuppa, quando in mezzo agli alberi