Rosolare. Far prendere alla carne o alle verdure un bel colore do rato e uniforme.
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una singolare confettura, di cui vi do la ricetta: Ripulite le nespole e gettatele in burro fresco e reso rossiccio dalla cottura e lasciatevele
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Come curiosità gastronomica vi dò una ricetta, nella quale si adoperano dodici anitre per condire quindici uova: È tolta al Cuisinier imperial du
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Ma, come non è poi tanto cattiva, anzi appetisce a molti, ve ne do la ricetta:
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restare bianco. Vi do la ricetta come l'ho trovata, ma non capisco perchè si debbano levare gli avanzi dal brodo la prima volta, dopo riscaldati
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sua detta, muoiono subito se si riesce a metterla loro in bocca. Ve la dò come l'ò trovata su un libro stampato a Venezia appresso Francesco Zilletti
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«Saluto Marinetti, poeta italiano e gli do tutta la mia solidarietà, poiché la sua attività letteraria, sociale e patriottica mi ha spinto ad
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Non ve lo do come piatto fine, ma per famiglia può andare.
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Avverto qui una volta per tutte che nella mia cucina non si fa questione di nomi e che io non do importanza ai titoli ampollosi. Se un inglese
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Non ve lo do per un piatto fine; ma come piatto di famiglia può benissimo andare, anzi potrete anche imbandirlo agli amici di confidenza. A proposito
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Questo è uno sformato da farsi quando i carciofi costano poco e ve lo do per uno de’ più delicati.
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Questa che vi do è la dose per un litro di piselli freschi. Prendete due cipolle novelline, tagliatele a metà per la loro lunghezza, richiudetele con
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Sono parecchie le specie de’ pesci che si possono marinare; ma io do la preferenza alle sogliole e all’anguilla grossa. Se trattasi di sogliole
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ve la do qui imitata perfettamente.
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Questo ve lo do per un dolce assai delicato e gentile. Mandorle dolci, grammi 150.
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Ve lo do per un buon ragazzo, questo Cesarino, e ve lo vendo col nome strano con cui lo comperai da una giovane e piuttosto bella signora, religiosa
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Chiudo quest’appendice e do termine al mio lavoro descrivendo per voi signore di gusto delicato e fine, il seguente nuovo gelato, nella persuasione
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rimanga attaccato al suo fon-do, la giuntura formata a coda di rondine sia eguale al rimanente. Formata la cassa si empirà del composto prescritto
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metteteli sopra una salvietta, e poi per ogni libbra di persici si metterà once do-dici di zucchero, indi si pesterà il persico nel mortajo, si unisce il
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si sia rappresa! Dò un’altra mescolatina perchè si inacidi tutta quanta... aggiungo il rimanente succo... un’altra rimescolata... una presina di sale
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allora emergere da quel liquido rosso ed ergersi sul piatto, tutto ben so-do e velato di roseo, il vostro bel bodino di cioccolata e che in soli dieci
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E la ricetta tosto l’ho data, e, se la desiderate, anche a voi tutte, ora la dò. Eccola qua:
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Allorché, dopo poco più di mezz’ora, trapela dal forno quel certo profumino... dò un’occhiata per constatare il colore della pasta, e se la vedo d
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Quando l’orologio (che non deve mai mancare in una cucina) mi avverte che la mezz’ora è ormai scoccata, dò la definitiva manipolata alla pasta; la
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Dunque; io affetto le mele, nè mi dò la briga di sbucciarle; le cucino con poca acqua; quando sono cotte, prima le scolo, un po’ alla volta
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