giorno prima e della mattina. Il giorno prima Nicoletta era allegra, la mattina, rideva, bevendo il latte, perchè Maurizio diceva che Francesco aveva
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Tornata dalla scuola e salutata la mamma, la Maria correva sùbito dalla sua Bebé: - Svegliati, dormigliona! le diceva rizzandola. E la bambola
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. Aldo diceva che il suo vestitino nuovo era più bello di quello di Ferruccio. Ferruccio sosteneva ch'era più bello il suo. Si accapigliarono per questo
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Giulio diceva sempre: - Io so nuotare quando il mare è in burrasca! Io so sparare il fucile! - Io vado da solo e di notte nei boschi... E non era
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tutti insieme. D' inverno poi abitavano , qualche volta, in una bella casetta calda calda, ove ciascuno aveva una cameretta per sè. Uno diceva
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cose. Voleva farne una bambola ben educata, ora che anche lei era diventata più buona per merito dell'Emilia. - Soprattutto diceva adunque un giorno la
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fuori qualche sillaba; come diceva, geloso dell'ufficio suo, il loro collega. Una sera, la settimana susseguente al giorno che abbiamo descritto
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eran più quelli d'una volta; trovava in essi una quiete insolita; diceva che una stella nova e più pura era comparsa nel suo cielo. Arnoldo amava la
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sentimentale! ah! ah!... » diceva il deputato. « Anche voi volete spassarvi alle mie spalle, signor Mauro? » « Via, confessate, signor Paolino, non è
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di confusione, e quasi di spavento. « Oh Signore! » diceva in mezzo alle lagrime, osando appena esprimere con un lamento l'angoscia sua. « È
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la morte di Caterina, era solita di nominar l'orfanella, come una pietà segreta le suggeriva. « Ecco qui, » diceva Maria, « lei ha fatto anche troppo
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madre; e che non aveva saputo ancora trovarsi un innamorato: però la compativano, e la chiamavano Maria la novizia. « Senti, Ghita! » diceva alla sua
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poco, s' innamorò da vero della fedele sua dea del terzo piano. « Senti, mio caro! » diceva in quella sera Ghita all'amico; « l'altro giorno, tu m' hai
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del Gran san Bernardo, e all' ombra delle Piramidi. « Vieni, Elisa! » diceva una bionda giovinetta, correndo fuori colla più graziosa sveltezza sul
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strano (egli che non aveva mai pensato sul serio a' paternostri e a' credo della sua nonna), diceva tra sè, che quel giovine aveva più del dottore
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rigovernar le pentole, le casseruole, le stoviglie, obbediente come un cagnolino a tutto quel che Maria gli dicesse; perchè glielo diceva con un far così
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allora le balzava al collo, le dava baci, le diceva ch' era tutta bella, e che quando fosse divenuta una gran signora, l'avrebbe tenuta sempre con lei
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che cosa diceva! Questa forza ch'io sento di parlarle come feci, me l'hanno data le sue parole, e la santa virtù che ispiravano.... Me lo ricordo
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, vedendo uno straniero, ardiva appena far capolino dietro la spalla della vecchia. « Che il Signore vi benedica! Ben lo diceva io, non poteva esser altri
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qui; diceva, oh ne lo rimeriti il cielo! che per lui l'andava meglio, e si sarebbe trascinato giù del letto, avrebbe in qualche modo servita la
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stanza, e: « Vieni » diceva, « mio povero Arnoldo, vieni! tuo patire ti perdona! ah ringraziane Dio!... » Entrava Arnoldo, pallido, sommesso, fatto
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un ricordo di pietà o di rassegnazione, da un augurio di virtuosa coscienza. Una pagina, ch' egli trascorse con rapido sguardo, diceva: A' 30 d'aprile
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! - E mi misi a studiare con ardore. Il Moscerino era diventata la mia amica più cara: ella mi diceva: - Non voglio volerti; tu sei ricca, sei nobile
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diceva che, così bella come era, si sciupava a vestirla!... Allora io ho protestato in nome della nostra dignità di elementi essenziali ed altamente
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cognata insomma, e quel fatto della cognata, della zia cioè, che non ne diceva una parola alla figlia, voglio dire alla nipote, uffa queste parentele
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rimasta con gli zii, per il momento. Diceva queste cose svelta svelta, buttando lí tutti quei nomi di posti lontani un po' con l'aria di vantarsene
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un film o un libro che non le erano tanto piaciuti diceva: «A te ti ha fatto palpitare? a me no».) - Se non ci fosse tutta quest'acqua di mezzo si
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a me, facendo uno splaf gigante che mi schizzò fino agli occhi. Ed era Ippolita in stivali di gomma, che continuava a ridere col singhiozzo e diceva
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era nemmeno tanto intelligente («quella mente acuta di Vittorina», diceva certe volte il conte, per far capire che pensava il contrario); però in questo
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mentre tutte noialtre avevamo i capelli tagliati corti, alla paggio come si diceva, chi non aveva i ricci naturali; e poi perché la accompagnava a
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no. Aveva i suoi occhi di puro acciaio inossidabile, mentre lo diceva. - Allora ci vado. Scappo. E tu mi devi aiutare. Lo sapeva da tanto tempo di
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ripetere: - Lei ce lo deve dire, maresciallo, a quegli altri là! - Quegli altri là erano i vicini. E diceva anche: - Se mi velenano il mio, - (di cane
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l'ho già detto. Star li come se niente fosse era diventata la sua specialità. Intanto arrivò la lettera di sua madre, in un'altra busta crema. Diceva
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aveva buttato via tutti i giornalini. Diceva che facevano disordine e questo senz'altro era vero, però c'ero rimasta molto male perché erano quasi
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, dovevo pensare a omaggiare il signor conte e la signora contessa. Stavano nel salotto, che naturalmente si diceva salone, difatti era altissimo
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mise da parte: diceva che poteva servirle per la vecchiaia. Prima però fece un bel regalo per uno a tutti noi nipoti. Il mio fu una bellissima
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Vittorina, metteva becco ogni momento per dar ragione a lui. Sentii la cuoca che diceva: - Andate d'accordo come i ladri di Pisa! - Chissà perché di Pisa
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giorni non aveva piú ricevuto niente. Cioè, mi sbaglio, era arrivata una cartolina da Nuova York, a colori, con i grattacieli, ma diceva solo baci
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tirare proprio fino in fondo, diceva poi, fu quando era già sullo stradone e filava pedalando tra le ultime pozze d'acqua rimaste dalla pioggia dei giorni
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cosa chiedeva la povera scolaretta? La sua letterina diceva proprio così: «Sento che non posso vivere senza una bambola!». La Principessa volle che
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paura quando compariva, e si diceva, che, soprattutto, guai, se vedeva un bambino. Subito aveva la tentazione di mangiarlo. Un giorno in un
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voleva di più perchè le aveva bacchiate e Sèrafo perchè le aveva raccolte. Giulio piagnucolava e diceva al compagno ch'egli approfittava di essere più
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L' OZIOSA La zia Conceda diceva a Bianchina, una bimba assai svogliata:
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, e Raniero in quel mentre diceva «pesciolino incolla», anche la carrozza rimase attaccata. Una fiaba della nonna. Figuratevi l'arrivo al Castello Reale
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GESÙ È RISORTO Gesù predicava sempre al popolo amore e pace. -Amatevi tutti come fratelli: -diceva- così vuole Iddio. - Fatevi del bene gli uni con
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diceva che, dovunque egli fosse andato, qualunque mestiere avesse scelto, sarebbe stato un giovane probo, un buon cittadino. La scuola gli aveva
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di paese lontanissimo e diceva cose mirabolanti della sua terra: l'altro era del luogo. Mentre procedevano conversando, una lepre attraversò la via
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compagno di ritorno dalle lezioni, con la cartella dei libri sotto il braccio, non lo compiangeva, nè lo beffava. Diceva solamente: - Se mio padre mi ci
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tante cose ch'gli ignorava, lo mortificava, talvolta lo faceva piangere. Egli diceva tra sè e sè: - Come sono sfortunato! Sento che studierei senza
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legge diceva che in tutto il paese si sarebbero aperte nuove scuole, vicine agli abitanti, di modo che i ragazzi potessero frequentarle. In queste scuole
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